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SPUMEGGIANTE SUCCESSO PER “FLUMERI FASHION NIGHT” CON MANUELA ARCURI.

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Uno spettacolo vario, elegante, divertente. In una parola: spumeggiante. Raggiante la madrina Manuela Arcuri. “Flumeri Fashion Night” è stato un successo. L’ennesimo della Tordiglione production. Il cambio location, programmato a causa del maltempo, non ha sminuito l’evento anzi, l’Hotel Ristorante Portobello sì è prestato molto bene ai giochi coreografici del bravissimo regista di moda Antonio Esposito, che ha creato, grazie anche alla grande professionalità delle modelle, sfilate dinamiche, a diretto contato con il pubblico, in pieno stile metropolitano. Tra le modelle più belle spiccava la neo eletta, a Guardia dei Lombardi, Miss Summer, la sedicenne Federica Petrillo.

 

Manuela Arcuri affiancata nella conduzione della serata dall’eclettico Enzo Costanza, è apparsa completamente a proprio agio in un’Irpinia che la venera e la considera sua conterranea viste le origini materne. Elegantissima in un abito blu con incrocio di strass, in molti hanno sottolineato come l’esser diventata  mamma l’ha resa ancor più luminosa.

 

Foltissimo il pubblico accorso per ammirarla. In prima linea gli sponsor, a cominciare da Umberto Scaglione dell’Hotel Ristorante di Oliveto Citra “Vecchia Taverna” e da Bruno Fruncillo della “Effedue Infissi” di Avellino.   Soddisfatto il Sindaco Angelo Lanza  che con l’amministrazione comunale di Flumeri ha patrocinato l’evento. Lanza ha voluto ringraziare pubblicamente il patron Walter Tordiglione per aver organizzato a Flumeri un evento straordinario ed ha annunciato la prossima inaugurazione della nuova ala della Dogana Aragonese del 1400. Presente tra il pubblico anche il regista Pino Tordiglione il quale, oltre a parlare del suo ultimo lavoro, “Bacio Azzurro”, e a sottolineare la grande espressività recitativa di Manuela Arcuri, ha elogiato eventi quali “Flumeri Fashion Nigth” in quanto qualificanti per l’Irpinia, per la sua imprenditoria e per i suoi talenti ed ha evidenziato quanto il fratello Walter abbia affinato la sua professionalità nel creare questi spettacoli.

 

Di gran classe i momenti moda di “Flumeri Fashion Night”. Doppia sfilata per ciascun atelier.

Enza Tarantino  di “Oasi Boutique” di Flumeri ha proposto una collezione autunno-inverno di grande portabilità per una donna sofisticata ma allo stesso tempo disinvolta che tiene ai dettagli. Righe, stampe geometriche, ma anche  floreali, prima nei toni di tendenza del grigio ed azzurro polvere, poi nell’intramontabile bianco e nero.

Hanno fatto sognare ogni donna i capi di “Franco De Roma Group” di Milano: dal “chiodo” in pelle per le più rocchettare,  al giacchetto in lana e pelliccia per rimane casual,  fino al lussuoso cappotto  in visone  per il gran freddo e le occasioni importanti. Irresistibili le borse.

Colori e luccichii per la collezione “cerimonia” di Alisa King di Ariano Irpino. Abiti lunghi da gran sera e modelli da cocktail rigorosamente sartoriali, per rendere indimenticabile il gran giorno anche a mamme, testimoni di nozze ed invitate. E poi l’exploit finale con abiti da sposa fluttuanti e luminosi, ricchi di ricami, paillettes e nuvole di tulle. Senza trascurare l’eleganza dello sposo e la cornice delle damigelle. Impeccabili anche trucco e parrucco a cura di diverse esperte del luogo.

 

Serata, inoltre, ricchissima di artisti: il piccolo Nicholas Porto che con la consueta verve ha conquistato il pubblico; un altro giovanissimo talento, Marianna Tutela, che, a soli dodici anni, già interpreta con padronanza Mina, sua artista preferita; e poi la musicista Mariella Pizzuti, trascinante con il suo violino pop; le giovani allieve della scuola di ballo “Tersicore” di Anna Romeo che si sono scatenate  in uno sfrenato hip hop; per poi passare al cake designer Gialuigi Cipriano che si è esibito nella decorazione di una torta nuziale con l’accattivante collaborazione di modelle in abito da sposa; per concludere, quale sigla finale dell’evento, la musica neomelodica del giovane promettente Felice Ferrante.

 

Anche il mattatore Enzo Costanza ha voluto regalare al pubblico di Flumeri una sua esibizione dedicata alla musica italiana ma anche alla Tv e a Facebook, alternando imitazioni di grandi cantanti a battute esilaranti, confermando la poliedricità delle sue doti artistiche.

 

Tra gli elementi che hanno contribuito alla riuscita dell’evento, insieme ad una macchina organizzativa comprovata,  il servizio d’ordine e sicurezza a cura di Sergio Nuzzo, dell’Associazione Carabinieri e all’esterno, nei pressi del locale, di una pattuglia dell’Arma.

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Attualità

Ariano a Viterbo in occasione della VI Edizione del Festival dei Luoghi Medievali

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L’Amministrazione Comunale di Ariano Irpino insieme all’Associazione della Rievocazione Storica del dono delle Sacre Spine, partecipa, anche quest’anno alla VI Edizione del Festival dei Luoghi Medievali, che si è tenuta venerdì 22 marzo 2024 a Viterbo.

Una nuova occasione di promozione della Città di Ariano e della Rievocazione storica del dono delle Sacre Spine.

Il Vice Sindaco Grazia Vallone, la Consigliera della Provincia di Avellino Laura Cervinaro e il Presidente dell’Associazione Giancarlo Sicuranza hanno rappresentato Ariano Irpino nella Sala Regia di Palazzo dei Priori di Viterbo, dove si è discusso dell’importanza del Festival e ancor di più della Rete delle Città medievali italiane per il turismo storico e rievocativo.

ll Festival sta registrando un consenso sempre più ampio, ne è conferma tangibile la costituzione dell’importante Rete delle Città medievali italiane, di cui Ariano ne è parte integrante insieme agli altri 27 comuni suddivisi in 10 regioni.

Obiettivo della Rete, è la promozione congiunta di un calendario di eventi e di rievocazioni storiche di assoluta eccellenza, per le quali è necessaria una tutela legislativa al fine di salvaguardare e sostenere le rievocazioni storiche e il patrimonio culturale immateriale che custodiscono. Tutela legislativa attualmente in esame al Senato.

Il Festival delle città medievali è un’importante occasione di valorizzazione della storia millenaria di Ariano.” – dichiara il Sindaco Enrico Franza – “Ringrazio l’Associazione della Rievocazione Storica del dono delle Sacre Spine e in particolare il presidente Giancarlo Sicuranza, attento cultore della rievocazione storica e dell’indotto culturale e antropologico legato alla rappresentazione annuale del nostro corteo storico – rievocativo”.

La rievocazione rappresenta ormai uno degli eventi più radicati in Campania tanto che Ariano sarà a capo del distretto di Medieval Italy per l’Italia meridionale. La nostra manifestazione, che ricorda la donazione delle sacre spine e la musealizzazione del corredo scenografico, costituisce un patrimonio da valorizzare per amplificare il potenziale turistico e culturale nel nostro territorio.

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Attualità

Al via ad Ariano Irpino la seconda edizione della Rassegna Teatrale METTI UNA SERA A TEATRO

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Tutto pronto per la II^ edizione della rassegna teatrale “METTI UNA SERA A TEATRO” promossa dall’Associazione Culturale Yggdrasillcon la direzione artistica a cura di Alessandro Pagliaro e Francesco Castagnozzi

Sul palco dell’Auditorium Comunale Lina Wertmuller di Ariano Irpino (AV) domenica 24 marzo ore 19:30 Paolo Capozzo e Alfonso Grassi con lo spettacolo di Manlio Santanelli e regia di Gianni Di Nardo “USCITA DI EMERGENZA” prodotto da ArTeatro e Co.Ci.S./Teatro 99 Posti.

Rileggendo quest’opera scritta nel ’78 mi è balzata agli occhi immediatamente la sua feroce attualità.Due umani di fronte al dramma di un’esistenza vuota che, come topi di laboratorio, compiono azioni cicliche ed estenuanti. Ho cercato –dichiara il regista Di Nardo – con l’aiuto di Paolo ed Alfonso di far convivere in Cirillo e Pacebbene comicità e dramma, farsa e tragedia, in un rincorrersi ossessivo per poi riapprodare al punto di partenza. Il passato apparentemente oscuro che si svelerà nel suo progressivo evolvere è il tempo in cui si svolge l’azione; una gabbia il luogo. La Precarietà come ragione di vita è lo spazio.Una sola domanda resterà alla fine: Cirillo e Pacebbene troveranno mai l’Uscita d’emergenza?

La rassegna teatrale, patrocinata dal Comune di Ariano Irpino, dall’ENAC (Ente Nazionale delle Attività Culturali) e dalla Pro Loco Nuovamente punta ad essere luogo di appartenenza, di incontri, di scambi culturali: un teatro vivo, vitale, accogliente, aperto sempre alle novità e a nuovi stimoli

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
Dal Lunedì al Venerdì dalle ore 10 alle ore 12
Telefono, WhatsApp e SMS: 327.9277849 – info@yggdrasil.info

Per il programma dettagliato vai sul sito www.yggdrasill.info

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Attualità

Flobert, cronaca di una morte annunciata che si ripete ogni giorno

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Negli anni ’70 una serie di insediamenti industriali tra Pomigliano e Sant’Anastasia assicuravano il lavoro a migliaia a persone, alcune volte, anche a nero e senza che fossero rispettati i requisiti di sicurezza e di salubrità dei luoghi di lavoro. A Sant’Anastasia, la Flobert produceva manufatti di plastica, erano impiegati 60 operai dell’hinterland vesuviano ai quali veniva richiesto periodicamente di produrre del materiale pirotecnico. Dodici operai furono prelevati dalla catena di montaggio e destinati a produrre proiettili per pistole lanciarazzi nei locali adiacenti la fabbrica. Erano giovanissimi, alcuni assunti da pochi giorni, lavoratori a nero, non formati a maneggiare materiale esplosivo, in locali inidonei e privi di ogni sistema di sicurezza, eseguivano il lavoro sotto la minaccia di essere licenziati. Venerdì 11 aprile 1975, nella Flobert era un giorno come tanti, dodici operai maneggiavano materiale esplosivo e giocavano a dadi con il loro destino. Intorno alle tredici, forse una scintilla, provocò una tremenda esplosione che dilaniò i corpi proiettandoli a centinaia di metri di distanza. Solo uno di questi miracolosamente si salvò, era Ciro Liguoro, l’attuale fondatore dell’Anpi di Sant’Anastasia.

Il dramma della Flobert venne cantato nella festa dell’Unità del 1975 dai E-Zezi, gruppo operaio di Pomigliano: “Viernarì unnice aprile ‘a Sant’Anastasia n’u tratto ‘nu rummore sentiett’ ‘e ch’ paura. Je ascevo ‘a faticà manc’a forza ‘e cammenà p’à via addumandà: ‘sta botta che sarrà”……….

La canzone dei E-Zezi, racconta del lavoratore schiavo che esegue gli ordini del padrone. Un unico filo conduttore collega quel periodo con quello attuale più volte richiamato da Mattarella nei suoi interventi Istituzionale, è inaccettabile che dei lavoratori muoiano sul posto di lavoro. Veri omicidi, non morti bianche, voluti dal sistema capitalistico che privilegia il massimo profitto a discapito dell’integrità fisica del lavoratore. Senza contare le decine di miglia di invalidi, con costi sociali e sanitari rilevanti. Eppure la nostra legislazione nella prevenzione degli infortuni sul posto di lavoro è rigorosa ma, di fatto, svuotata di ogni incisività in quanto sono sporadici i controlli dell’Ispettorato del lavoro dotato di mezzi e di personale insufficienti. Tutti noi siamo chiamati a vincere questa sfida di civiltà, non si può uscire di casa vivi e ritornarvi in una bara.

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