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Rete territoriale sanitaria quasi inesistente: seri rischi nel controllo della pandemia

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Conversazione con Marco D’Acunto, segretario della CGIL Funzione Pubblica Sanità e Mario Zazzaro, responsabile territoriale, sugli accordi tra ASL e centri privati accreditati, situazione dei lavoratori e Questione meridionale.

Che accordi ha sottoscritto la Regione Campania con i privati accreditati per prendere in carico pazienti Covid-19 e ridurre la pressione sulle strutture pubbliche?

D’Acunto: La Regione Campania, per porre un argine alla crisi sanitaria prodotta dal Coronavirus e alla scarsità dei posti letto in Terapia Intensiva, ha sottoscritto un accordo con l’AIOP e le ARIS, associazioni datoriali della categoria dei privati accreditati. Il contenuto economico era molto conveniente per queste strutture che avevano concordato una remunerazione pari al 95% del reddito prodotto nell’anno precedente, ridotto poi al 70%, oltre a 1.200 euro per ogni paziente Covid-19 preso in carico. Inoltre, la Regione doveva fornire sia i farmaci che i presidi indispensabili ad evitare la contaminazione ambientale e del personale. Se invece il paziente infetto non doveva essere ricoverato in Terapia Intensiva e proveniva da un’Ospedale pubblico, il privato accreditato avrebbe ricevuto la diaria giornaliera di 700 euro, mentre i presidi avrebbe potuto acquistarli, a prezzo di favore, tramite la So.Re.Sa., socio unico della Regione Campania e centrale d’acquisto dei prodotti destinati alle aziende sanitarie.

Quando è stata sospesa la riabilitazione nei Centri e quali precauzioni sono state adottate per prevenire i contagi del personale e dei pazienti?

Ogni attività è stata sospesa intorno a metà marzo, tranne quelle indifferibili, e i vari Centri hanno chiesto l’attivazione degli ammortizzatori sociali. Dal 9 aprile è iniziata una fase di controllo con il Decreto Dirigenziale n. 83, poco stringente sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, che riconosce la retribuzione dei lavoratori al 100% qualora non venissero utilizzati gli ammortizzatori sociali. Lo screening è iniziato in ritardo e il più delle volte gli operatori che si recavano presso il domicilio, erano informati verbalmente delle condizioni del paziente correlate al Covid-19, senza che fosse stato effettuato alcun test sierologico o tampone.

Lavorate in una situazione difficile per l’emergenza sanitaria: quali sono i rapporti con i datori di lavoro? Sono 14 anni che non viene rinnovato il contratto di lavoro da parte delle Associazioni dei centri accreditati AIOP e ARIS: quest’ultima fa capo agli istituti socio-sanitari religiosi, pur svolgendo mansioni del tutto equiparabili a quelli delle strutture pubbliche. I lavoratori percepiscono in media circa 150 euro in meno al mese. In Campania, sono state disattesele nostre ripetute richieste di un confronto tra i Sindacati, la Regione e gli imprenditori, allo scopo di definire nuove regole più stringenti sull’accreditamento e per contrastare il dumping contrattuale. Inoltre, si chiedeva l’applicazione dei Contratti Collettivi Nazionali sottoscritti dalle OO.SS. maggiormente rappresentative, al fine di impedire il dumping contrattuale, metodo con il quale i centri accreditati, applicano norme contrattuali meno favorevoli per il lavoratore. Per questo motivo, il 12 maggio abbiamo organizzato il flash mob in Piazza Plebiscito per denunciare tutte le mancanze dei datori di lavoro, incluso il contratto collettivo non rinnovato. Rivendichiamo pari dignità con il settore pubblico svolgendo un’attività essenziale ed insostituibile ed abbiamo proclamato lo sciopero nazionale per il 18 giugno.

Vi sono state ritorsioni nei confronti dei lavoratori che richiedevano maggior sicurezza sul posto di lavoro? Zazzaro:

La CGIL ha fatto precise richieste al datore di lavoro per l’adozione di misure di sicurezza e presidi, al fine di ridurre le possibilità di contagio: in tal modo abbiamo salvaguardato il lavoratore da probabili ritorsioni. Solo in un caso, una lavoratrice che aveva lamentato la scarsità di presidi e l’uso dello stesso presidio nell’arco della giornata (ricevono un kit di 6 guanti e mascherine settimanali con occhiali personali e senza visiera) è stata minacciata dal datore di lavoro e messa in ferie forzate per 2 mesi, pur non avendo maturato tale diritto.

Che peso hanno in Campania i Centri Privati Accreditati nel settore della riabilitazione?

Rilevante: in Campania a partire da Bassolino, il loro peso è diventato sempre più consistente, sino a raggiungere oggi la quota di circa il 90%. Un settore in netta espansione in cui le strutture pubbliche hanno perso fette consistenti di mercato, con una riduzione sia dei reparti che degli ambulatori. Ne ha risentito anche in modo rilevante l’assistenza territoriale affidata a cooperative con personale non sempre qualificato e che offrono al paziente quasi esclusivamente prestazioni in ADI, limitate a 30/35 minuti. Purtroppo la rete territoriale sanitaria è quasi inesistente e pone seri rischi anche nella fase di controllo della pandemia oggi in atto nel nostro Paese.

Sulla questione dell’autonomia regionale differenziata, la CGIL come pensa di difendere il Sud? Rispondono entrambi:

La CGIL è un grande Sindacato che ha posto come priorità, la difesa dei diritti, inclusi quelli di 21 milioni di cittadini residenti al Sud. Marco Esposito, giornalista de Il Mattino con il suo libro, “Zero al Sud”, ha denunciato le disparità oggi esistenti, senza dimenticare i vari studiosi e costituzionalisti, che ne hanno parlato. La CGIL ha trattato questo tema nel luglio dell’anno scorso e concorderà con le altre sigle sindacali, le iniziative finalizzate a porre ben in evidenza la Questione Meridionale, tema mai affrontato e risolto.

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Alto Calore, Gubitosa e Buonopane: “Profilo tecnico per la guida della società”  

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Incontro questa mattina tra il deputato e vicepresidente nazionale del Movimento Cinque Stelle, Michele Gubitosa, e il presidente della Provincia di Avellino, Rizieri Buonopane, per un confronto sul futuro di Alto Calore. L’onorevole Gubitosa ha condiviso la posizione del presidente Buonopane per una guida tecnica della società che si occupa della gestione della risorsa idrica. “Il nuovo amministratore deve essere un tecnico, non legato alla politica, che possa traghettare Alto Calore verso approdi più tranquilli. Si scelga, dunque, il profilo più adeguato per tale importante incarico. Un manager che non per forza deve essere irpino. È questo il momento di decisioni responsabili per mettere in sicurezza la società, difendere la gestione pubblica dell’acqua e tutelare la risorsa idrica e, quindi, il nostro territorio. Di qui, l’appello a fare fronte comune”, dichiarano l’onorevole Gubitosa e il presidente Buonopane in una nota congiunta.

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Controlli dei Carabinieri ad Ariano Irpino e comuni limitrofi: due denunce

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Con l’effettuazione di mirati servizi volti alla prevenzione ed alla repressione di reati, i Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino continuano a porre attenzione all’attività di perlustrazione, implementando, in linea con le direttive del Prefetto Dr.ssa Paola Spena, l’attività di controllo del territorio soprattutto in quei comuni più sensibili al fenomeno dei furti, sia con finalità di deterrenza sia per intervenire con tempestività ed efficacia quando necessario.

Negli ultimi giorni, numerosi uomini e mezzi hanno presidiato il territorio di competenza della Compagnia di Ariano Irpino.

Durante tali servizi (articolati mediante posti di blocco, posti di controllo e vigilanza dinamica sulle principali arterie stradali di accesso ai comuni) i Carabinieri hanno proceduto al controllo degli occupanti di numerosi veicoli, alcuni dei quali sono stati sottoposti a perquisizione.

Le operazioni hanno consentito di deferire in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento un ventenne di Montecalvo Irpino, poiché trovato in possesso di circa 19 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish.

Inoltre è stato segnalato alla competente Prefettura un trentenne di Ariano Irpino poiché detentore di una modica quantità di cocaina. Per quest’ultimo è scattato il ritiro del documento di guida.

Un 34enne di Melito Irpino è stato sorpreso in orario notturno alla guida di un’auto rubata, senza patente e con tasso alcolemico superiore a quello consentito per la guida. Anche per lui è scattato il deferimento all’Autorità giudiziaria. L’autovettura è stata restituita al legittimo proprietario.

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Antonio Bianco;”Siamo scesi in campo, non moriremo con le mani legate dietro la schiena”

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Sabato 16 marzo partirà da piazza Garibaldi la manifestazione nazionale contro l’autonomia differenziata. Un progetto scellerato che rompe il principio di unità e di coesione della nazione, voluto dalla Lega Nord di Calderoli ed accettato dalla Meloni quale contropartita al premierato. Alla manifestazione hanno aderito comitati, associazioni, sindacati, partiti e singoli cittadini, l’obbiettivo è di porre all’attenzione del grande pubblico il pericolo incombente della balcanizzazione del paese, che sarà frammentato in 20 piccole patrie impersonate dalle regioni. Il tema è stato ben poco affrontato dai media e, in alcuni dibattiti televisivi, non ponevano l’accento sull’emarginazione socio economica del Meridione prodotta dal DDL Calderoli.

Il Sud si sta svuotando, ogni anno circa 100 mila persone partono in cerca di lavora ovvero per curare patologie croniche o acute. Manca il tempo prolungato nelle scuole dell’obbligo mentre l’aspettativa di vita al Sud è, in media, inferiore di 3-4 anni rispetto a quella italiana. I diritti di cittadinanza sono una chimera, vengono elencati dalla Costituzione ma non garantiti ai meridionali, costretti a versare addizionali comunali e regionali con il massimo dell’aliquota in cambio di servizi pubblici inesistenti o inadeguati per una società civile. È ora di dire basta,occorre passare dalla fase dei dibattiti a quella delle azioni concrete mettendo in campo gli istituti di consultazione democratica previsti dagli statuti comunali e regionali. Occorre che la gente sappia, discuta ed induca le regioni a proporre il ricorso alla consulta avverso lo spacca Italia ed a tutti gli atti giuridici conseguenziali. Siamo scesi in campo, non moriremo con le mani legate dietro la schiena.

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Ariano Irpino: il Tribunale delle illusioni                                                                                                                                                                                                                                                                                   

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