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COVID; SCUOLA, GIALANELLA(MOVIMENTI PRO DAD): INSISTERE SUL RIENTRO IN CLASSE SIGNIFICA ESPORRE I BAMBINI PIÙ INDIFESI

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“Istituzioni avrebbero dovuto attendere fino al 18 gennaio e poi decidere il rientro, garantendo azioni concrete di tutela e una adeguata messa in sicurezza”.

Napoli, 10 gen – “La protesta dei tre giorni di assenza per l’11, il 12 e 13 gennaio lanciata in Campania dal gruppo Facebook ‘Tuteliamo i nostri figli, scuole chiuse in Campania’ sta avendo eco nazionale. E’ un atto di richiesta di assunzione di responsabilità rispetto a chi decide per la vita e per la salute altrui. Non è stato chiesto un assenteismo ad oltranza, perché non è nostra intenzione usare i nostri figli come oggetto di una trattava che ormai ha assunto toni e contorni grotteschi.” Così Lia Gialanella, fondatrice del Gruppo FB tuteliamo i nostri figli, scuole chiuse in Campania’.

“Il concetto che portiamo avanti – aggiunge Gialanella – è semplice: primum vivere deinde philosophari e ci lascia molto perplessi e scoraggiati questa battaglia politica che continua pendere sull’enorme indotto che rappresenta la scuola. Insistere sull’ingresso delle classi dei minori e più che minori è un voler esporre a tutti i costi i più indifesi. Il gruppo ‘Tuteliamo i nostri figli, scuole chiuse in Campania’ è nato per caso, senza alcun immaginario di prospettiva di crescita esponenziale, come quella concretizzatasi sin dai primi giorni. Il gruppo oggi conta 27mila iscritti, da qui l’esigenza di affiliare sottogruppi locali, per attuare un osservatorio realistico dei contagi nelle scuole dei comuni campani.”

“La scelta di questi tre giorni di assenza – spiega – è un atto dovuto di responsabilità e di tutela che ogni genitore dovrebbe considerare per i propri figli. Questi tre giorni consentono di arrivare più vicino alla deadline dei bollettini dei contagi sviluppatisi dopo Capodanno. Non dovevamo arrivare noi a queste considerazioni, le istituzioni avrebbero dovuto attendere almeno fino al 18 e poi farci ritornare, garantendoci, in base ai dati dell’indice RT e azioni concrete di tutela, una messa in sicurezza che, ad oggi, nessuno è stato in grado pianificare seriamente. I morti e i contagi in Italia parlano da soli se consideriamo i ricoveri in crescita, presso il Santobono di Napoli, di bambini affetti da sindrome postcovid, mi chiedo davvero – chiude Gialanella – quale reale interesse vi sia sui nostri figli.”

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Antonio Bianco:”Giornalismo scrivano, megafono del potere”

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Giornali, TV, social media raccontano della volontà del governo italiano di aumentare la spesa militare al 5% del Pil. Oggi è al 2% e si spendono circa 37 miliardi annui ai quali si aggiungerebbero altri 40 miliardi annui (somma superiore all’ultima legge di bilancio di 30 miliardi) che graverebbero il bilancio di 400 miliardi in 10 anni.

Con il Pil che segna aumenti da prefisso telefonico, il mega debito pubblico da far tremare i polsi ed una scarsa propensione del governo a colpire gli evasori fiscali, per reperire i soldi si profilano tagli alla spesa pubblica.

Viene prospettata l’ipotesi di distrarre le risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione, destinati per l’80% al Meridione ed il 20% al Centro-Nord, a favore del riarmo. Se ciò fosse, non solo il Meridione, privo di infrastrutture moderne e quasi inesistenti diritti di cittadinanza, ma pure l’area settentrionale andrebbe in sofferenza senza l’apporto del FSC. I giornalisti dei media nazionali e della TV di Stato, in modo acritico scrivono del riarmo senza analizzare le ricadute socio-economiche dovute ai tagli alla spesa pubblica che incideranno maggiormente sui meridionali, oppressi dall’emigrazione endemica e dal reddito che è la metà e la disoccupazione doppia rispetto al Centro-Nord. Il giornalista dovrebbe operare con etica e obiettività nel rispetto della verità garantendo al cittadino il diritto all’informazione e non solo alla notizia. Pedagogia dell’asservimento al padrone di turno con la narrazione del pericolo futuro privato dall’esame, a tutto tondo, sia dei risvolti positivi che di quelli negativi. In tal modo il cittadino è l’agnello sacrificale al quale è negato il diritto di scegliere con obbiettività e, sotto l’influenza degli eventi drammatici degli ultimi anni, sarà indotto ad accettare, non solo, la riduzione degli spazi di democrazia diretta ma pure tagli al welfare, alla scuola, alla sanità. La democrazia richiede che i giudici siano sottoposti solo alla legge ma anche giornalisti che non siano solo  il megafono del potere.

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Servizio Trasporto Scolastico Anno Scolastico 2025/2026. Aperte le iscrizioni

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Il Comune di Ariano Irpino informa che sono aperte le iscrizioni al servizio di trasporto scolastico per l’anno scolastico 2025/2026.
Il termine di scadenza per la presentazione delle domande è fissato al 01/08/2025.
Tutte le informazioni sono reperibili nell’allegato avviso pubblico, oltre al relativo modello di domanda da presentare al Comune di Ariano Irpino con le modalità indicate.

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La Provincia di Avellino attiva i canali istituzionali Whatsapp e Telegram

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Il presidente Buonopane: “Puntiamo a migliorare il rapporto con l’utenza” La Provincia di Avellino ha attivato i canali istituzionali Whatsapp e Telegram “Provincia di Avellino”, al fine di migliorare le comunicazioni con l’utenza.

“Abbiamo realizzato questi canali per rispondere a un’esigenza di riduzione della distanza tra palazzo e utente – spiega il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane -. Utente che è rappresentato dal libero cittadino, dall’associazione, dall’impresa privata, dagli organi di informazione. Lo stesso vale nel rapporto con ogni altra istituzione. Di qui, la ferma convinzione di sfruttare i media tradizionali e i social media. Lungo questo solco, si muove da tempo l’attività di comunicazione/informazione, registrando apprezzabili riscontri. In tale direzione, si proseguirà con le azioni già programmate. I due canali ufficiali vanno ad aggiungersi alla pagina ufficiale di Facebook ‘Provincia di Avellino’”.

Il presidente Buonopane invita a iscriversi ai canali istituzionali Whatsapp e Telegram.

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