Attualità
Maraia (deputato M5S): “IIA, il futuro dipende dalle scelte di Regioni e enti locali”

Dopo la mia interpellanza urgente della settimana scorsa, oggi al MISE è stato convocato dal viceministro Todde un tavolo per IIA, a cui hanno partecipato sindacati, Invitalia, Leonardo, ed anche i due assessori delle Regioni Campania ed Emilia Romagna, rispettivamente Marchiello e Colla.
Il tavolo di oggi ha avuto il pregio di fare il punto della situazione sull’azienda e, soprattutto, chiarire a tutti dove si annidano le difficoltà e quali sono le soluzioni.
Dopo l’illustrazione del processo di internazionalizzazione della produzione dalla Turchia in Italia, completato quest’anno con un incremento degli autobus prodotti nei soli primi 4 mesi di 115 unità rispetto al precedente, tutti i sindacati hanno riconosciuto il grande lavoro di rilancio dei due stabilimenti di Bologna e Flumeri che, dopo i massicci investimenti, sarebbero in grado di produrre 2000 autobus all’anno.
IIA oggi è un’azienda altamente competitiva, con nuovi modelli anche ecologici: è leader nella produzione dell’unico modello in Europa a GNL; inoltre dal 2022 lancerà sul mercato un bus da 12 metri elettrico e completamente made in Italy. È la prima azienda in Italia che produce una batteria elettrica in grado di alimentare la trazione di un bus urbano di grandi dimensioni.
Dal tavolo è emerso con chiarezza che le difficoltà di IIA dipendono dalle scelte fatte da Regioni e Comuni.
I lavoratori, i sindacati e il Governo con il Viceministro Todde del M5S hanno fatto la loro parte. Il viceministro Todde ha confermato l’impegno del ministro Giorgetti negli incontri con possibili altri soci industriali, sottolineando che, dopo gli sforzi fatti negli ultimi 3 anni, ora l’azienda è autonoma e in grado di produrre migliaia di bus all’anno con nuovi modelli.
Chi non sta facendo la propria parte sono le Regioni che, pur potendo ordinare 211 bus da una gara già svolta ed assegnata a IIA, preferiscono indire nuove gare scegliendo bus prodotti all’estero. La domanda di autobus nei prossimi anni sarà garantita sia dai 3,7 miliardi destinati a regioni e comuni più inquinati per rinnovo bus a minor impatto ambientale, sia dal PNRR, dove è scritto nero su bianco in modo chiaro che, entro il 2026, si dovranno realizzare 3350 autobus.
Inoltre nei prossimi giorni le amministrazioni locali avranno a disposizione i primi 2,2 miliardi per rinnovo parco bus grazie a due decreti attuativi in uscita.
IIA grazie agli investimenti fatti di sicuro avrà un futuro, perché è pronta per cogliere la grande occasione rappresentata dai fondi messi a disposizione dal PNRR e dal piano nazionale per la mobilità sostenibile. Superato il 2021, armonizzando le scelte delle amministrazioni con quelle del Governo, IIA potrà proiettarsi anche sui mercati internazionali per garantire continuità produttiva e progettualità integrata nel trasporto pubblico locale.
Quindi in questa fase è necessario attingere alla Consip bus 3, per 264 bus in scadenza a giugno, così da garantire la produzione in attesa delle nuove gare in corso a cui IIA ha partecipato, con buone probabilità di poterle vincere.
Si può superare la cassa integrazione da domani, se solo le amministrazioni a partire dalla Regione Campania, ordinasseroanche una parte dei 264 bus che, ribadisco, sono a costo zero perché nel decreto rilancio, con un emendamento anche a mia prima firma, è stato eliminato la quota di compartecipazione a carico delle Regioni per consentire un immediato ordine.
Le soluzioni sono a portata di mano e credo che il tavolo di oggi ha avuto il pregio di chiarirle a chi, come i rappresentanti delle Regioni, da subito possono dare risposte per garantire continuità produttiva in questo periodo di transizione. La politica e i rappresentanti istituzionali, a tutti i livelli, devono aver ben chiaro che IIA è una di quelle aziende in transizione e va valorizzata ordinando i suoi bus per gli ottimi risultati ottenuti nello sviluppo di trazioni a combustibili alternativi, come l’elettrico da 12 metri.
Attualità
Antonio Bianco:”Giornalismo scrivano, megafono del potere”

Giornali, TV, social media raccontano della volontà del governo italiano di aumentare la spesa militare al 5% del Pil. Oggi è al 2% e si spendono circa 37 miliardi annui ai quali si aggiungerebbero altri 40 miliardi annui (somma superiore all’ultima legge di bilancio di 30 miliardi) che graverebbero il bilancio di 400 miliardi in 10 anni.
Con il Pil che segna aumenti da prefisso telefonico, il mega debito pubblico da far tremare i polsi ed una scarsa propensione del governo a colpire gli evasori fiscali, per reperire i soldi si profilano tagli alla spesa pubblica.
Viene prospettata l’ipotesi di distrarre le risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione, destinati per l’80% al Meridione ed il 20% al Centro-Nord, a favore del riarmo. Se ciò fosse, non solo il Meridione, privo di infrastrutture moderne e quasi inesistenti diritti di cittadinanza, ma pure l’area settentrionale andrebbe in sofferenza senza l’apporto del FSC. I giornalisti dei media nazionali e della TV di Stato, in modo acritico scrivono del riarmo senza analizzare le ricadute socio-economiche dovute ai tagli alla spesa pubblica che incideranno maggiormente sui meridionali, oppressi dall’emigrazione endemica e dal reddito che è la metà e la disoccupazione doppia rispetto al Centro-Nord. Il giornalista dovrebbe operare con etica e obiettività nel rispetto della verità garantendo al cittadino il diritto all’informazione e non solo alla notizia. Pedagogia dell’asservimento al padrone di turno con la narrazione del pericolo futuro privato dall’esame, a tutto tondo, sia dei risvolti positivi che di quelli negativi. In tal modo il cittadino è l’agnello sacrificale al quale è negato il diritto di scegliere con obbiettività e, sotto l’influenza degli eventi drammatici degli ultimi anni, sarà indotto ad accettare, non solo, la riduzione degli spazi di democrazia diretta ma pure tagli al welfare, alla scuola, alla sanità. La democrazia richiede che i giudici siano sottoposti solo alla legge ma anche giornalisti che non siano solo il megafono del potere.
Attualità
Servizio Trasporto Scolastico Anno Scolastico 2025/2026. Aperte le iscrizioni

Il Comune di Ariano Irpino informa che sono aperte le iscrizioni al servizio di trasporto scolastico per l’anno scolastico 2025/2026.
Il termine di scadenza per la presentazione delle domande è fissato al 01/08/2025.
Tutte le informazioni sono reperibili nell’allegato avviso pubblico, oltre al relativo modello di domanda da presentare al Comune di Ariano Irpino con le modalità indicate.
Attualità
La Provincia di Avellino attiva i canali istituzionali Whatsapp e Telegram

Il presidente Buonopane: “Puntiamo a migliorare il rapporto con l’utenza” La Provincia di Avellino ha attivato i canali istituzionali Whatsapp e Telegram “Provincia di Avellino”, al fine di migliorare le comunicazioni con l’utenza.
“Abbiamo realizzato questi canali per rispondere a un’esigenza di riduzione della distanza tra palazzo e utente – spiega il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane -. Utente che è rappresentato dal libero cittadino, dall’associazione, dall’impresa privata, dagli organi di informazione. Lo stesso vale nel rapporto con ogni altra istituzione. Di qui, la ferma convinzione di sfruttare i media tradizionali e i social media. Lungo questo solco, si muove da tempo l’attività di comunicazione/informazione, registrando apprezzabili riscontri. In tale direzione, si proseguirà con le azioni già programmate. I due canali ufficiali vanno ad aggiungersi alla pagina ufficiale di Facebook ‘Provincia di Avellino’”.
Il presidente Buonopane invita a iscriversi ai canali istituzionali Whatsapp e Telegram.
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