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Campania, il solito caos organizzato nella sanità

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La chiamata alle armi è arrivata, la Campania mette l’elmetto e sospende dal 10 gennaio le prestazioni ambulatoriali ed i ricoveri non indifferibili. Saranno garantiti solo quelli programmati per i pazienti oncologici, oncoematologici, di pertinenza ostetrica, trapiantologica, incluse quelle che possono pregiudicare le condizioni di salute del paziente. Saranno garantite le prestazioni ambulatoriali di oncologia, di oncoematologia, di dialisi e di radioterapia nonché lo screening oncologico.

Il Covid, con la sua variante Omicron, manda in tilt il già fragile Sistema Sanitario Regionale (SSR). Il personale è impiegato per fronteggiare l’emergenza sottraendolo alle prestazioni ambulatoriali e ricoveri programmati e sono impiegati nei reparti Covid. Il 118 non riesce a rispondere a tutte le chiamate, decine di migliaia di persone non saranno curate e, come nei paesi sottosviluppati, sarà la natura o il caso a decidere chi proseguirà il cammino ovvero chi dovrà rivolgersi alle pompe funebri. Il SSR campano non punta sulla prevenzione e con posti letto insufficienti per i bisogni della comunità compromette l’esistenza in vita dei campani che hanno il triste primato di vivere, in media, 3-4 anni in meno rispetto al resto d’Italia. Fatto da addebitare alla classe politica di governo regionale che non ha preservato il territorio dalla devastazione delle ecomafie, che ha elargito ingenti risorse finanziarie ai privati accreditati dal SSR, che non ha provveduto, in egual misura, a dotare di adeguati mezzi la Sanità Pubblica accerchiata dall’armata Omicron. È negato il diritto alla salute di 6 milioni di campani, costretti a migrare per ottenere delle prestazioni sanitarie adeguate e tempestive. I dati Svimez sono allucinanti, circa 33 mila campani, ogni anno, arricchiscono il SSR della Lombardia e delle altre Regioni del Nord, con una spesa annua di circa 300 milioni di euro che gravano sul contribuente campano al quale è impedito di essere curato a casa propria. Il solito caos organizzato della politica di governo campana, non preserva dal contagio nemmeno il personale sanitario dei nosocomi non convertiti in Centri Covid. Vengono forniti con il contagocce i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI), strumenti essenziali per ridurre al minimo le probabilità di contagio. In questi reparti sono approssimativi o inesistenti i percorsi separati tra infetti e non contagiati ed il personale, già sottodimensionato, viene ulteriormente ridotto dai contagi da Covid. Al restante personale vengono imposti turni stressanti con la possibilità di commettere errori che potrebbero ledere l’integrità fisica del paziente.

La realtà può essere cambiata, forse occorre essere attori e non solo spettatori del nostro destino.

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Antonio Bianco:”Giornalismo scrivano, megafono del potere”

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Giornali, TV, social media raccontano della volontà del governo italiano di aumentare la spesa militare al 5% del Pil. Oggi è al 2% e si spendono circa 37 miliardi annui ai quali si aggiungerebbero altri 40 miliardi annui (somma superiore all’ultima legge di bilancio di 30 miliardi) che graverebbero il bilancio di 400 miliardi in 10 anni.

Con il Pil che segna aumenti da prefisso telefonico, il mega debito pubblico da far tremare i polsi ed una scarsa propensione del governo a colpire gli evasori fiscali, per reperire i soldi si profilano tagli alla spesa pubblica.

Viene prospettata l’ipotesi di distrarre le risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione, destinati per l’80% al Meridione ed il 20% al Centro-Nord, a favore del riarmo. Se ciò fosse, non solo il Meridione, privo di infrastrutture moderne e quasi inesistenti diritti di cittadinanza, ma pure l’area settentrionale andrebbe in sofferenza senza l’apporto del FSC. I giornalisti dei media nazionali e della TV di Stato, in modo acritico scrivono del riarmo senza analizzare le ricadute socio-economiche dovute ai tagli alla spesa pubblica che incideranno maggiormente sui meridionali, oppressi dall’emigrazione endemica e dal reddito che è la metà e la disoccupazione doppia rispetto al Centro-Nord. Il giornalista dovrebbe operare con etica e obiettività nel rispetto della verità garantendo al cittadino il diritto all’informazione e non solo alla notizia. Pedagogia dell’asservimento al padrone di turno con la narrazione del pericolo futuro privato dall’esame, a tutto tondo, sia dei risvolti positivi che di quelli negativi. In tal modo il cittadino è l’agnello sacrificale al quale è negato il diritto di scegliere con obbiettività e, sotto l’influenza degli eventi drammatici degli ultimi anni, sarà indotto ad accettare, non solo, la riduzione degli spazi di democrazia diretta ma pure tagli al welfare, alla scuola, alla sanità. La democrazia richiede che i giudici siano sottoposti solo alla legge ma anche giornalisti che non siano solo  il megafono del potere.

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Servizio Trasporto Scolastico Anno Scolastico 2025/2026. Aperte le iscrizioni

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Il Comune di Ariano Irpino informa che sono aperte le iscrizioni al servizio di trasporto scolastico per l’anno scolastico 2025/2026.
Il termine di scadenza per la presentazione delle domande è fissato al 01/08/2025.
Tutte le informazioni sono reperibili nell’allegato avviso pubblico, oltre al relativo modello di domanda da presentare al Comune di Ariano Irpino con le modalità indicate.

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La Provincia di Avellino attiva i canali istituzionali Whatsapp e Telegram

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Il presidente Buonopane: “Puntiamo a migliorare il rapporto con l’utenza” La Provincia di Avellino ha attivato i canali istituzionali Whatsapp e Telegram “Provincia di Avellino”, al fine di migliorare le comunicazioni con l’utenza.

“Abbiamo realizzato questi canali per rispondere a un’esigenza di riduzione della distanza tra palazzo e utente – spiega il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane -. Utente che è rappresentato dal libero cittadino, dall’associazione, dall’impresa privata, dagli organi di informazione. Lo stesso vale nel rapporto con ogni altra istituzione. Di qui, la ferma convinzione di sfruttare i media tradizionali e i social media. Lungo questo solco, si muove da tempo l’attività di comunicazione/informazione, registrando apprezzabili riscontri. In tale direzione, si proseguirà con le azioni già programmate. I due canali ufficiali vanno ad aggiungersi alla pagina ufficiale di Facebook ‘Provincia di Avellino’”.

Il presidente Buonopane invita a iscriversi ai canali istituzionali Whatsapp e Telegram.

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