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Attualità

Sanità e pari opportunità

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La prima mutazione del virus della Sars risale al 2003, si disse che era stato trasmesso dai pipistrelli agli zibetti e poi all’uomo.
Nel 2009, è stata la volta del virus dell’influenza A H1N1(aviaria) trasmesso dagli uccelli ai suini e da questi all’uomo: un vero e proprio collage con elementi di tre specie che ha generato il quarto virus pandemico dopo quello della Spagnola del 1918, quello dell’Asiatica del 1957 e quello di Hong Kong del 1968.
Nel 2012 la Mers, un altro coronavirus che dai pipistrelli si era trasmesso ai cammelli e poi all’uomo.
Nel 2014 il virus ha acquisito la capacità di trasmettersi da uomo a uomo: la febbre emorragica di Ebola; da mesi è comparso il nuovo virus, indicato con la sigla 2019-nCoV che dai pipistrelli sarebbe passato a un serbatoio animale ancora non identificato e da lì sarebbe mutato in modo da adattarsi all’organismo umano. Con la 2019-nCoV si è parlato, tanto e sempre, di terapie intensive.

Se c’è carenza di risorse, l’accesso alle terapie intensive va deciso caso per caso in base a diversi parametri e non solo sull’età, questa è la sintesi di una nota congiunta tra la Federazione degli Ordini dei Medici e la Società di Anestesia, Rianimazione, Terapia Intensiva: “Se lo squilibrio tra necessità e risorse persiste, la precedenza per l’accesso ai trattamenti intensivi va a chi potrà ottenere grazie ad essi un concreto, accettabile e duraturo beneficio, applicando criteri rigorosi, concorrenti e integrati, valutati caso per caso”.

Sanità vuol dire parlare di Pari Opportunità e titoli.

E’ risaputo che soltanto dopo aver maturato cinque anni di direzione di U.O.C., in aggiunta ad altri requisiti, si può essere nominati direttore sanitario o direttore amministrativo.

I titoli dichiarati dalla dottoressa Antonietta Siciliano e riportati nel suo curriculum a sostegno della legittimità della nomina a direttore sanitario dell’Azienda ospedaliera di rilievo nazionale di Caserta fanno pensare. Con deliberazione 40 del 1 luglio 2017, il manager dell’A.o.r.n. Mario Ferrante, nominava Antonietta Siciliano direttore sanitario.  Gli atti allegati alla Delibera 40 del 1 luglio 2017, dichiarano che la stessa dottoressa Siciliano, avrebbe maturato un’anzianità quale direttore U.O.C. superiore ai predetti cinque anni richiesti. La norma dell’articolo 18 della dirigenza medica permette conferimenti di incarichi temporanei e provvisori per un massimo di sei mesi ed eventualmente rinnovabili per ulteriori sei mesi e non oltre.

Quindi l’Asl Napoli 4 e l’Asl Napoli 3 Sud, avrebbero mantenuto in servizio la dottoressa Siciliano, peraltro con relativa adeguata retribuzione per oltre un decennio, con incarichi temporanei e provvisori? Nessuno ha ritenuto di bandire un concorso né conferire la nomina ad altri dopo il rinnovo previsto.

Il 30 gennaio 2019 la dottoressa Siciliano si dimette, e, finalmente, vincitrice di concorso, si reca a sottoscrivere il contratto di conferimento dell’incarico quinquennale di Direttore del Distretto Sanitario 56 di Torre Annunziata.

Allora si mette in aspettativa e torna al Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, destinazione conseguente alla ‘rinomina’ da parte di Ferrante, in nome del “decisionismo e competenza” di cui la Siciliano è rivestita.

I lettori sono autorizzati a dire ‘’ma si tratta di ASL lontane, di situazioni (illegittimità politichesi?) che non riguardano il territorio, la sanità Irpina’’. Giusto. Ma è Campania!

E in Irpinia si sovrascrive il metodo.

Il dg dell’Asl Na2 Nord, Antonio D’Amore decide che i titoli richiesti per la nomina di un direttore sanitario, siano facoltativi e con delibera 653 del 16 maggio 2019, ha nominato Elvira Bianco, D.S. del Rizzoli di Ischia. La Signora citata pare non abbia un solo giorno di esperienza di direzione sanitaria e abbia svolto la sua professione soprattutto nel settore sociosanitario.

Elvira Bianco è compagna di Renato Pizzuti, già direttore al Rummo di Benevento e molto amico del direttore generale, viene nominata 17 dicembre 2019 Direttore Sanitario ASL AV. Da Maria Morgante, Direttore Generale ASL di Avellino.

Renato Pizzuti è l’attuale Dirigente di Staff con funzioni di supporto tecnico operativo alla Direzione Generale per la Tutela della Salute e il Coordinamento del Sistema Sanitario Regionale (Direttore Generale del Moscati di Avellino).

Venne bandito, dall’ASL Avellino, concorso per titoli ed esami, finalizzato all’assunzione di n. 4 posti di collaboratore amministrativo professionale – settore amministrativo. Il concorso, bandito per quattro posti, viene esteso ad altri quattro posti con deliberato degli ultimi giorni di dicembre 2019.

La proposta dell’estensione porta la firma del Direttore U.O.C. G.R.U. Lucia Giannattasio e reca in calce la richiesta di autorizzazione alla Direttore Generale Maria Morgante. Autorizzazione concessa ovviamente.

La graduatoria vede al sesto posto la dottoressa Divina Moriello, (a San Nicola Baronia ha lo studio professionale con Maria Morgante).

La fedeltà in politica paga, sempre. E la politica irpina ha diverse strade percorribili, con unico capolinea.

Il territorio irpino è stato ‘’beneficiato’’ dalla politica regionale di 14 milioni e 400 mila euro: 3 milioni e 600 mila ai plessi ospedalieri dell’ASL Avellino; 5 milioni e 800 mila tra Avellino, S. Angelo dei Lombardi, Montoro, Ariano Irpino, Mirabella Eclano, Grottaminarda, Bisaccia; 2 milioni e 800 mila per realizzare il nuovo Distretto Sanitario a Atripalda; 2 milioni e 200 mila per il Distretto Sanitario a Baiano.

 

Evitiamo di citare, al momento, altre nomine nella Sanità Irpina (Campana) decise in base alla ‘fedeltà’.

16 dicembre 2020. Accompagno mio figlio presso il P. Soccorso del Frangipane di Ariano Irpino per un brutto infortunio sul lavoro. Entrambi con mascherina.

Il P.S. che conoscevo è diventato Covid-19.

L’accesso per le persone non covid è appena indicato, un citofono consente di qualificarsi e motivare la presenza.

Due persone/pazienti in attesa, la mascherina non nasconde il timore chiaramente leggibile nei loro sguardi rassegnati; nell’arco di mezzora ottengono l’accesso.

Quindi vi accede mio figlio. A me resta aspettare all’esterno, circa 3 ore.

Sono giunte tre ambulanze, una scortata dalla Polizia penitenziaria e due di Associazioni di volontari.

Osservo un dipendente che sanifica, con l’ausilio di un carrellino d’acciaio, porta terapia insomma, su cui poggia lo strumento che spolvera. Obiettivo: il rialzo di cemento della costruzione che ospita la porta carraia del P.S., i lati della strada, i paletti fissi delimitanti.

Nessun intervento sul citofono, nessuno alla maniglia della porta di accesso alla salettina di attesa, con posti alternati per il distanziamento. Anche il retro della struttura del Pronto Soccorso ha una porta in alluminio anodizzato con la scritta COVID-19.

Una porta invece è aperta, lo spazio fa intravedere delle scale interne ricoperte, in maniera caotica di scatole, bombole, ramazze.

Mi avvicino all’ingresso principale; deserto macchiettato da sparuti ‘coraggiosi’ che cambiano traiettoria mentre si allontanano con passo svelto. Lo sguardo: timore e paura si respirano in quel deserto. L’atrio che ricordavo brulicare di voci e persone, le comande al bar: niente.

Non ero in visita turistica, cercavo il reparto Unità Operativa Complessa di Gastrologia Endoscopica. Il giorno dopo avevo una visita. La porta scorrevole si apre, mi pongo di fronte all’omino che misura la temperatura, gel sanificante in tasca.

Torno al P.S. Finalmente mio figlio esce. Il referto della TAC riporta microlesione alla scapola, 15 giorni di prognosi e relativa terapia. Visita ortopedica di controllo fissata per il 31 corrente mese.

‘’Ho dovuto aspettare un sacco di tempo per il referto..’’ sconsolato mi informa.

Con una sola TAC, ambiente da sanificare, il tempo tecnico si dilata.

Saliamo in macchina e guardo di nuovo il Frangipane. Comprendo il timore che incute.

Il giorno dopo ritorno. Ancora meno persone.

Misura della temperatura, ascensore aperto.Scelgo le scale. Secondo piano. Porta della saletta d’attesa nel reparto aperta. Indicazioni sulle cautele ben visibili. Ambiente pulito e silenzio, nessun vociare. Personale cortese che subito mi chiede il motivo della mia presenza. Informo dell’appuntamento e due minuti dopo mi riceve il Primario. Il Dr. Luigi Pasquale. Conoscevo la sua competenza e la passione per il lavoro, la sua gentilezza nel rapportarsi.

Mi viene da chiedergli che fine ha fatto quel progetto di prevenzione ai problemi del colon. Annoto mentalmente che appena possibile gli chiederò spazi per una chiacchierata al riguardo.

Oggi viviamo e subiamo una Sanità declinata al femminile, Pari Opportunità.

Questo concetto ha in sé una realtà di diseguaglianza insostenibile, ne sono fermamente convinto.

Però se le donne emulano i ‘difetti’ maschili, se ritengono che la scalata ai vertici debba copiare quella degli ‘uomini’, se non c’è differenza tra l’accusare chi percepisce doppio stipendio nella pubblica amministrazione e cercare di ottenere il medesimo privilegio, allora si preannunciano tempi magri.

Assisteremo ancora a convegni, dibattiti, dichiarazioni sulla sudditanza della donna rispetto all’uomo. Nel frattempo troppi uomini (?) ricorrono alla bestiale violenza, se non peggio.

 

Attualità

La Provincia di Avellino attiva i canali istituzionali Whatsapp e Telegram

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Il presidente Buonopane: “Puntiamo a migliorare il rapporto con l’utenza” La Provincia di Avellino ha attivato i canali istituzionali Whatsapp e Telegram “Provincia di Avellino”, al fine di migliorare le comunicazioni con l’utenza.

“Abbiamo realizzato questi canali per rispondere a un’esigenza di riduzione della distanza tra palazzo e utente – spiega il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane -. Utente che è rappresentato dal libero cittadino, dall’associazione, dall’impresa privata, dagli organi di informazione. Lo stesso vale nel rapporto con ogni altra istituzione. Di qui, la ferma convinzione di sfruttare i media tradizionali e i social media. Lungo questo solco, si muove da tempo l’attività di comunicazione/informazione, registrando apprezzabili riscontri. In tale direzione, si proseguirà con le azioni già programmate. I due canali ufficiali vanno ad aggiungersi alla pagina ufficiale di Facebook ‘Provincia di Avellino’”.

Il presidente Buonopane invita a iscriversi ai canali istituzionali Whatsapp e Telegram.

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Attualità

GdF Avellino – Denunciato per appropriazione indebita indennità di accompagnamento

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I finanzieri del Comando Provinciale di Avellino hanno denunciato un soggetto per indebita percezione dell’indennità di accompagnamento e dato esecuzione al provvedimento di sequestro preventivo emesso dal GIP del Tribunale di Avellino, per il blocco del sussidio e delle somme indebitamente percepite per l’importo di euro 13.850,50.

Le indagini, condotte dal nucleo mobile del Gruppo di Avellino, hanno consentito di accertare, allo stato delle indagini, che il soggetto beneficiava della provvidenza pubblica riconosciutagli all’esito della visita medica decorrenza dall’anno 2023, nella quale era stata riconosciuta l’invalidità al 100%, con diritto all’indennità di accompagnamento essendo stato il soggetto giudicato invalido, ultrasessantacinquenne con necessità di assistenza continua e non in grado di compiere gli atti quotidiani della vita.
Il soggetto era stato anche riconosciuto portatore di handicap in situazioni di gravità ex legge n. 104 del 1992, attesa l’accertata riduzione dell’autonomia personale, correlata all’età in modo da rendere permanente l’assistenza.
L’esecuzione di osservazioni e di pedinamenti ha permesso, ai finanzieri del Gruppo di Avellino, di appurare che le condizioni fisiche del soggetto e la quotidianità degli atti svolti erano in netto contrasto con i requisiti richiesti per fruire della prestazione assistenziale dell’accompagnamento erogata dall’Istituto previdenziale. Infatti è stato accertato che il soggetto si muoveva in maniera agile ed autonoma, era in grado di deambulare, di condurre l’auto, da cui scendeva in maniera disinvolta, si recava a fare la spesa, caricandola addirittura sul proprio veicolo, che guidava con regolarità.

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Elenco Contributi a Fondo Perduto – Soddisfazione per il Presidente dell’Unione Commercianti Arianesi-CONFIAP, Manfredi D’Amato:” Riconosciuto il nostro impegno”

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Il Presidente dell’Unione Commercianti Arianesi-CONFIAP, Manfredi D’Amato, ha accolto con massima soddisfazione il provvedimento del Direttore Generale di Sviluppo Campania, società in house della Regione Campania, dott. Fortunato Polizio, il quale all’interno della determina n.187 del 26 giugno 2025, ha dato attuazione alle attività di accompagnamento e sostegno delle PMI dei distretti del commercio di cui alla DGR n.544/2021. In sintesi si tratta di un provvedimento attuato dalla Regione Campania al fine di fronteggiare gli effetti negativi dovuti all’emergenza epidemiologica derivante dalla diffusione del virus Covid-19. Il Presidente dell’Unione Commercianti Arianesi ha tenuto a precisare che:” Abbiamo lavorato duramente come UCA-CONFIAP prima per l’istituzione del Distretto Urbano del Commercio, organo importante atto a promuovere e valorizzare le attività commerciali locali attraverso la collaborazione tra enti pubblici e privati, poi per vedere riconosciute le somme di ristoro dei nostri associati, che hanno beneficiato complessivamente di circa € 180.000. “ L’U.C.A.-CONFIAP rinnova il proprio impegno al fianco degli operatori economici locali, confermando la propria funzione di rappresentanza attiva e di supporto alle imprese associate. 

Elenco ditte beneficiarie dei contributi:

Catia Batilde 4.114,70

Giovanni Bianco 16.729,42

Mirò srl 6.138,95

Concetta Spinazzola 5.910,45

Antonella Roccia 2.691,89

Maresca Preziosi 6.343,92

Maria Cristofaro 3.350,84

Annamaria Zampetti 14.537,80

Filippo Lo Conte 992,99

Lanno snc 2.667,80

La Cartocontabile  Sas 2.739,64

Sensazione di pelle srl 9.700,64

Emma Giorgione 1.693,55

Marco Lanno 1.618,91

Rossella Pironi 5.197,83

Apripharma srl 310,21

Piccoli grandi passi 1.135,86

Michele Manganiello 3.918,35

Gino Grandola 3.257,95

Schettino M.E Luca Snc 28.046,19

Effe 4   1.966,48

King Boutique Srl 32.413,33

Maria Teresa e C.Musto 8.885,43

Cama 14.300, 23

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