Attualità
Floriana Mastandrea, candidata al consiglio comunale con Enrico Franza, interroga il sindaco uscente.

Floriana Mastandrea, Candidata nella Lista PD Progressisti e di Sinistra, a sostegno del candidato Sindaco Enrico Franza,pone 15 domande al sindaco uscente di Ariano Irpino, dr. Domenico Gambacorta
Dopo 15 anni di ininterrotto potere, Domenico Gambacorta, sindaco di Ariano, vuol continuare ancora a governare e si è ricandidato. Ha messo in campo in suo sostegno ben 6 liste con 96 candidati complessivi, nella speranza che ognuno di loro, incompetenti compresi, carpisca almeno il voto dei parenti e, più la famiglia è vasta, meglio è. Evidentemente ha paura di non essere più rieletto: lui è il passato ed Enrico Franza, col centrosinistra unito, è il futuro. Vorrei porre al sindaco uscente 15 domande, come gli anni in cui ha governato. 1) Nel 2009, appena eletto consigliere provinciale, aveva accusato la presidente uscente Alberta De Simone, di non aver realizzato la strada La Manna Tre Torri, nonostante fosse finanziata. Dal 2009, assieme al suo allora sodale Generoso Cusano, è stato assessore in Provincia, poi nel 2014 è diventato di nuovo sindaco di Ariano e Presidente della Provincia. Come mai, dopo ben 10 anni, non ha costruito la strada La Manna Tre Torri? Perché non ha risolto il problema del traffico a Cardito?
2) Ad Ariano sono stati realizzati 3 parcheggi in struttura: due (San Giovanni e Anzani) non sono mai entrati in funzione, il terzo, quello del Calvario, è in funzione, ma ci si meraviglia che Vigili del fuoco e ASL o lo stesso Comune, non lo abbiano ancora chiuso. È l’unico parcheggio al mondo con le stalattiti, con enormi infiltrazioni d’acqua, ascensori non funzionanti, wc non funzionanti, porte antipanico non funzionanti, pozze d’acqua, preservativi, siringhe, escrementi umani e spazzatura ovunque: è pericoloso! Perché non ha fatto gli interventi necessari al suo funzionamento?
3) Il Comune ha speso 4.200.000 € per acquistare e ristrutturare Palazzo Bevere-Gambacorta: perché non lo ha utilizzato per dare sedi di competenza comunale come scuole ospitate in edifici non a norma o il centro anziani, per il quale il Comune paga il fitto a un privato?
4) Lei è un dirigente della Biogem presieduta dall’indagato ex ministro Ortensio Zecchino: non si ritiene in conflitto di interessi per avere la sua Giunta concesso il Palazzo Bevere-Gambacorta in comodato d’uso gratuito per i corsi UIIP gestiti dalla Biogem? La sua assenza dalla riunione di Giunta che ha deliberatol’assegnazione dell’immobile, non ritiene sia stata la foglia di fico che conferma il suo conflitto d’interessi?
5) La Biogem teneva già i corsi UIIP presso Palazzo Forte, anch’esso di proprietà del Comune e anch’esso concesso in comodato d’uso gratuito. Che bisogno c’era di spendere 4.200.000€ per Palazzo Bevere-Gambacorta, per trasferirvi un servizio non di competenza comunale? Quei soldi non si potevano spendere per la manutenzione delle strade disastrate di Ariano e portare fognature, luce e gas nelle contrade?
6) È vero che ha spostato i corsi UIIP da Palazzo Forte a Palazzo Bevere-Gambacorta, perché il Centro Europeo di Studi Normanni, presieduto dall’indagato ex ministro Zecchino, voleva spostarsi dai locali di proprietà comunale ubicati al piano sopra la biblioteca(anch’essi concessi in comodato d’uso gratuito), a Palazzo Forte?
7) Se Lei dovesse essere rieletto Sindaco e l’ex Ministro Ortensio Zecchino, indagato, fosse rinviato a giudizio per la questione dei libri sui Normanni sottratti dalla biblioteca comunale, si costituirà in giudizio a rappresentare il Comune come parte lesa?
8) È vero che nelle case popolari di Ariano Irpino, abitano anche inquilini morosi, occupanti senza titolo, occupanti abusivi e, in alcuni casi, le abitazioni sono assegnate a persone che abitano altrove e talvolta persino in case di loro proprietà? Se sì, perché ha tollerato queste situazioni, nonostante vi siano ben 150 famiglie in graduatoria, in attesa della casa a cui hanno diritto?
9) La demolizione del Giorgione è stata fatta soltanto parzialmente ormai da due anni ed è stato lasciato un orrendo buco, pieno di macerie ed erbacce, in attesa di un progetto che non c’è e non si sa quando ci sarà. Perché non è stato fatto un unico progetto di demolizione e ricostruzione e poi un’unica gara di appalto? Quanto a lungo dovrà rimanere un’altra opera incompiuta nel centro storico?
10) Per quale motivo gli Arianesi per l’acquisto dei loculi devono pagare all’impresa che sta ampliando il cimitero, un prezzo superiore a quello stabilito inizialmente in convenzione?
11) Il decreto n.119 del 4/4/2000 ha stabilito che i sindaci dei Comuni da 10.001 a 30.000 abitanti abbiano un guadagno mensile di 3.100 €, che si dimezza se il Sindaco continua a svolgere un lavoro dipendente. Quindi Lei, continuando a svolgere il lavoro di dirigente della Biogem percepisce 1.550 € mensili dal Comuneovvero 18.600 € all’anno a cui aggiunge 64.601,62 € all’anno percepiti dalla Biogem. Perché in un’intervista ha dichiarato di fare il Sindaco per poco più di 900 € mensili e non per 1.550? Non crede che gli Arianesi abbiano bisogno di un Sindaco a tempo pieno e non a mezzo servizio, come Lei è stato?
12) Perché in 15 anni di potere, tra Comune e Provincia, non ha risanato il centro storico, non ha fatto manutenzione alle strade, e dotato di fognature, gas e luce le contrade?
13) Ariano si è spopolata, i giovani se ne vanno, Ariano sta morendo. Non si ritiene responsabile, dopo ben 15 anni di potere,del declino di Ariano? Cosa ha fatto per invertire la tendenza?
14) Sono informati i suoi candidati che in caso di una sua riconferma, ben 86 andranno a casa? Nel caso invece perdesse, come si prevede, soltanto 2 o 3 saranno eletti?
15) Ad Ariano si dice che attraverso di Lei governi in realtà l’ex ministro Zecchino, essendo Lei un dirigente della Biogem e il figlio di Zecchino, Ettore, candidato in una lista che la sostiene: smentisce?
Attualità
Acqua, l’Irpinia non partecipa al teatrino politico: da Volturara la proposta di un fondo di compensazione per finanziare le nuove reti

La provocazione del sindaco Sarno: “Acqua a tariffa simbolica per tutti i cittadini irpini. All’Alto Calore l’85% dei sindaci irpini non ha partecipato a una gretta speculazione politica, qualcuno si chieda il perché.”
Avellino, 26 ago – La comunità di Volturara Irpina, borgo ricco di sorgenti e cuore idrico dell’Irpinia, che ha rifatto oltre il 70% delle proprie reti, ha sempre affrontato la crisi idrica con serietà e responsabilità. In una fase caratterizzata da speculazioni, demagogia e scarsa serietà istituzionale, ribadiamo questo nostro impegno a tutela di tutti i cittadini della provincia avviando una battaglia per portare gli irpini a essere esentati dal pagamento dell’acqua con l’introduzione di tariffe simboliche. Non è retorica: sono diverse le realtà italiane dove le comunità proprietarie delle sorgenti hanno beneficiato di forniture gratuite con tariffe simboliche. Volturara rappresenta uno dei principali bacini d’acqua della regione, con acque pure e fonti attive come l’“Acqua delle Logge”, l’“Acqua degli Uccelli”, l’Acqua del Cerchio”, “Acqua Mieroli”, “Acqua di Zia Maria”, “Acqua delle Noci” e “Serra”e la Piana del Dragone, con la sua “Bocca”, che incarna la centralità idrica del territorio, elemento vitale che alimenta vaste aree con risorse naturali di eccezionale valore.” Così in una nota Marino Sarno, Sindaco di Volturara Irpina.
“Per tanti anni – aggiunge – la Regione Campania ha pagato somme ingentissime alle Regioni a cui chiedeva aiuto per lo smaltimento dei rifiuti che non riusciva a smaltire. Perché le regioni a cui noi forniamo un bene così prezioso come l’Acqua a loro volta non la pagano adeguatamente? Soprattutto in considerazione della grave crisi idrica che attraversa l’Irpinia, che è la fonte idrica del Mezzogiorno. La nostra battaglia, dunque, non è uno slogan né un esercizio di propaganda: qui in Irpinia – sottolinea Sarno – nascono le sorgenti che dissetano gran parte della Campania, della Basilicata e della Puglia. Da Volturara parte acqua che alimenta oltre tre milioni di utenti. È naturale che i cittadini chiedano un riconoscimento per questo ruolo. La proposta di esenzione dal pagamento è una provocazione che mette sul tavolo un principio di equità, ma non basta fermarsi a enunciazioni di principio: servono soluzioni concrete. Magari con un “Fondo di compensazione idrica” regionale, finanziato da Regione Campania, Governo e Acquedotto pugliese, che diventi un vero Piano Marshall al fine di risolvere definitivamente un’emergenza che nel 2025 non può che essere definita vergognosa. In questo modo, i cittadini dei territori che danno acqua non saranno penalizzati due volte – con le bollette e con i disagi – ma avranno un ristoro concreto e duraturo. Serve una strategia seria: meno demagogia, più responsabilità. I nostri concittadini non vogliono proclami, vogliono un servizio efficiente e tariffe sostenibili. È questo il terreno sul quale come sindaci dobbiamo muoverci, unendo le forze e pretendendo interventi strutturali da chi ha il dovere di garantirli, respingendo al mittente i tentativi continui di dividere la comunità irpina”.
Va chiarito infine che, contrariamente a quanto affermato da un consigliere della nostra minoranza, l’amministrazione di Volturara ieri era regolarmente rappresentata all’assemblea dei soci dell’Alto Calore Servizi con un proprio delegato. A differenza di chi vive di slogan e insinuazioni, e fa sempre brutte figure, noi abbiamo ascoltato con serietà. Poi, quando è stato chiaro che si voleva mettere ai voti una mozione politica, strumentale, non presente all’ordine del giorno, proposta dal Sindaco di Montella – lo stesso che in passato ha fatto di tutto per togliere servizi essenziali al nostro paese, scuola compresa – abbiamo scelto di non prestare il fianco al teatrino. La nostra comunità merita rispetto, non spettacoli da basso profilo. Non a caso – conclude – l’85% dei sindaci irpini non ha voluto partecipare a un teatrino politico, rifiutando di farsi strumentalizzare da chi continua a dividere la comunità.”____________________
Attualità
Strada Tre Torri-Manna-Camporeale-Faeto:”Richiesta riprogrammazione risorse residue disponibili”

I Gruppi: Comitato Coordinamento Strada Tre Torri-Manna-Camporeale, Fratelli d’Italia, Patto Civico, Moderati per Ariano, Azione, Liberi e Forti e Orizzonti Popolari hanno trasmesso al Presidente Amministrazione Provincia di Avellino, al Presidente Giunta Regione Campania, all’Assessore al Governo del Territorio della Regione Campania, al Presidente IV Commissione Consiglio Regione Campania, al Direttore Generale Regione Campania, al Dirigente Regione Campania, al Sindaco del Comune di Ariano Irpino, ai Parlamentari Nazionali della Provincia di Avellino, ai Consiglieri Regionali della Provincia di Avellino, alla Società Anas SpA ,al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, un ampio e articolato documento riguardo la “Richiesta riprogrammazione risorse residue disponibili: intervento infrastrutturale Denominato “Strada Manna- Camporeale-Faeto 1° lotto funzionale. Trasmissione schede interventi” formulata da non ben definiti “Referenti” della Provincia di Avellino e del Comune di Ariano Irpino. I non ben definiti “Referenti” della Provincia di Avellino e del Comune di Ariano Irpino, si sono riuniti il 2-7-2025 presso la Provincia di Avellino, determinando, velatamente, la richiesta, da parte della Provincia di Avellino, alla Regione Campania, della devoluzione delle somme residue pari a 23,771 milioni di euro e nella disponibilità della Provincia di Avellino, appositamente assegnate per la realizzazione dell’intervento della Strada Tre Torri-Manna-Camporeale (1°lotto) in favore del Ripristino della Strada Provinciale 236, interessata da un movimento franoso, per 3,744 milioni di Euro, per il ripristino della strada comunale Creta per 3,500 milioni di Euro e per il Riammagliamento Cardito per 16,527 milioni di Euro. Gli interventi riguardano il ripristino di viabilità esistenti di scarsa importanza strategica e di sviluppo e non è vero che risolvono “alcuni nodi strategici di mobilità provinciale” come viene, impropriamente e inesattamente, affermato dalla Provincia di Avellino nella nota allegata che, comunque, per quanto ci riguarda, devono essere realizzati con altre e apposite fonti di finanziamento ad evitare distrazione di fondi.
Gli interventi di ripristino lungo la Strada Provinciale 236 e della Strada Creta devono essere eseguiti con fondi provinciali, l’intervento di Riammagliamento deve essere eseguito con appositi fondi statali previo ridimensionamento della spesa trattandosi di strada di categoria “F” ovvero Comunale. E’ evidente lo scippo che viene consumato che non consentirà mai più la realizzazione della strada Tre Torri-Manna- Svincolo Cardito (1° lotto), che rappresenta solo una minima parte della Strada Tre Torri-Manna-Camporeale-Faeto- Termoli ovvero strada di collegamento Tirreno-Adriatico detta anche “Strada dei due mari”.
Attualità
Convocazione Consiglio Comunale – Tra i punti in discussione l’emergenza idrica

Ad Ariano Irpino il Presidente del Consiglio ha convocato il Civico Consesso nella Sala Consiliare “Giovanni Grasso” di Palazzo di Città, in seduta ordinaria, per il giorno 28 agosto 2025 alle ore 08,00 in prima convocazione e per il giorno 29 agosto alle ore 10,30 in seconda convocazione, con il seguente ordine del giorno:

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