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Cronaca

Arrestato pregiudicato per minacce e violenze sui familiari

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Gli Agenti del Commissariato di Ariano Irpino, a conclusione di una complessa attività investigativa hanno tratto in arresto, su esecuzione di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Benevento, un pluripregiudicato del luogo responsabile di violenze, minacce e maltrattamenti in danno dei propri familiari.

L’uomo, che per la maggior parte dell’anno viveva all’estero, al rientro nel comune irpino, non disponendo di una propria dimora, era solito chiedere ospitalità presso qualche familiare residente, asserendo che tempo uno o due giorni sarebbe ripartito.

Nel caso specifico il pregiudicato, a seguito di comportamenti violenti e minacciosi, non solo manifestava la chiara intenzione di non lasciare l’abitazione ma aveva costretto, con atteggiamenti violenti e minacciosi, i familiari che lo ospitavano a soddisfare ogni sua esigenza tanto che quest’ultimi si erano trovati nelle condizioni di dover lasciare
l’abitazione.

Per tali episodi l’uomo era già stato destinatario dell’ordinanza di divieto di dimora nel Comune di Ariano Irpino emessa dal giudice del Tribunale di Benevento. Il malvivente, però, nonostante fosse sottoposto a tale misura, incurante delle leggi e del provvedimento impostogli, non ha mai lasciato il territorio di Ariano Irpino tant’è che più volte è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Benevento.

Sulla scorta degli esiti dell’attività di indagine esperita da poliziotti del Commissariato, la Procura della Repubblica di Benevento, considerato che la misura già impostagli non aveva prodotto gli effetti voluti, ha disposto la custodia cautelare in carcere dello stesso, che è stato associato presso la locale Casa Circondariale.

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Attualità

Ennesima tragedia ad Ariano-Giovane di 28 anni trovato morto in casa

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Ennesima tragedia ad Ariano Irpino, dove un giovane di 28 anni è stato trovato cadavere nella propria abitazione dai genitori. Il terribile dramma si è consumato nella notte in contrada Vascavino e per ora risultano sconosciuti i motivi che hanno condotto il giovane arianese a compiere il tragico gesto. Sul posto i sanitari del 118 e i carabinieri ma ogni soccorso si è rivelato purtroppo inutile. All’arrivo dei sanitari il giovane era già deceduto. La salma su disposizione della magistratura è stata trasferita nell’obitorio dell’ospedale Frangipane per gli accertamenti medico legali. 

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Attualità

Detenuto muore nel carcere di Ariano Irpino

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Continuano gli eventi critici negli istituti penitenziari campani.
La notizia arriva dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPe, per voce del Segretario regionale della Campania Tiziana Guacci, che informa “nella giornata di ieri un detenuto, che già qualche giorno fa aveva posto in essere atti di autolesionismo, è morto nella propria cella, probabilmente per un arresto cardiaco; a nulla sono servite le cure del 118 immediatamente giunto sul posto. Il detenuto in questione rifiutava le cure mediche ed il giorno precedente aveva firmato le sue dimissioni dall’ospedale. Ogni giorno si contano gli eventi critici nelle carceri campane, episodi che vengono incomprensibilmente sottovalutati dai vertici dell’amministrazione Penitenziaria”.
“Il pur tempestivo intervento dei sanitari e dei nostri Agenti di Polizia Penitenziaria di servizio non ha purtroppo impedito la morte del detenuto”, commenta Donato Capece, segretario generale SAPPE, che evidenzia come “la situazione sanitaria nelle carceri resta allarmante. Secondo un rapporto su “Salute mentale e assistenza psichiatrica in carcere” del Comitato Nazionale per la Bioetica, osservando le tipologie di disturbo prevalenti sul totale dei detenuti presenti, al primo posto troviamo la dipendenza da sostanze psicoattive (23,6), disturbi nevrotici e reazioni di adattamento (17,3%), disturbi alcol correlati (5,6%)”.
“Le carceri, dunque, assomigliano sempre più a “moderni lazzaretti” di manzoniana memoria”, conclude Capece. “Ed allora va detto una volta di più, con chiarezza e fermezza, che la tutela e la sicurezza del personale di Polizia Penitenziaria in servizio presso gli istituti detentivi devono sempre rappresentare il fondamento di qualsivoglia riforma penitenziaria, atteso che le donne e gli uomini del Corpo svolgono una funzione essenziale per conto della comunità, prodromica alla sicurezza dei detenuti e di quanti altri sono presenti negli istituti: e ciò rafforza la denunzia di cui da sempre il SAPPE si fa portatore in ogni contesto istituzionale (ovvero, proprio la trasfigurazione in moderni lazzaretti che hanno assunto, ormai da molti anni, le nostre carceri per le costanti e continue emergenze sanitarie).

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Attualità

Carcere Ariano-Detenuto tenta il suicidio in infermeria, salvato dagli agenti penitenziari

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Domenica da incubo nella Casa circondariale di ARIANO IRPINO, dove solo grazie al tempestivo e professionale intervento della Polizia Penitenziaria si è impedito che un detenuto si togliesse la vita.
La notizia arriva dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPe, per voce del Segretario regionale della Campania Tiziana Guacci che evidenzia: “Ancora un evento critico presso la casa circondariale di Ariano Irpino. Presso la sezione infermeria, un detenuto ha tentato di suicidarsi. Il provvidenziale intervento del personale di Polizia penitenziaria ha salvato la vita all’uomo. Il Sappe plaude al comportamento ed alla professionalità dimostrata dal personale di Ariano Irpino”.
“Non si sanno le ragioni dell’insano gesto dell’uomo: in ogni caso, il dato certo è che la scelta di togliersi la vita è originata da uno stato psicologico di disagio. E’ un dato oggettivo che chi è finito nelle maglie della devianza spesse volte è portatore di problematiche personali sociali e familiari”, il Segretario Generale del SAPPE Donato Capece. Per il leader del SAPPE. “L’ennesimo tentato suicidio di una persona detenuta (che segue quelli sventati da qualche giorno a Lauro e S.Maria Capua Vetere), sventato in tempo dalla professionalità ed attenzione dei poliziotti, dimostra come i problemi sociali e umani permangono, eccome, nei penitenziari. E l’ennesimo suicidio sventato di un detenuto in carcere dimostra come i problemi sociali e umani permangono, eccome, nei penitenziari, al di là del calo delle presenze. E si consideri che negli ultimi 20 anni le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria hanno sventato, nelle carceri del Paese, più di 23mila tentati suicidi ed impedito che quasi 175mila atti di autolesionismo potessero avere nefaste conseguenze”, aggiunge. “Ma il suicidio di un detenuto rappresenta un forte agente stressogeno per il personale di polizia e per gli altri detenuti”, conclude il Segretario Generale del SAPPE Donato Capece, chiede al provveditore regionale della Campania, Lucia Castellano, “interventi concreti per risolvere le criticità delle carceri irpine, che hanno bisogno di fatti concreti e non delle chiacchiere che si leggono sui giornali”.

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