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Facebook consente a tutti i propri utenti di scegliere il proprio genere andando oltre le categorie “maschio” e “femmina” con ulteriori 50 possibilità.

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Facebook ha ufficializzato un piccolo passo che equivale a una grande apertura sul proprio social network: la possibilità di scegliere come definire il proprio genere e a quale pronome fare di conseguenza riferimento. Trattasi di un passo che fa il paio con quanto posto in essere da Google con l’ultimo doodle concomitante all’inizio delle Olimpiadi Invernali di Sochi ma, soprattutto, si inserisce in un filone che Mark Zuckerberg aveva già intrapreso anzitempo partecipando al Gay Pride di San Francisco.

La novità è attiva a partire da oggi sulla versione di Facebook in lingua inglese e si estenderà presumibilmente in seguito presso tutte le altre localizzazioni del network. Il tutto consta nella semplice libertà di poter scegliere il proprio genere, andando oltre la tradizionale dicotomia maschio/femmina: “custom” apre a un campo di scelta ulteriore dentro il quale poter immettere la propria descrizione. Per accedervi è sufficiente visitare la pagina del proprio profilo ed entrare in modalità di editing nel box delle proprie informazioni personali.

Quando accedi a Facebook per connetterti con persone o organizzazioni a cui tieni, vogliamo che ci si possa sentire a proprio agio nell’essere veri, autentici. Una parte importante di questo è nell’espressione di genere, specialmente quando si estende oltre la definizione dei soli “maschio” e “femmina”. Quindi oggi siamo orgogliosi di poter offrire una nuova opzione personalizzabile di genere per aiutare a meglio esprimere la propria identità su Facebook.

Per scegliere è sufficiente iniziare a digitare la descrizione migliore per sé, potendo contare su un elenco precostituito di circa 50 possibilità. Alcune di queste, in semplice ordine di apparizione: Agender, Androgyne, Androgynous, Male to Female, Pangender, Trans, Trans Female, Trans Male, Trans Man, Trans Person, Bigender, Non-binary, Cis, Cis Female, Cis Male, Cis Man, Cis Woman, Cisgender, eccetera.

Facebook spiega di aver collaborato con un network di supporto e organizzazioni LGBT nella composizione di tale lista e di aver spinto ulteriormente oltre la libertà concessa agli utenti. Diviene infatti possibile una personalizzazione ulteriore rispetto alla sola etichetta di genere scelta: chiunque può scegliere ora con quale pronome il social network deve far riferimento alla propria persona, scegliendo tra maschio (he/his in lingua inglese), femmina (she/her) o neutrale (they/their). In questo caso la scelta è più limitata poiché la stratificazione secolare dei termini linguistici apre a minori opzioni, il che non consente una personalizzazione vera.

Anche le parole usate da Facebook per descrivere la scelta compiuta vanno nel senso della massima libertà per tutti: i termini non affrontano infatti una tematica né morale né religiosa, limitandosi a sposare in facciata la semplice idea per cui tutti devono sentirsi a loro agio nel portare la propria identità su Facebook e cercando di riflettere quanto meglio possibile quella che è la propria identità ideale. Un modo per accomodare l’attività del social network alle necessità di una community da oltre un miliardo di persone, insomma, e non una presa di posizione etica su un tema che potrebbe creare attrito con più di una sensibilità. Un modo neutro di affrontare la questione, insomma, per portare avanti una ispirazione di libertà più alta e rispettosa in ogni direzione.

 

 

 

 

 

Fonte :”WebNews”

 

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Attualità

L’eutanasia delle aree interne del Sud decisa per legge

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Il governo Meloni ha predisposto il nuovo Piano Strategico per le Aree Interne pubblicato dal Dipartimento delle Politiche di Coesione e per il Sud, struttura che coordina e pianifica l’attuazione delle politiche di coesione territoriale. Il documento messo a disposizione del Ministro Tommaso Foti, in quota Fratelli D’Italia, descrive la drammatica situazione di ben 42 aggregati comunali del Sud per i quali si configura una situazione di “povertà dietro l’angolo” e individua come soluzione “l’accompagnamento allo spopolamento” ritenuto “l’obbiettivo minimo”. Il Presidente della CNA di Enna (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa), Valentino Savoca, denuncia il fatto e dichiara, senza mezzi termini, la scelta “inaccettabile e offensiva nei confronti di milioni di persone, della storia di tante comunità e dell’Italia dei comuni” (Ennalive.it, 2 luglio 2025). La migrazione dalle aree interne del Mezzogiorno è stata valutata irreversibile, sia dall’attuale governo che da quelli precedenti, mai contrastata con azioni concrete che avrebbero potuto invertire il trend negativo. I dati dell’Istat confermano la diminuzione della popolazione ed offrono al governo Meloni l’alibi per ridurre o azzerare le risorse finanziarie per la sanità, l’Istruzione, del fondo perequativo e infrastrutturale nonché quelle del PNRR, dirottandole verso il Centro-Nord. Con l’effetto di favorire l’accentramento della popolazione in poche aree urbane super affollate, dotate di servizi efficienti mentre le aree interne del meridione sono condannate ad un oblio programmato che le trasformerà in una riserva indiana abitata, in maggior misura, da anziani. I meridionali sono di serie B ma quelli delle aree interne appartengono ad una sotto categoria con ancora minori diritti di cittadinanza, concetto ribadito in una nota di Marco Sarracino, responsabile coesione territoriale, Sud e aree interne della segreteria nazionale del Pd (2 luglio 2025). Nemmeno con i fondi del PNRR si è voluto ridurre il divario infrastrutturale complementare alla nascita dell’industria manifatturiera e della logistica finalizzate alla riduzione della migrazione. Hanno favorito le disuguaglianze socio-economiche che rendono il Paese diviso e disuguale.

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Convocato Consiglio Comunale – In discussione lo spostamento del mercato settimanale e riconoscimento stato di calamità

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Ad Ariano Irpino il Presidente del Consiglio ha convocato il Civico Consesso nella Sala Consiliare “Giovanni Grasso” di Palazzo di Città, in seduta ordinaria, in unica convocazione per il giorno 8 luglio 2025 alle ore 17,00 per la trattazione dei seguenti argomenti:

  • – Richiesta riconoscimento stato di calamità e costituzione di un tavolo tecnico per il monitoraggio dei danni subiti e l’individuazione degli agricoltori danneggiati;
  • – Spostamento del mercato settimanale in località Cardito. Discussione ed esame della possibilità di revoca del provvedimento e di ripristino della sede originaria.
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AREE INTERNE, D’AGOSTINO(FI): NESSUN DECLINO IRREVERSIBILE

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Il segretario provinciale di Avellino scrive alla Premier e al Ministro per la Coesione: “Per i nostri territori occorrono infrastrutture, accesso al credito, agevolazioni fiscali e valorizzazione del turismo sostenibile, non rassegnazione.”

Roma, 2 lug – “Le aree interne non sono un capitolo chiuso della storia economica del Paese, né un peso morto destinato al declino. Sono un potenziale straordinario di sviluppo, lavoro e qualità della vita. Serve il coraggio politico di scommettere sul loro rilancio, non la rassegnazione istituzionale”. Lo dichiara l’on. Angelo Antonio D’Agostino, responsabile nazionale del Dipartimento Innovazione e Sviluppo di Forza Italia e segretario provinciale del partito ad Avellino, commentando il contenuto del Piano strategico nazionale per le aree interne, dove si parla di “struttura demografica compromessa” e di una condizione di difficilissima reversibilità per molti territori.

“Sono valutazioni che mi permetto di respingere con determinazione – prosegue D’Agostino – perché rischiano di cristallizzare una visione rinunciataria, che finisce per deresponsabilizzare la politica e scoraggiare le comunità locali. L’Italia non può permettersi di archiviare un terzo del proprio territorio come se fosse perso per sempre. Per questo ho scritto una missiva alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e al Ministro per le Politiche di Coesione, Tommaso Foti, per chiedere di rivedere le parti del Piano che fanno riferimento a una presunta irrimediabilità del declino, sostituendo questa impostazione con un impegno chiaro per politiche di rigenerazione e investimento.”

D’Agostino sottolinea come il rilancio delle aree interne debba passare per interventi concreti: “Dalle infrastrutture materiali e digitali all’accesso al credito, da agevolazioni fiscali per chi investe alla valorizzazione del turismo sostenibile e dell’industria di trasformazione, è possibile creare le condizioni per invertire la tendenza. Come imprenditore a capo di un gruppo nato proprio nelle aree interne del Mezzogiorno, so che questa sfida può essere vinta se si abbandonano le vecchie ricette e si adottano politiche innovative, ambiziose e territorialmente mirate.”

“Sono certo che Forza Italia, grazie al lavoro certosino del nostro capo delegazione a Bruxelles, Fulvio Martusciello, e del nostro Segretario nazionale e Vice Premier, Antonio Tajani, continuerà a lavorare in Europa, in Parlamento e nel Governo per restituire dignità e futuro ai nostri borghi e ai nostri comuni. Nessun territorio deve sentirsi condannato al declino: questa – conclude D’Agostino – è la nostra responsabilità e la nostra sfida.”

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