Politica
ALCUNI PUNTI DEL PROGRAMMA DEL CANDIDATO SINDACO GIOVANNI LA VITA.

Programma del candidato a Sindaco della città di Ariano Irpino. Avv. Giovanni La Vita
Premessa
Una buona politica persegue l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita di una comunità assicurandole servizi e infrastrutture, opportunità lavorative e lotta all’emarginazione e alla povertà. Una buona politica mette in atto tutte le azioni possibili, in modo trasparente, per raggiungere questi obiettivi. Una buona politica, coinvolge e sa ascoltare le istanze della propria comunità impegnandosi a risolverle senza promesse impossibili da concretizzare, ma lavorando duramente sul campo. Mai come oggi la politica ha bisogno di recuperare etica, trasparenza e legalità. Ariano dovrà riappropriarsi della speranza, rialzarsi dalle macerie e tornare anche a ripopolarsi attraverso i giovani, che dovranno trovare e costruire nella terra delle loro radici, le opportunità per il futuro. Ariano dovrà diventare una città all’avanguardia in cui ognuno possa apportare il suo prezioso contributo in quanto risorsa. Una città che non viva più solo nel ricordo del suo glorioso passato, ma in grado di ricostruirsi, ritrovare la dignità perduta e un ruolo trainante anche rispetto ai paesi limitrofi.
Trasparenza, legalità, efficienza, meritocrazia, socialità, rilancio del territorio, politiche giovanili, democrazia partecipativa e riduzione degli sprechi, saranno alla base della nuova amministrazione di Ariano Irpino. Il Comune sarà una casa di vetro, di cui i cittadini avranno gli strumenti per il controllo. L’amministrazione ricercherà le cause che hanno portato all’enorme spreco di denaro pubblico negli ultimi dieci anni, per opere mai concluse. Informeremo i cittadini circa le responsabilità degli amministratori precedenti e dei funzionari politicamente protetti che hanno alimentato il sistema clientelare nelle dinamiche di gestione del potere pubblico: faremo i nomi. Il rilancio della città passa necessariamente attraverso le sue peculiarità: l’agricoltura, la ceramica, il turismo, l’enogastronomia, il commercio, l’artigianato, i servizi, la tutela dell’ambiente, il miglioramento dei servizi, il ripopolamento del centro storico, la riqualificazione delle periferie, lo sport di massa.
La Democrazia partecipativa popolare
Per assicurare il buon andamento, l’imparzialità e la trasparenza, e per evitare che tali prerogative rimangano solo sulla carta, è necessario attuare nella concretezza il titolo V dello statuto del nostro Comune. Saranno pertanto da subito costituite le consulte, quali organismi di partecipazione delle organizzazioni di volontariato e delle categorie produttive, per meglio conseguire le finalità pubbliche all’erogazione dei servizi attraverso l’elemento solidaristico. Occorre intervenire nelle sacche di disagio sociale, con il supporto delle associazioni, privilegiando lo sport di massa come livello primario di prevenzione nelle devianze giovanili.
Sulle grandi vertenze della città: Centro storico, Hotel Giorgione, traffico Cardito, Sanità, si favorirà immediatamente il coinvolgimento della comunità nelle scelte amministrative, promuovendo forme di consultazione quali, in primis, l’azione referendaria con apposita regolamentazione.
Tutti gli atti amministrativi potranno essere pubblicati e resi fruibili ai cittadini sia operando un elevato livello di accesso alla sperimentazione e a ogni sua rappresentazione grafica nell’esplicazione dei principi di partecipazione e di trasparenza, oltre che di imparzalità della P.A., sia attraverso un altrettanto elevato livello di informatizzazione, realizzabile con strumenti tecnologici i più efficaci possibili in termini di “open governement”.
Cultura e Turismo I nostri siti archeologici, i musei, le chiese, le fontane, le torri, testimoniano una storia un tempo rilavante. Motivo di più per valorizzare e incentivare il turismo, coniugando quello tradizionale (beni culturali), con quello religioso e gastronomico, promuovendone in primis la conoscenza attraverso varie iniziative (depliant, promozioni, iniziative, etc.).
L’amministrazione si impegna a fare atti nei confronti della Sovrintendenza dei Beni culturali, della Regione Campania e dello Stato, perché gli scavi archeologici della Starza (Neolitico), e del centro romano di Aequum Tuticum interrotti, possano proseguire
Le fontane, il percorso delle antiche fornaci da restaurare e valorizzare, i musei, la villa, il castello, le chiese, le torri, rappresentano, se ben indicati promossi, e messi in rete, un notevole percorso turistico fonte di relativo indotto (promozione dell’albergo diffuso, ristoranti, hotel, bar, etc.). Ma Ariano sarà anche il punto di partenza per visitare ulteriori siti limitrofi irpini di grande valore storico – archeologico, dai castelli alle roccheforti..
Alcune iniziative musicali e culturali sorte da qualche anno, stanno dando risonanza alla città come il Folk Festival o il Festival del Cinema. L’amministrazione sarà particolarmente attenta e partecipe a proposte e iniziative che potranno rappresentare un fiore all’occhiello per Ariano in termini culturali, qualitativi e di originalità. Essa stessa sarà promotrice nell’intero corso dell’anno, di progetti attrattivi, o di importazione e/o gemellaggio con altri progetti.
La cucina arianese, ulteriore fiore all’occhiello della tradizione locale, si basa su ingredienti semplici e genuini, sapientemente abbinati, tanto da farne dei piatti prelibati che si prestano a molte varianti: riproporli accompagnandoli con la conoscenza della loro origine, sarà un modo nuovo e più consapevole di avvicinarsi a un’altra apprezzata forma d’arte, quella culinaria.
Attualità
Convocazione Consiglio Comunale – Tra i punti in discussione l’emergenza idrica

Ad Ariano Irpino il Presidente del Consiglio ha convocato il Civico Consesso nella Sala Consiliare “Giovanni Grasso” di Palazzo di Città, in seduta ordinaria, per il giorno 28 agosto 2025 alle ore 08,00 in prima convocazione e per il giorno 29 agosto alle ore 10,30 in seconda convocazione, con il seguente ordine del giorno:

Attualità
Antonio Bianco :”Senza soldi non si cantano messe, il Sud dimenticato anche dall’opposizione”

Il gap tra le due aree del Paese è un dato assodato, negli ultimi due anni il PIL del Sud è stato più alto di quello del Nord, con risolti positivi, ad avviso della Meloni, sull’avviata, ma presunta perequazione economica fra le due aree del Paese. La realtà parla di ben altro: la spesa storica, la mancanza di servizi, il divario infrastrutturale sono fattori che, in sinergia tra loro, determinano l’impoverimento e lo spopolamento del Sud. Permane la differenza del reddito pro-capite, che è la metà, e la disoccupazione doppia rispetto al Nord. La situazione socio-economica non è per niente rassicurante, a sinistra Bonelli e Fratoianni, rappresentanti di AVS, indicano le priorità da affrontare quali: disoccupazione, scuola, università, sanità, alta velocità ferroviaria e rigettano l’idea di costruire il ponte sullo stretto. Pur apprezzando il loro operato, nulla dicono sulla mancata perequazione territoriale della spesa pubblica complessiva pro-capite sociale e infrastrutturale che, ogni anno, applicando il criterio della spesa storica, sottrae al Sud 60 miliardi, indirizzati verso il Nord. Tiepida è la condanna dei due leader del regionalismo differenziato, riforma che, se attuata in tutti i suoi aspetti, porrebbe la pietra tombale sulla Questione Meridionale. In poche parole, Bonelli e Fratoianni citano i problemi in cui affonda il meridione senza indicare dove prendere i soldi, i tempi di intervento e le modalità di esecuzione di un programma pluriennale per la rinascita del Sud, ponte ideale tra l’Europa e le coste meridionali e orientali del mediterraneo. Inoltre il PIL italiano cresce come un prefisso telefonico, dopo il 2026 dobbiamo restituire il prestito con gli interessi di 122,6 miliardi del PNRR e occorre onorare gli impegni assunti dal governo Meloni in sede internazionale. A ciò si aggiunga che Adriano Giannola, presidente della Svimez, ritiene necessari almeno100 miliardi per la rinascita del Sud.
È finito il tempo dell’enunciazione dei problemi, occorre prioritariamente indicare le risorse finanziarie, certe e permanenti, indispensabili a mettere in atto un programma elettorale credibile che punti sulla rinascita del Sud.
Attualità
Aumenti Tariffe Idriche, D’Agostino (FI): “Le inefficienze del passato non ricadano sui cittadini”

Avellino, 11 ago – “Gli aumenti delle tariffe idriche, deliberati recentemente dall’EIC Campania, rappresentano un ulteriore salasso per famiglie e imprese già in grande difficoltà. È paradossale e inaccettabile che si rincarino le tariffe di un bene primario come l’acqua, con aumenti fino al 46% in pochi anni. Non possiamo permettere che i cittadini paghino il prezzo dell’inefficienza e della cattiva gestione degli enti pubblici.” Così Angelo Antonio D’Agostino, Segretario provinciale di Forza Italia Avellino e Responsabile nazionale del Dipartimento Innovazione e Sviluppo, si dice contrario agli incrementi stabiliti dall’Ente Idrico Campano, che prevedono rialzi progressivi fino al 2027. Il dirigente azzurro sottolinea come questi rincari rappresentino “una vera e propria stangata per le famiglie e le imprese irpine e sannite, costrette a spese insostenibili per un servizio che spesso non garantisce nemmeno standard qualitativi adeguati”.
“Non serve coprire i buchi di bilancio e i debiti accumulati senza prima cambiare radicalmente il metodo di gestione – prosegue D’Agostino –. Chiediamo che ci sia un impegno corale per assicurare un efficiente ammodernamento delle reti idriche, che ancora oggi disperdono troppa acqua, e soprattutto un piano serio di rilancio che non scarichi i costi del dissesto sulla pelle dei cittadini”.
Forza Italia si batterà in tutte le sedi istituzionali per bloccare questi aumenti e per promuovere una riforma strutturale del sistema idrico regionale che metta al centro efficienza, sostenibilità economica e tutela degli utenti. “I cittadini meritano un servizio idrico di qualità a tariffe eque, non salassi per rimediare alle gestioni del passato”, conclude D’Agostino.
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