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Attualità

Controlli dei carabinieri su tutto il territorio nell’ultimo week end.

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I carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino, attuando il dispositivo di controllo del territorio messo a punto dal Comando Provinciale dei Carabinieri Avellino con lo scopo di reprimere reati in genere e finalizzato a prevenire le “stragi del sabato sera” nonché contrastare il fenomeno dell’abuso/uso di alcool e di sostanze stupefacenti, durante il week end appena trascorso hanno effettuato servizi di controllo del territorio. In tale contesto sono state effettuate varie perquisizioni personali e veicolari, procedendo altresì al controllo di mezzi e persone tra cui anche soggetti ristretti agli arresti domiciliari e sorvegliati speciali.

In particolare:

in Bonito, personale della locale Stazione Carabinieri deferiva in stato di libertà un Sorvegliato Speciale di P.S. del luogo poiché, sorpreso alla guida della propria autovettura in evidente stato di ebbrezza alcolica, rifiutava di sottoporsi agli accertamenti etilometrici, circolando altresì con patente revocata; il mezzo è stato sottoposto sequestro per la conseguente confisca;

in Ariano Irpino, personale dell’Aliquota Radiomobile della locale Compagnia Carabinieri deferiva in stato di libertà una persona del luogo che si era posto alla guida di una autovettura con un tasso alcolemico notevolmente superiore ai limiti di legge; la patente di guida gli è stata ritirata;

in Savignano Irpino, presso lo scalo ferroviario, personale della Stazione Carabinieri di Greci deferiva in stato libertà un nigeriano 32enne che, salito a bordo dell’autobus sostituivo del treno delle FF.SS. per la tratto Benevento-Foggia sprovvisto di biglietto, si rifiutava di scendere sino arrivo dei carabinieri, facendo così accumulare al servizio di trasporto pubblico oltre trenta minuti ritardo;

in Ariano Irpino personale della locale Stazione Carabinieri segnalava alla Prefettura di Avellino sei giovani studenti del comprensorio sorpresi nei parcheggi del centro fieristico, in possesso di sostanza stupefacente (hashish) per uso personale, che veniva sottoposta a sequestro;

i Carabinieri della Stazione di Zungoli, dopo una rapidissima attività d’indagine, deferivano in stato di libertà un uomo di Ariano Irpino il quale avrebbe sfruttato il rapporto di fiducia col proprio zio, ed avrebbe approfittato del temporaneo ricovero ospedaliero dello stesso, avendo la materiale disponibilità delle chiavi, si sarebbe introdotto nella sua abitazione ed avrebbe asportato denaro contante nonché lacarta bancomat con la quale successivamente avrebbe effettuato dei prelievi.

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Attualità

L’eutanasia delle aree interne del Sud decisa per legge

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Il governo Meloni ha predisposto il nuovo Piano Strategico per le Aree Interne pubblicato dal Dipartimento delle Politiche di Coesione e per il Sud, struttura che coordina e pianifica l’attuazione delle politiche di coesione territoriale. Il documento messo a disposizione del Ministro Tommaso Foti, in quota Fratelli D’Italia, descrive la drammatica situazione di ben 42 aggregati comunali del Sud per i quali si configura una situazione di “povertà dietro l’angolo” e individua come soluzione “l’accompagnamento allo spopolamento” ritenuto “l’obbiettivo minimo”. Il Presidente della CNA di Enna (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa), Valentino Savoca, denuncia il fatto e dichiara, senza mezzi termini, la scelta “inaccettabile e offensiva nei confronti di milioni di persone, della storia di tante comunità e dell’Italia dei comuni” (Ennalive.it, 2 luglio 2025). La migrazione dalle aree interne del Mezzogiorno è stata valutata irreversibile, sia dall’attuale governo che da quelli precedenti, mai contrastata con azioni concrete che avrebbero potuto invertire il trend negativo. I dati dell’Istat confermano la diminuzione della popolazione ed offrono al governo Meloni l’alibi per ridurre o azzerare le risorse finanziarie per la sanità, l’Istruzione, del fondo perequativo e infrastrutturale nonché quelle del PNRR, dirottandole verso il Centro-Nord. Con l’effetto di favorire l’accentramento della popolazione in poche aree urbane super affollate, dotate di servizi efficienti mentre le aree interne del meridione sono condannate ad un oblio programmato che le trasformerà in una riserva indiana abitata, in maggior misura, da anziani. I meridionali sono di serie B ma quelli delle aree interne appartengono ad una sotto categoria con ancora minori diritti di cittadinanza, concetto ribadito in una nota di Marco Sarracino, responsabile coesione territoriale, Sud e aree interne della segreteria nazionale del Pd (2 luglio 2025). Nemmeno con i fondi del PNRR si è voluto ridurre il divario infrastrutturale complementare alla nascita dell’industria manifatturiera e della logistica finalizzate alla riduzione della migrazione. Hanno favorito le disuguaglianze socio-economiche che rendono il Paese diviso e disuguale.

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Convocato Consiglio Comunale – In discussione lo spostamento del mercato settimanale e riconoscimento stato di calamità

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Ad Ariano Irpino il Presidente del Consiglio ha convocato il Civico Consesso nella Sala Consiliare “Giovanni Grasso” di Palazzo di Città, in seduta ordinaria, in unica convocazione per il giorno 8 luglio 2025 alle ore 17,00 per la trattazione dei seguenti argomenti:

  • – Richiesta riconoscimento stato di calamità e costituzione di un tavolo tecnico per il monitoraggio dei danni subiti e l’individuazione degli agricoltori danneggiati;
  • – Spostamento del mercato settimanale in località Cardito. Discussione ed esame della possibilità di revoca del provvedimento e di ripristino della sede originaria.
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AREE INTERNE, D’AGOSTINO(FI): NESSUN DECLINO IRREVERSIBILE

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Il segretario provinciale di Avellino scrive alla Premier e al Ministro per la Coesione: “Per i nostri territori occorrono infrastrutture, accesso al credito, agevolazioni fiscali e valorizzazione del turismo sostenibile, non rassegnazione.”

Roma, 2 lug – “Le aree interne non sono un capitolo chiuso della storia economica del Paese, né un peso morto destinato al declino. Sono un potenziale straordinario di sviluppo, lavoro e qualità della vita. Serve il coraggio politico di scommettere sul loro rilancio, non la rassegnazione istituzionale”. Lo dichiara l’on. Angelo Antonio D’Agostino, responsabile nazionale del Dipartimento Innovazione e Sviluppo di Forza Italia e segretario provinciale del partito ad Avellino, commentando il contenuto del Piano strategico nazionale per le aree interne, dove si parla di “struttura demografica compromessa” e di una condizione di difficilissima reversibilità per molti territori.

“Sono valutazioni che mi permetto di respingere con determinazione – prosegue D’Agostino – perché rischiano di cristallizzare una visione rinunciataria, che finisce per deresponsabilizzare la politica e scoraggiare le comunità locali. L’Italia non può permettersi di archiviare un terzo del proprio territorio come se fosse perso per sempre. Per questo ho scritto una missiva alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e al Ministro per le Politiche di Coesione, Tommaso Foti, per chiedere di rivedere le parti del Piano che fanno riferimento a una presunta irrimediabilità del declino, sostituendo questa impostazione con un impegno chiaro per politiche di rigenerazione e investimento.”

D’Agostino sottolinea come il rilancio delle aree interne debba passare per interventi concreti: “Dalle infrastrutture materiali e digitali all’accesso al credito, da agevolazioni fiscali per chi investe alla valorizzazione del turismo sostenibile e dell’industria di trasformazione, è possibile creare le condizioni per invertire la tendenza. Come imprenditore a capo di un gruppo nato proprio nelle aree interne del Mezzogiorno, so che questa sfida può essere vinta se si abbandonano le vecchie ricette e si adottano politiche innovative, ambiziose e territorialmente mirate.”

“Sono certo che Forza Italia, grazie al lavoro certosino del nostro capo delegazione a Bruxelles, Fulvio Martusciello, e del nostro Segretario nazionale e Vice Premier, Antonio Tajani, continuerà a lavorare in Europa, in Parlamento e nel Governo per restituire dignità e futuro ai nostri borghi e ai nostri comuni. Nessun territorio deve sentirsi condannato al declino: questa – conclude D’Agostino – è la nostra responsabilità e la nostra sfida.”

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