Mettiti in comunicazione con noi

Attualità

Nelson Mandela: non siamo nati per essere ricchi, poveri o schiavi, ma per essere fratelli

Pubblicato

-

Il 10 Maggio del 1994 è una data importante per l’umanità: Nelson Mandela, simbolo della lotta all’Apartheid, viene eletto presidente del Sud Africa. Nasce a Mvezo il 18 Luglio del 1914 e, secondo il sistema di caste tribali africane, ha origini aristocratiche. Nel 1942, a 22 anni, scappa verso Johannesburg per sfuggire a un matrimonio combinato. Nel 1944 fonda l’“African National Congress” (ANC), che per anni ha guidato numerose campagne contro l’odio razziale nei confronti dei negri e l’esaltazione della razza bianca. Studia e si laurea in giurisprudenza iniziando da subito la sua carriera legale in difesa dei diritti contro l’Apartheid. Il 21 Marzo 1960 Mandela partecipa ad una pacifica manifestazione che degenerò in quello che fu definito il “Massacro di Sharperville” in cui la polizia sparò a 96 manifestanti, membri dell’ANC in seguito dichiarata fuorilegge. Nel 1962 fu arrestato e condannato a 5 anni di carcere con l’accusa di incitamento allo sciopero. A queste accuse, l’anno seguente, si aggiunse quella di crimini per tradimento e il 20 Aprile 1964, nel Processo di Rivonia, fu condannato all’ergastolo da scontare presso la prigione di Robben Island. Da allora, per 26 anni, lo slogan “Nelson Mandela Libero”, divenne l’urlo di opposizione al regime dell’Apartheid. Durante la sua prigionia, il 15 Giugno del 1980 riuscì a spedire questo messaggio pubblicato dall’ANC: “Unitevi,Mobilitatevi,Lottate! Tra l’incudine delle azioni di massa e il martello della lotta armata dobbiamo annientare l’apartheid!”. Rimase in carcere fino al 1990 rifiutando sempre tutte le offerte di libertà condizionata in cambio della fine della lotta armata. Nelson Mandela fu rilasciato, su ordine dell’allora Presidente sudafricano Frederik de klerk, l’11 Febbraio del 1990 in seguito alla mobilitazione di 72.000 persone e alle proteste dell’ANC che chiedevano la sua liberazione. Il 10 Maggio del 1994, dopo 27 anni di carcere, a 76 anni, Nelson Mandela viene eletto Presidente del Sudafrica. L’uomo che per anni ha ispirato il suo Paese coi suoi principi democratici e morali, è il primo presidente di colore di quel Paese. Il primo atto importante, a conferma del suo messaggio di pace, è stata la nomina a vicepresidente dell’esponente del partito dei bianchi Frederick de Klerk. Atto che confermava il Sudafrica come nazione di tutti gli uomini, indipendentemente dal colore della pelle. Alcune sue frasi famose parlano di speranza e incoraggiano a non arrendersi davanti al desiderio di libertà e giustizia per tutti, neri e bianchi. Nel suo discorso pronunciato a Pretoria diceva: “Assumiamo ufficialmente il compito di costruire una società in cui tutti i Sudafricani, neri e bianchi, potranno camminare a testa alta, senza alcun timore, certi del loro inalienabile diritto alla dignità umana.”

Advertisement
Clicca per commentare

Attualità

Presentazione del libro “Quando il mondo dorme” di Francesca Albanese

Pubblicato

-


Domenica 27 luglio alle ore 18:00, presso la Sala del Palazzo degli Uffici di Ariano Irpino, si terrà la presentazione del libro “Quando il mondo dorme” di Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati.

L’incontro si svolgerà alla presenza dell’autrice, che offrirà al pubblico una narrazione composta da dieci storie tese a rappresentare, attraverso immagini cariche di umanità, lo spirito di un popolo al centro della storia contemporanea.

A dialogare con Albanese sarà Moni Ovadia, figura nota nel panorama teatrale e attivo sostenitore dei diritti sociali. L’evento è promosso da CittadinanzAttiva – Assemblea Territoriale Ariano Irpino, Proloco Nuovamente e Progetto Riformista.

Continua a leggere

Attualità

SCELTA DEL RE E DELLA REGINA per la XXIX edizione della Rievocazione Storica del Dono delle Sante Spine. Aperte le adesioni

Pubblicato

-

DAL 10 AL 25 LUGLIO 2025 SARANNO APERTE LE ADESIONI PER LA SCELTA DEL RE E DELLA REGINA per la XXIX edizione della Rievocazione Storica del Dono delle Sante Spine.

La partecipazione è aperta a tutti i cittadini che intendano dare un contributo concreto all’evento. 
L’adesione va presentata dal 10 al 25 luglio 2025, inviando la domanda esclusivamente all’indirizzo email: info@santespine.it

La domanda dovrà contenere:
 • generalità complete
 • altezza (senza scarpe) e numero di scarpe
 • un recapito telefonico
 • due foto recenti (un primo piano e una figura intera)
 • copia di un documento d’identità

La selezione si terrà il 27 luglio 2025 alle ore 18:00 presso la sede dell’associazione, in via R. D’Afflitto, 16 (ex chiesa S. Andrea).

La giuria sarà composta da 5 membri:
-1 rappresentante dell’associazione Sacre Spine
-1 delegato dell’amministrazione comunale
-1 esperto di moda,l
-1 storico
-1 giornalista.
Ogni membro esprimerà un voto da 6 a 10 per ciascun candidato.
Le decisioni della giuria sono definitive e inappellabili.

Saranno eletti Re e Regina i candidati che avranno ottenuto il maggior numero di voti.
Verrà inoltre redatta una graduatoria di riserva da utilizzare in caso di rinuncia o impedimento dei prescelti.

Gli eletti dovranno garantire la presenza nei giorni 12 e 31 agosto 2025 e per tutta la durata della manifestazione. In caso di impossibilità si attingerà alla graduatoria.

REQUISITI RE:
 • sesso: maschile
 • età: preferibilmente tra i 40 e i 50 anni
 • capelli e barba: intonsi

REQUISITI REGINA:
 • sesso: femminile
 • età: preferibilmente tra i 18 e i 25 anni
 • capelli: lunghi, moro o castani

Per entrambe le figure è richiesta dimestichezza con il cavallo, poiché il corteo prevede un tragitto a cavallo in sella con accompagnatore, da Castello a Piazza Plebiscito.

 La partecipazione è gratuita e non è previsto alcun compenso o rimborso spese.

Per info: www.santespine.it

Continua a leggere

Attualità

Centrodestra e civiche di centro“Giornata positiva in Consiglio: un passo avanti per la città”

Pubblicato

-

La seduta di Martedì del Consiglio Comunale si è conclusa con soddisfazione per i gruppi di centrodestra e civiche di centro, che rivendicano risultati concreti e significativi ottenuti grazie al loro impegno. Sul primo punto all’ordine del giorno, le opposizioni hanno centrato un obiettivo importante: far intervenire le associazioni di categoria e avviare un tavolo di lavoro in piena condivisione con la maggioranza. Un segnale positivo, che dimostra come il confronto aperto e costruttivo possa portare risultati utili per la città. “È una vittoria del dialogo e del metodo”, commentano i consiglieri. Diverso invece il clima sul secondo punto, relativo allo spostamento del mercato cittadino. Qui sono emerse difficoltà evidenti da parte dell’amministrazione. L’irrigidimento nel difendere le scelte fatte, il continuo decantare l’attuale sistemazione del mercato e, allo stesso tempo, l’ammissione che potrebbero esserci difficoltà nel riportarlo in Piazza Mazzini, hanno reso ancora più chiaro ciò che l’opposizione sostiene da tempo: le motivazioni che vengono presentate come “tecniche” sono in realtà politiche. L’essersi lavati le mani sulle responsabilità, evitando di fornire risposte chiare e documenti richiesti, per poi alimentare confusione, è un atto politico, non tecnico. È la dimostrazione di una gestione che preferisce evitare il confronto, salvo poi chiudersi a riccio quando viene messa davanti alle proprie scelte. A chi ha provato a spostare il dibattito sul piano territoriale, contrapponendo centro e periferia, l’opposizione risponde con decisione, usando un vecchio detto che ben descrive il tono degli attacchi: “Ognuno dal proprio cuore l’altrui misura”. E proprio su questo punto si vuole rispondere con chiarezza anche all’accorato – e non richiesto – richiamo all’unità di Ariano e della sua popolazione, fatto da alcuni esponenti della maggioranza. L’unità si costruisce con un piano serio per la città, e questa amministrazione non l’ha mai avuto. Finora ci sono stati solo interventi a macchia di leopardo nei diversi quartieri, spesso rivendicando meriti non propri, ma senza mai puntare davvero a ricucire il tessuto sociale e culturale di Ariano. Per questo, accusare la minoranza di essere divisiva è paradossale: è chi governa, senza una visione chiara, a non sapere come unire davvero la città. Una giornata, quindi, che per centrodestra e centro rappresenta un passo avanti: dimostra che un’opposizione attenta e responsabile può ottenere risultati, e che chi guida oggi la città continua a mostrare i propri limiti.

I consiglieri di minoranza:

Marcello Luparella, Ico Mazza, Daniele Tiso, Antonio Della Croce, Marco la Carità

F.lli D’Italia Forza Italia Azione Orizzonti Popolari Patto Civico Comitato Manna Camporeale Moderati per Ariano

Continua a leggere
Advertisement

Più letti