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RUBA SU AUTO E SI RINTANA IN CONDOMINIO: ARRESTATO DOPO COLLUTTAZIONE CON CARABINIERI

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Un altro importante risultato conseguito dai militari del Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino nell’azione di contrasto ai reati contro il patrimonio e, in particolare, all’odiosa piaga dei furti.

Ieri mattina presto, nel corso di un normale servizio di pattugliamento del centro città, i carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Avellino sono stati allertati da un operatore ecologico circa la presenza di una persona che stava armeggiando nei pressi di alcune autovetture in sosta. Giunti sul posto, i carabinieri hanno constatato che lungo via Due Principati, c’era una persona che – in effetti – aveva appena prelevato un qualcosa dall’interno dell’abitacolo di una Fiat Punto parcheggiata a bordo carreggiata e che, alla vista dei militari della Benemerita, s’era dato a precipitosa fuga a piedi verso San Tommaso.

Dopo un primo inseguimento a piedi da parte dei carabinieri, il fuggitivo si è andato a rintanare all’interno di un condominio di S. Tommaso, dopo aver aperto – danneggiandolo – il portoncino d’ingresso con una forte spallata. I carabinieri, sempre a piedi, lo hanno inseguito lungo tutta la tromba delle scale, sino al punto più altro, dove l’uomo s’era andato ad intrappolare. Lì, ne è nata una colluttazione tra il malvivente e il primo dei carabinieri, durata fino all’arrivo del secondo militare dell’Arma che, aiutato il collega, ha ammanettato e arrestato l’uomo.

Portato in caserma per essere generalizzato, l’uomo è risultato uno straniero sprovvisto di qualunque documento e solo i rilievi fotografici e dattiloscopici hanno permesso d’identificarlo in un libico di 22 anni, residente a Latina e peraltro in regola sul territorio nazionale. Al termine degli accertamenti circa le sue responsabilità di tipo penale, l’uomo è stato arrestato dai carabinieri perché ritenuto responsabile dei reati di furto aggravato continuato, violazione domicilio, danneggiamento, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Il carabiniere che ha ingaggiato la colluttazione con il libico arrestato ha riportato una piccola ferita con abrasione alla mano sinistra e una distorsione polso destro, avendone per 8 giorni.

La refurtiva trafugata dall’autovettura è stata chiaramente recuperata e restituita al proprietario. Lo straniero arrestato ha passato l’intera giornata di ieri nelle celle del Comando Provinciale di Avellino e questa mattina è stato accompagnato nelle aule del Tribunale per essere processato con il rito per direttissima. Al termine, l’uomo è stato condannato e accompagnato presso il carcere di Bellizzi Irpino.

 

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Attualità

Morti sul lavoro – Antonio Bianco: “Ripristinare il Sistema Sanitario Nazionale”

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I sindacati scioperano, il 20 aprile a Roma la CGIL e la UIL, non partecipa la CISL, portano in piazza i temi della sanità incapace di dare risposte concrete e rapide ai pazienti e delle morti sul lavoro. Le liste di attesa sono un dramma nazionale, ancor più acuto nel Meridione, con posti letto insufficienti e personale carente che è costretto a subire turni inaccettabili, anche di 12 ore al giorno, perfino nel pronto soccorso. In Italia almeno 5 milioni di persone hanno rinunciato a curarsi, con il passaggio della gestione della Sanità da Nazionale a quella Regionale, sono diventate inaccettabili le disparità di assistenza e cura di identiche patologie legate alle risorse finanziarie che impongono ai residenti nelle regioni più povere del Meridione di migrare verso il Nord per curarsi. L’uguaglianza dei cittadini e la loro salute non sono diritti fondamentali dell’individuo (articoli 3 e 32 della Costituzione) ma legati alla residenza che contrassegna la possibilità di avere cure garantite in tempi accettabili. 

Sia l’uguaglianza dei cittadini che le cure gratuite per gli indigenti, sono un mero sogno. In Italia, secondo le stime dell’ISTAT, non meno di 5,7 milioni di cittadini, pari all’8,5% delle famiglie residenti nel 2023, sono in condizioni di povertà assoluta, persone alle quali la cura e l’assistenza sanitaria non è garantita, né mai erogata. I sindacati confederali scendono in piazza anche per denunciare, per l’ennesima volta, la barbarie delle morti sul lavoro. Gli ultimi episodi mostrano quanta strada deve essere fatta sulla prevenzione e sul controllo nei cantieri. Secondo il sindacato deve essere eliminato il sub appalto del sub appalto che scarica la riduzione dell’importo appaltato sulla sicurezza e sul salario del lavoratore, costretto a subire condizioni pericolose per la propria salute pur di mettere il piatto a tavola. Né vi è stato il confronto con il governo sul rinnovo dei contratti e sulla riduzione del potere di acquisto dei salari causato dall’inflazione. Secondo il sindacato, le risorse finanziarie potrebbero essere trovate tassando gli extra profitti delle banche, del settore farmaceutico e di quello energetico. Le chiacchiere stanno a zero: le liste di attesa si allungano e prosegue la strage dei morti sul lavoro. Non possiamo rimanere con le mani in tasca a guardare gli eventi, occorre una crociata per rendere civile il nostro paese, non possiamo essere complici della politica che non considera tutti gli individui “Fratelli d’Italia”.

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Antonio Bianco:”Occorre la crociata contro le morti bianche sul lavoro”

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nessun governo ha posto il freno al massimo profitto ed ai sub appalti, costi quel che costi, inclusa la vita dei lavoratori. Eppure ci sono fiumi di leggi, pezzi di carta straccia bruciata sull’altare dell’egoismo e della competizione che risparmia sui salari pur di rimanere sul mercato che cannibalizza le imprese in regola, costrette a chiudere i battenti. La strage della centrale elettrica di Suviana, seguiranno le commemorazioni di stato, le frasi di rito, qualche lacrimuccia e poi, speriamo di no!, in attesa del nuovo lutto. In Italia ogni anno perdono la vita più di 1000 persone sul posto di lavoro, con migliaia di lavoratori infortunati che vanno ad ingrossare la schiera di invalidi civili che sono presi in carico dall’INPS. Costi che si riversano sul sistema pensionistico e su quello sanitario, incapace di garantire la presa in carico totale dell’infortunato e della sua famiglia. Non si può andare a lavorare e ritornare a sera in una bara con le commemorazioni di Stato. Occorre una crociata contro questa strage, diversamente siamo simili a Ponzio Pilato che, si lava le mani e gira lo sguardo da un’altra parte.

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Il 15 aprile ad Ariano intervento di derattizzazione

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Si informa la cittadinanza che lunedì 15 aprile 2024  dalle ore 7,00  è previsto un intervento di derattizzazione su tutto il territorio comunale.

L’intervento di bonifica ambientale sarà realizzato, come di consuetudine, da un’impresa incaricata dall’Asl, con la collaborazione ed il controllo del personale comunale.

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