Attualità
Confesercenti, Marinelli: “dall’obbligo del POS al prelievo di contanti nei negozi, incertezze normative per complicare la vita dei commercianti”
“Cresce l’incertezza tra i commercianti irpini, come nel resto del Paese, sull’uso di contanti per gli acquisti, dopo i numerosi provvedimenti contraddittori che si sono registrati negli ultimi anni”. Ad affermarlo è Giuseppe Marinelli, presidente provinciale della Confesercenti Avellino.
“Dopo il tetto al cash, l’obbligo di POS e il rilancio della lotteria dello scontrino, ora si pensa a rendere possibile il prelievo di contanti nei negozi. Un percorso a zig zag delle istituzioni nazionali sui pagamenti, fronte su cui negli ultimi dieci anni si sono moltiplicati gli interventi e la confusione, mentre l’accordo raggiunto con il sistema bancario e finanziario per tagliare le commissioni sull’utilizzo della moneta elettronica, per i piccoli esercenti, non ha ancora prodotto risultati.
Dalla crisi del debito in poi, la questione dell’uso del contante ha assunto una rilevanza sempre più marcata. Le transazioni cash, viste ingiustamente come indizio se non sintomo di infedeltà fiscale, sono state limitate e scoraggiate. Prima l’introduzione di un tetto ai contanti, cambiato già più volte. Poi le misure a favore della moneta elettronica, dai grandi investimenti del cashback (che non ha prodotto i risultati sperati) alla “gamification” della lotteria dello scontrino, che dovrebbe ripartire a breve, in forma istantanea, solo per chi paga con carta. Ma anche obblighi e sanzioni per imporre l’accettazione di pagamenti con carte e bancomat, senza considerare i costi sostenuti dagli esercenti.
Ora, nella legge di bilancio di quest’anno, si prevede di far diventare negozianti, tabaccai e giornalai veri e propri ‘bancomat’ per prelevare, tramite POS, fino a 250 euro in contanti. Un intervento ancora da comprendere nel meccanismo, il cui obiettivo sarebbe evitare che i consumatori dei piccoli Comuni non serviti da istituti bancari accumulino troppo contante presso le proprie abitazioni. Per questo si chiede ai commercianti da un lato di sostituire le banche – che nel frattempo chiudono i propri ATM improduttivi – ed erogare contanti, dall’altro di scoraggiare l’uso del cash. Un’idea incoerente e di difficile applicazione: il commerciante, per erogare contanti, dovrebbe infatti detenere congrue liquidità, con tutti i rischi che ne derivano. Per una commissione prevedibilmente non superiore a un euro, per la quale forse il gioco non vale la candela”.
“La Confesercenti – conclude Marinelli – auspica pertanto che si faccia presto chiarezza sul punto, ma che soprattutto non si renda sempre più complicata la gestione delle attività”.
contanti, dovrebbe infatti detenere congrue liquidità, con tutti i rischi che ne derivano.
Per una commissione prevedibilmente non superiore a un euro, per la quale forse il
gioco non vale la candela”.
“La Confesercenti – conclude Marinelli – auspica pertanto che si faccia presto
chiarezza sul punto, ma che soprattutto non si renda sempre più complicata la
gestione delle attività”.
Attualità
Sistema Nazionale di Allarme Pubblico “IT-Alert” previsto per l’11 ottobre
Si informa la cittadinanza che il giorno 11 ottobre 2024 alle ore 17,00 circa nella Regione Campania, in occasione dell’esercitazione nazionale di Protezione Civile denominata “Campi Flegrei 2024”, verrà emesso un messaggio “IT-Alert”.
La sperimentazione del Sistema Nazionale di Allarme Pubblico “IT-Alert” in Regione Campania è iniziata il 12 settembre 2023 con un test di prova che, tramite un sms ai cittadini, in caso di gravi emergenze e catastrofi imminenti, raggiunge i territori interessati dall’evento.
Attualità
I comitati combattono i roghi mentre le autorità non battano un colpo
A Sant’Anastasia e paesi limitrofi si avvertono cattivi odori, sia di giorno che di notte, prodotti, forse, dalla combustione di materiale di scarto proveniente dalla lavorazione di piccole imprese, non censite dal fisco, operanti in nero nella zona. Oramai sono decenni che i roghi ci ricordano, non solo, che siamo nella terra dei fuochi ma che le autorità preposte alla tutela della saluta degli esseri viventi, non riesce a limitare o porre fine a questo infausto evento che inquina l’aria, i terreni e le acque imbrifere. Regna l’impotenza dei vari soggetti pubblici presenti nell’area, regna la sonnolenza dei comuni che non si coordinano né si uniscono in consorzi vocati alla salvaguardia della salute pubblica, né coinvolgono le associazioni ed i comitati che da decenni denunciano la presenza di fumi che impestano l’aria ed il degrado dell’area vesuviana, causa ed effetto dell’insorgere di patologie gravissime e mortali. I cittadini sono lasciati in una drammatica solitudine sulle fonti e l’entità dell’inquinamento, le autorità sono un muro di gomme, non divulgano i dati in loro possesso e, in alcuni casi, le loro azioni sembrano indirizzate a ricevere solo consensi elettorali. Se non sarà concepito un piano comune che coinvolga tutti gli attori, inclusi i cittadini, non si potrà combattere l’insalubrità dei luoghi. Devono essere messe in campo azioni volte all’emersione del lavoro nero, forse, la prima causa dei roghi nell’area. Il territorio appartiene alle persone oneste, va ridotto ai minimi termini il malaffare nonché le connivenze che tollerano l’inquinamento ambientale che provoca la morte anticipata, in media, di circa 3-4 anni rispetto al Centro-Nord. Lo Stato deve fare la sua parte costruendo infrastrutture moderne e favorendo la permanenza delle industrie nell’area vesuviana evitando, ad esempio, la delocalizzare del settore dell’auto di Pomigliano. Senza il lavoro alla luce del sole l’area vesuviana, e tutto il Meridione, non potrà rinascere né potrà ridurre il gap socio economico con il Centro-Nord. Senza una politica di riunificazione del Pese si andrà verso la disgregazione dell’unità e della coesione territoriale dello Stato.
Attualità
Anas: attività di pavimentazione sul viadotto della SS 90 in via Variante
Nel rispetto di quanto annunciato in precedenza, Anas procederà ad eseguire attività per la nuova pavimentazione sul viadotto ad Ariano Irpino, oggetto d’intervento di manutenzione.
Nel dettaglio, per l’esecuzione dei lavori – nella fascia oraria compresa tra le 22.00 e le 6.00 del giorno successivo tra questa sera, martedì 8 ottobre, e giovedì 10 ottobre, salvo condizioni meteorologiche avverse – sarà attivo il senso unico alternato tra il km 23,150 ed il km 23,300.
All’approssimarsi delle aree di cantiere vigerà il limite di velocità di 30 km/h ed il divieto di sorpasso per tutte le categorie di veicoli.
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