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Piscopia e Baudelaire, con genio e arte sovvertirono le regole del gioco

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“Le regole e i modelli distruggono il genio e l’arte”, scriveva William Hazlitt, scrittore e saggista inglese del 1830.                                                                                                                                          Il 24 giugno di molti anni fa, Elena Lucrezia Cornaro Piscopia e Charles Baudelaire, hanno sovvertito le regole del loro tempo con il loro genio e la loro arte. Piscopia è conosciuta come la prima donna laureata al mondo. Alle ore 9 di sabato 25 giugno 1678, a Padova, ebbe luogo l’esame per il conferimento del Dottorato in Filosofia. L’esame di laurea fu trasferito all’ultimo momento in Cattedrale, nella cappella della Vergine, essendo la sede abituale, risultata insufficiente per il numeroso pubblico convenuto. Per l’occasione, si radunò una folla immensa: le cronache dell’epoca parlavano di ventimila persone. La prima laureata del mondo divenne una celebrità. Il “genio di casa”, come la considerava fin da piccola il padre GiovanBattista, era una donna di profondissima cultura: in grado di discettare di filosofia in greco, latino, francese, inglese e spagnolo, conosceva anche l’ebraico, l’arabo e il caldeo. All’origine della sua eccezionale laurea vi fu non solo l’acume e l’ampiezza degli studi, ma, come sempre accade nei casi di donne colte o artiste dei secoli scorsi, il sostegno del padre, egli stesso uomo colto e noto per essere mecenate, in contatto con molti eruditi. Scomparve il 26 luglio 1684, a trentotto anni. Tanto era stata famosa in vita, tanto venne dimenticata da morta. Bisognerà attendere il 1895 perché una badessa benedettina americana (Elena Lucrezia era stata oblata benedettina) ne rintracci la sepoltura nella Basilica padovana di Santa Giustina. Elena Lucrezia resta uno straordinario esempio di libertà e autorevolezza femminile che ha sovvertito una delle regole sociali più radicate nei costumi dell’epoca: il riconoscimento della capacità della donne di pensare e di docere, di insegnare ad altri, uomini o donne, affrontando con la forza dell’intelligenza, la questione filosofica della conoscenza.                                                                                                                                                                            Il 25 giugno 1857 l’editore Poulet-Malassis pubblicò la raccolta di poesie Le fleurs du mal, composta dal poeta francese Baudelaire. Nonostante la censura imposta della magistratura per “oltraggio alla morale”, l’opera ottenne uno strepitoso successo di pubblico. A detta dello stesso Baudelaire,l’opera va intesa come un viaggio immaginario che il poeta compie verso l’inferno che è la vita. I fiori del male, sono i paradisi artificiali nei quali gli amori proibiti e peccaminosi danno l’illusoria speranza di un conforto. Quando anche questi effimeri piaceri vengono a svanire, al poeta non rimane che rinnegare Dio e invocare Satana, anche questo inutile alla sua fuga. I fiori del male è considerata una delle opere poetiche più influenti, celebri e innovative di tutti i tempi. Il lirismo aulico e le atmosfere surreali hanno portato alla definizione di Baudelaire come “poeta maledetto”: chiuso in se stesso, che venera i piaceri della carne e ha una visione del mondo d’infinita sofferenza e bassezza. Le opere e la vita di Baudelaire hanno influenzato molti altri poeti, a partire da Rimbaud, Verlaine, Mallarmé, fino agli scapigliati italiani o Marcel Proust. È stato precursore della letteratura decadente ed è considerato avanguardista,anche per quanto riguarda il modernismo, definito così da lui stesso, nel modo di vedere e vivere società, arte, amore ed emotività. Nel 1867, a soli 44 anni, un ictus porrà fine all’esistenza del grande autore. Baudelaire è stato sepolto, con la madre e l’odiato patrigno, nel cimitero di Montparnasse. La riabilitazione della sua opera e delle sue memoria da parte della Corte di Cassazione francese, è avvenuta nel 1949.

 

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“A Passo Sicuro” e “Due Ruote Sicure”, i due progetti dell’Aci Avellino nelle scuol

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La cultura della sicurezza stradale per i pedoni e i ciclisti. 

Il presidente Lombardi: “L’educazione e la sicurezza stradale è un dovere civico”

Grande interesse ha riscontrato il ciclo di incontri sulla educazione e sicurezza stradale organizzati dall’Automobile Club Avellino in collaborazione con ACI che si sono tenuti nei tre plessi dell’Istituto Comprensivo Statale Criscuoli (scuola primaria) di Sant’Angelo dei Lombardi. I corsi concordati con il Dirigente dell’Istituto, Prof. Nicola Trunfio, si sono svolti nel plesso di Sant’Angelo dei Lombardi con il coinvolgimento delle classi 3°, 4° e 5° sez. A e B, nel plesso di Torella dei Lombardi con il coinvolgimento delle classi 3°, 4° e 5° sez. A e nel plesso di Guardia dei Lombardi (unitamente agli alunni del plesso di Morra de Sanctis classi 3°, 4° e 5° sez. A) con il coinvolgimento delle classi 3°, 4° e 5° sez. A, per un totale di oltre 170 Alunni, 15 Docenti e 16 Classi che hanno preso parte agli incontri dedicati ai format educativi ACI “A Passo Sicuroche nasce con l’intento di creare uno strumento per la trasmissione della cultura della sicurezza stradale, focalizzando l’attenzione sui pedoni e sugli attraversamenti pedonali in quanto, sebbene negli ultimi anni il numero di incidenti stradali sulle strade urbane sia diminuito, è tuttavia aumentato quello degli incidenti nei quali sono coinvolti i pedoni su o in prossimità di un attraversamento pedonale e “Due Ruote Sicureriguardante l’uso corretto della bicicletta con l’obiettivo di trasmettere, attraverso una preliminare conoscenza tecnica del mezzo, le norme di comportamento da utilizzare sulla strada per la propria sicurezza e per quella degli altri utenti. A quanto già fatto, seguiranno altre iniziative per assicurare alle Istituzioni scolastiche il dovuto apporto e know how di conoscenza ed esperienza maturata da ACI nel settore della educazione e sicurezza stradale.

Il Presidente dell’Automobile Club Avellino, Stefano Lombardi dichiara: “Confermiamo che tra i nostri principali obiettivi anche per quest’anno vi è l’impegno costante e continuo per diffondere la cultura della educazione e sicurezza stradale e per sensibilizzare gli utenti della strada che il suo corretto uso, anche da parte dei pedoni e senza limiti di età, è un dovere civico. Una cultura della sicurezza stradale da parte delle nuove generazioni è un investimento per il presente e per il futuro che chiede ai giovani di essere alfieri e portatori dei valori anche nei confronti dei propri amici al fine di assicurare la creazione di una società sempre più civile e sicura. Questo è il motivo per il quale ci batteremo affinchè diventi obbligatorio l’insegnamento nelle scuole, in particolare nelle classi 4° e 5° superiori, della materia “Educazione Stradale” con contestuale previsione di una specifica formazione professionale dei docenti che dovranno occuparsi dell’insegnamento.”

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Ariano a Viterbo in occasione della VI Edizione del Festival dei Luoghi Medievali

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L’Amministrazione Comunale di Ariano Irpino insieme all’Associazione della Rievocazione Storica del dono delle Sacre Spine, partecipa, anche quest’anno alla VI Edizione del Festival dei Luoghi Medievali, che si è tenuta venerdì 22 marzo 2024 a Viterbo.

Una nuova occasione di promozione della Città di Ariano e della Rievocazione storica del dono delle Sacre Spine.

Il Vice Sindaco Grazia Vallone, la Consigliera della Provincia di Avellino Laura Cervinaro e il Presidente dell’Associazione Giancarlo Sicuranza hanno rappresentato Ariano Irpino nella Sala Regia di Palazzo dei Priori di Viterbo, dove si è discusso dell’importanza del Festival e ancor di più della Rete delle Città medievali italiane per il turismo storico e rievocativo.

ll Festival sta registrando un consenso sempre più ampio, ne è conferma tangibile la costituzione dell’importante Rete delle Città medievali italiane, di cui Ariano ne è parte integrante insieme agli altri 27 comuni suddivisi in 10 regioni.

Obiettivo della Rete, è la promozione congiunta di un calendario di eventi e di rievocazioni storiche di assoluta eccellenza, per le quali è necessaria una tutela legislativa al fine di salvaguardare e sostenere le rievocazioni storiche e il patrimonio culturale immateriale che custodiscono. Tutela legislativa attualmente in esame al Senato.

Il Festival delle città medievali è un’importante occasione di valorizzazione della storia millenaria di Ariano.” – dichiara il Sindaco Enrico Franza – “Ringrazio l’Associazione della Rievocazione Storica del dono delle Sacre Spine e in particolare il presidente Giancarlo Sicuranza, attento cultore della rievocazione storica e dell’indotto culturale e antropologico legato alla rappresentazione annuale del nostro corteo storico – rievocativo”.

La rievocazione rappresenta ormai uno degli eventi più radicati in Campania tanto che Ariano sarà a capo del distretto di Medieval Italy per l’Italia meridionale. La nostra manifestazione, che ricorda la donazione delle sacre spine e la musealizzazione del corredo scenografico, costituisce un patrimonio da valorizzare per amplificare il potenziale turistico e culturale nel nostro territorio.

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Al via ad Ariano Irpino la seconda edizione della Rassegna Teatrale METTI UNA SERA A TEATRO

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Tutto pronto per la II^ edizione della rassegna teatrale “METTI UNA SERA A TEATRO” promossa dall’Associazione Culturale Yggdrasillcon la direzione artistica a cura di Alessandro Pagliaro e Francesco Castagnozzi

Sul palco dell’Auditorium Comunale Lina Wertmuller di Ariano Irpino (AV) domenica 24 marzo ore 19:30 Paolo Capozzo e Alfonso Grassi con lo spettacolo di Manlio Santanelli e regia di Gianni Di Nardo “USCITA DI EMERGENZA” prodotto da ArTeatro e Co.Ci.S./Teatro 99 Posti.

Rileggendo quest’opera scritta nel ’78 mi è balzata agli occhi immediatamente la sua feroce attualità.Due umani di fronte al dramma di un’esistenza vuota che, come topi di laboratorio, compiono azioni cicliche ed estenuanti. Ho cercato –dichiara il regista Di Nardo – con l’aiuto di Paolo ed Alfonso di far convivere in Cirillo e Pacebbene comicità e dramma, farsa e tragedia, in un rincorrersi ossessivo per poi riapprodare al punto di partenza. Il passato apparentemente oscuro che si svelerà nel suo progressivo evolvere è il tempo in cui si svolge l’azione; una gabbia il luogo. La Precarietà come ragione di vita è lo spazio.Una sola domanda resterà alla fine: Cirillo e Pacebbene troveranno mai l’Uscita d’emergenza?

La rassegna teatrale, patrocinata dal Comune di Ariano Irpino, dall’ENAC (Ente Nazionale delle Attività Culturali) e dalla Pro Loco Nuovamente punta ad essere luogo di appartenenza, di incontri, di scambi culturali: un teatro vivo, vitale, accogliente, aperto sempre alle novità e a nuovi stimoli

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
Dal Lunedì al Venerdì dalle ore 10 alle ore 12
Telefono, WhatsApp e SMS: 327.9277849 – info@yggdrasil.info

Per il programma dettagliato vai sul sito www.yggdrasill.info

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