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Adriano Giannola Presidente dello Svimez: “Perequazione Nord/Sud subito o pericolo di guerra civile”

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È iniziata la campagna elettorale e vengono diffusi programmi stampati in copisteria che aggiornano solo la data del file. L’elettore non è il regista ma un comune uditore di promesse che rubano il presente senza offrire uno straccio di futuro. Manca il dibattito fra i candidati alla carica di Sindaco, manca qualsiasi indicazione riguardo le risorse finanziarie indispensabili a rendere attuabili le proposte elettorali.

A mio avviso, oltre i dibattiti o le tavole rotonde e similari, l’elettore dovrebbe porre ai candidati una domanda semplice dalla risposta complicata: per quale ancestrale motivo, ancora oggi, i cittadini dei Comuni Meridionali sono privati dei diritti di cittadinanza?

La risposta la troviamo nella Relazione 2019 dello Svimez.

Sfogliamola:

Edilizia scolastica

Al Sud circa l’85% degli studenti della scuola primaria non usufruiscono del tempo pieno e della mensa, il 71% delle scuole è privo del certificato di agibilità ed il 61% non ha palestra. Al centro-Nord questi parametri sono di gran lunga inferiori (fig. 13 e 14 a pag 22 del Rapporto Svimez 2019).

Abbandono scolastico.

In Italia su 600 mila giovani che restano fuori dal circuito di istruzione e formazione circa 300 mila sono residenti nel Meridione. In questi territori l’abbandono scolastico è pari al 18% in aumento rispetto al 2017 e nettamente divergente rispetto a quello europeo (fig. 15 pag 23 del Rapporto Svimez 2019).

Trasporti e servizi ferroviari

Concentrati al Centro-Nord, con l’alta velocità che si ferma a Salerno ed il Sud anche nel trasporto pubblico locale è fortemente penalizzato. (fig. 16 pag 24 del Rapporto Svimez 2019).

Rischio povertà.

Più di un quarto degli occupati è a rischio povertà a causa del lavoro precario e la bassa retribuzione (fig. 19 pag 27 del Rapporto Svimez 2019).

Calo demografico.

I comuni montani e collinari negli ultimi 15 anni hanno perso circa 250 mila persone e se non cambia la politica per la famiglia nel 2065 mancheranno all’appello in età di lavoro al Centro-Nord 3,9 milioni di persone in età di lavoro al Sud 5,2, scenario per lo Svimez insostenibile (fig. 24 pag 33 del Rapporto Svimez 2019).

Questione femminile

Le donne generalmente sono più istruite degli uomini ma soffrono di una minore occupazione, in Italia attualmente in riduzione a causa dell’aumento della disoccupazione maschile ed un lieve incremento di quella femminile (pag 37 del Rapporto Svimez 2019).

Già questi dati, insieme al più copioso Rapporto Svimez che vi invito a leggere, raccontano di un Paese diviso e diseguale, dove la crisi del 2008, unita a quella del Covid-19, ha ulteriormente allargato la forbice socio-economica tra Centro-Nord ed il Meridione. Scelte politiche scellerate portate avanti dal oltre un ventennio da tutti i Governi che, sino ad oggi, si sono succeduti alla guida del Paese. Gli esigui investimenti in conto capitale senza rispettare la clausola del 34% dei denari da riservare al Sud, lo scippo di 62 miliardi sottratti, ogni anno dal 2001, con il criterio della spesa storica, hanno consentito alle Regioni del Nord di usufruire di servizi adeguati ed efficienti lasciando nell’oblio le Regioni più povere, tutte concentrate nel Meridione, e con un reddito che è la metà di quello del Nord.

Chi racconterà queste cose ai propri concittadini, chi inizierà nel proprio Partito la lotta per abbattere le disuguaglianze e ridare speranza a 21 milioni di persone?

Chi tace è connivente con le politiche espropriative messe in campo dal Partito Unico del Nord (PUN) di cui fanno parte i Partiti di Governo, inclusi quelli dell’Arco Costituzionale. Il momento è grave e forse senza ritorno, si rimettano in campo politiche di coesione territoriale, si bandisca il federalismo competitivo e si pratichi quello cooperativo. Le parole di Adriano Giannola Presidente dello Svimez sono illuminanti e drammatiche: […] “Perequazione Nord/Sud o pericolo di guerra civile” […]
Siamo all’ultima chiamata, il dopo potrebbe essere una realtà apocalittica.

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W il 25 aprile, W la Costituzione

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IL 25 aprile ricorda il sacrificio dei partigiani che liberarono il paese dalla dittatura.

Crimini inenarrabili macchieranno per l’eternità coloro che si richiamano agli ideali del fascismo, uomini che trucidarono e misero a tacere gli avversari con la violenza culminata nel 1924 nell’omicidio di Giacomo Matteotti che denunciò, alla camera dei deputati, le violenze commesse dalla nascente dittatura. Il fascismo trascinò il paese nella seconda guerra mondiale provocando morti e distruzione dalle cui ceneri rinacque l’Italia liberata dai partiti democratici. Costoro erano divisi dai programmi politici ma uniti dalla volontà di abbattere la dittatura e far nascere uno Stato fondato sull’uguaglianza e la solidarietà. La democrazia è un dono che va conservato gelosamente, ognuno di noi deve partecipare a ravvivare il sentimento di unità e condivisione creando le condizioni affinché nessuno sia lasciato indietro.

La democrazia si nutre di partecipazione ed inclusione a differenza della dittatura che elimina l’avversario zittendolo ed impedendogli di esprimere liberamente le proprie idee. Dobbiamo ribellarci a qualsiasi forma di assolutismo per dare forza e slancio alla democrazia, dono gratuito e disinteressato dei partigiani. La dittatura è stato il momento buio della storia italiana, mentre la democrazia incarna il nuovo mondo che consente a tutti di parlare liberamente nelle piazze

Allora, a voce ferma gridiamo: W il 25 aprile, W la Costituzione

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Iscrizioni aperte al Corso di Qualifica Professionale per Operatori dell’Infanzia

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Le iscrizioni sono ora aperte per il Corso gratuito di Qualifica Professionale per Operatori dell’Infanzia, dedicato ai beneficiari del Programma GOL – Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori, parte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Il Programma GOL mira a migliorare le opportunità lavorative attraverso orientamento, formazione e aggiornamento delle competenze.

Si tratta di un’opportunità importante rivolta a giovani NEET e NON NEET, beneficiari di RdC e Naspi, nonché a residenti o domiciliati in Campania, compresi tra i 18 e i 65 anni. I requisiti di accesso al programma saranno verificati dal Centro per l’Impiego.

Il Corso di Qualifica per Operatori dell’Infanzia offre un’opportunità preziosa per sviluppare competenze nel settore dell’assistenza e dell’educazione infantile.

Il corso si svolgerà presso l’Agenzia formativa ASI S.r.l., sita in Via Serra, 9 ad Ariano Irpino. Per ulteriori informazioni e per iscrizioni, contattare il numero di telefono 0825/1772300.

Il corso offre varie prospettive di impiego presso asili nido, scuole per l’infanzia, case famiglia, baby parking, centri estivi e aggregativi, e centri diurni per minori.

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Calendario della Raccolta rifiuti ad Ariano Irpino festività 25 aprile e 1°maggio

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Si informa  la cittadinanza che nelle giornate festive di giovedì 25 aprile  Festa della Liberazione e mercoledì 1° maggio Festa dei Lavoratori, la raccolta dei rifiuti verrà così effettuata:

– giovedì 25 aprile non verrà effettuata la raccolta del vetro in tutte le zone, rinviata a giovedì 2 maggio;

– mercoledì 1° maggio sarà regolare la raccolta dell’umido in tutte le zone.

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