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Confesercenti, Marinelli: i saldi opportunità per commercio irpino, ma prospettiva resta complicata senza interventi di rilancio economico

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«I saldi sono un’opportunità di rilancio per il commercio di prossimità irpino, ma l’effetto combinato della risalita dei casi di Covid e l’aumento dei costi energetici frenano la ripresa». Ad affermarlo è Giuseppe Marinelli, presidente della Confesercenti provinciale di Avellino.

«Le rilevazioni sul commercio al dettaglio – ha proseguito il dirigente dell’associazione di categoria – ci restituiscono un quadro con alcune ombre: mentre i dati tendenziali, riferiti allo scorso anno, sono decisamente positivi, perché hanno come raffronto la grave situazione determinatasi a novembre 2020, i dati a breve termine al contrario fanno segnare una flessione, che rischia di accentuarsi ulteriormente. L’incertezza, insomma, torna a pesare su famiglie ed imprese. A creare tale clima, con effetti negativi sull’economia locale, come nel resto del Paese, sono l’aumento dei prezzi, che ha generato una spinta inflattiva, e la nuova impennata dell’epidemia, con le conseguenti restrizioni, che pesano soprattutto su alcuni comparti. Appare, quindi, quanto mai necessario, come propongono i vertici nazionali di Confesercenti, mettere in campo nuovi interventi “taglia-bollette” e spingere sulla campagna di vaccinazione, per scongiurare limitazioni delle attività che avrebbero una ricaduta economica pesantissima sul 2022, pensando comunque, anche con il contributo degli enti del territorio, a sostegni per i settori che già avvertono l’impatto negativo».

«In questo quadro così delicato – ha concluso Marinelli – i saldi possono fungere da contrappeso per il comparto del commercio non alimentare ed in particolare per le piccole attività di vicinato, che costituiscono un valore aggiunto in termini di relazione sociale per i nostri centri abitati, grazie al rapporto diretto tra venditori e clienti, anche se purtroppo tali attività sono le più esposte alla crisi. E proprio per queste ragioni, vanno maggiormente salvaguardate».

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Ordinanza per divieto di vendita e asporto di bevande in vetro o lattine

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In occasione della Festa di Sant’Antonio in Piazza Mazzini, con gli eventi “Nostalgia ‘90” (14 giugno) e Franco Ricciardi – “Medina Pop” (15 giugno), è stato disposto, con Ordinanza Sindacale n. 17 del 14 giugno 2025, un divieto temporaneo di vendita per asporto di bevande in contenitori di vetro o lattine, per motivi di sicurezza pubblica.

 Validità del divieto:
14 giugno 2025, dalle ore 20:00 alle ore 06:00 del giorno successivo
15 giugno 2025, dalle ore 20:00 alle ore 06:00 del giorno successivo

Il provvedimento è volto a garantire l’incolumità delle persone e il regolare svolgimento degli eventi

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Sospensione Idrica – Ecco le zone interessate

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L’Alto Calore Servizi S.p.A. comunica che, al fine di consentire un corretto approvvigionamento idrico, a causa della diminuzione della disponibilità di risorsa idrica dal gruppo sorgentizio di Castel Baronia, si rende necessario effettuare la sospensione della fornitura idrica dalle ore 22.00 di oggi giovedì 13 giugno 2025 alle ore 06.00 del giorno successivo (14 giugno) nelle seguente contrade del Comune di Ariano Irpino : Tesoro, Trave, Paragano, Piano Taverna e Santa Regina

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Confesercenti, Marinelli: obbligo polizze anti calamità per tutte le imprese

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“Si prospetta una nuova incombenza per le imprese irpine, che come nel resto del Paese, sono chiamate ad ottemperare l’obbligo di sottoscrizione di una polizza assicurativa contro le calamità naturali”. Così Giuseppe Marinelli, presidente provinciale de Confesercenti Avellino.

“Dopo un articolato iter – prosegue il dirigente dell’associazione di categoria – è stata approvato ed è entrato in vigore dall’inizio di giugno il provvedimento che dispone per tutte le imprese la stipula di contratti assicurativi a copertura dei danni derivanti da calamità naturali ed eventi catastrofali”.

Per le aziende di grandi dimensioni, per effetto di un precedente decreto legge, l’obbligo è già in vigore dal primo aprile.

Sono state invece previste scadenze differenziate per le altre categorie di impresa, in base alla loro dimensione, secondo i criteri di classificazione delle direttive dell’Unione europea: le medie avranno tempo fino al primo ottobre 2025, quelle piccole e micro fino al 31 dicembre.

I beni da assicurare sono quelli rilevanti ai fini dell’attività d’impresa: terreni, immobili (fabbricati e relative parti impiantistiche e strutturali), macchinari e impianti produttivi, attrezzature industriali e commerciali. L’obbligo riguarda anche le attività che operano in strutture e locali non di proprietà. 

Non sono assicurabili gli immobili irregolari non sanabili, che ovviamente non possono accedere acontributi pubblici  Sono escluse dall’obbligo le imprese agricole, che continuano a essere soggette a regole specifiche già previste dalla normativa di settore. 

L’obiettivo della norma è garantire la continuità operativa anche in contesti di grave emergenza ambientale, attraverso un sistema di gestione del rischio condiviso tra imprese, assicuratori e Stato. Il mancato rispetto dell’obbligo di stipulare una polizza assicurativa contro i danni da eventi catastrofali comporta, come conseguenza principale, l’esclusione dall’accesso a contributi, sovvenzioni e agevolazioni di carattere finanziario erogati con risorse pubbliche, in caso di emergenza.

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