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Lettera aperta sulla prescrizione all’ on. Andrea Orlando, vice segretario del PD e già Ministro della Giustizia

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  • Caro Andrea Orlando, ci conosciamo: tu sei stato un dirigente politico del PCI –PDS e PD a La Spezia, io del PCI-PDS-DS a Genova, ma non del PD, al quale non ho mai aderito. L’8 marzo del 2007 ho dato le dimissioni dai Democratici di Sinistra e dal gruppo della Camera dell’Ulivo, proprio perché nel PD mancava e manca la “S” di Sinistra. Come certamente sai, non sono né del PD né del Movimento 5Stelle, ma ti ho apprezzato come ministro quando, ben conoscendo i guai che produce la prescrizione dei reati, hai provveduto a un blocco parziale, della prescrizione da un grado all’altro del giudizio. Ma ho ancor più apprezzato il blocco totale della prescrizione dopo il primo grado di giudizio, fatto approvare dal ministro Bonafede e che entrerà in vigore per i reati commessi dopo il primo gennaio 2020. Avrei preferito la precedente proposta formulata dal PD, di bloccare la prescrizione dopo il rinvio a giudizio. Con estremo rammarico, invece, rilevo che attualmente il PD insieme ad Italia Viva, minaccia la crisi dell’attuale Governo Conte, se non sarà cancellato il blocco della prescrizione dopo la sentenza di I grado, paventando che con il blocco della prescrizione, i processi non finiranno mai e ciò porrebbe gli imputati in una situazione di “disagio” per un lungo tempo. Purtroppo, però, giova ricordarlo, nei processi non ci sono solo gli imputati, ma anche le parti lese: addirittura si può senza tema di smentite affermare, che se c’è un reato, c’è inevitabilmente una parte lesa, anche se talvolta non si individua l’imputato. Ho sperimentato in maniera diretta come può essere lungo e travagliato il supplizio per la parte lesa, che nel mio caso è una persona a me cara, e come può essere, al contrario allegra, la vita di quelli che commettono reati, che sperando nell’impunità, si godono i frutti del loro operato! Mi riferisco nello specifico a un reato commesso il 7 luglio 2009 che è stato denunciato dalla parte lesa il 13 luglio 2009: dei tre imputati, uno è stato dichiarato prescritto in appello, mentre gli altri due sono stati condannati e ora stiamo attendendo la sentenza della Cassazione, alla quale i due condannati hanno fatto ricorso. C’è la spada di Damocle della prescrizione che incombe! In questi lunghi dieci anni, ho assistito ai più biechi mezzucci per ritardare i processi: ufficiali giudiziari che non riescono a notificare agli imputati, avvocati che si arrampicano sugli specchi con i cavilli più spregiudicati, imputati che mentono sapendo di mentire (è un loro diritto), testimoni mendaci, una girandola di PM che cambiano per i più svariati motivi e gli imputati che mettono in campo schiere di avvocati, potendo permetterselo, paradossalmente anche grazie ai proventi dei loro stessi reati. Gli imputati, se colpevoli, sanno di esserlo e quindi sperano nella prescrizione del reato. Se dal primo gennaio ci sarà il blocco della prescrizione dopo il primo grado di giudizio, i colpevoli non potranno che chiedere clemenza invece di dilatare all’infinito i processi. Spero che il PD, di cui sei vice-segretario, si ravveda e si schieri dalla parte dei danneggiati e della giustizia giusta e lasci a Forza Italia, razzisti e fascisti vari, il garantismo di comodo di cui sono portatori da sempre.

Aleandro Longhi

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Presentazione del libro “Quando il mondo dorme” di Francesca Albanese

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Domenica 27 luglio alle ore 18:00, presso la Sala del Palazzo degli Uffici di Ariano Irpino, si terrà la presentazione del libro “Quando il mondo dorme” di Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati.

L’incontro si svolgerà alla presenza dell’autrice, che offrirà al pubblico una narrazione composta da dieci storie tese a rappresentare, attraverso immagini cariche di umanità, lo spirito di un popolo al centro della storia contemporanea.

A dialogare con Albanese sarà Moni Ovadia, figura nota nel panorama teatrale e attivo sostenitore dei diritti sociali. L’evento è promosso da CittadinanzAttiva – Assemblea Territoriale Ariano Irpino, Proloco Nuovamente e Progetto Riformista.

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SCELTA DEL RE E DELLA REGINA per la XXIX edizione della Rievocazione Storica del Dono delle Sante Spine. Aperte le adesioni

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DAL 10 AL 25 LUGLIO 2025 SARANNO APERTE LE ADESIONI PER LA SCELTA DEL RE E DELLA REGINA per la XXIX edizione della Rievocazione Storica del Dono delle Sante Spine.

La partecipazione è aperta a tutti i cittadini che intendano dare un contributo concreto all’evento. 
L’adesione va presentata dal 10 al 25 luglio 2025, inviando la domanda esclusivamente all’indirizzo email: info@santespine.it

La domanda dovrà contenere:
 • generalità complete
 • altezza (senza scarpe) e numero di scarpe
 • un recapito telefonico
 • due foto recenti (un primo piano e una figura intera)
 • copia di un documento d’identità

La selezione si terrà il 27 luglio 2025 alle ore 18:00 presso la sede dell’associazione, in via R. D’Afflitto, 16 (ex chiesa S. Andrea).

La giuria sarà composta da 5 membri:
-1 rappresentante dell’associazione Sacre Spine
-1 delegato dell’amministrazione comunale
-1 esperto di moda,l
-1 storico
-1 giornalista.
Ogni membro esprimerà un voto da 6 a 10 per ciascun candidato.
Le decisioni della giuria sono definitive e inappellabili.

Saranno eletti Re e Regina i candidati che avranno ottenuto il maggior numero di voti.
Verrà inoltre redatta una graduatoria di riserva da utilizzare in caso di rinuncia o impedimento dei prescelti.

Gli eletti dovranno garantire la presenza nei giorni 12 e 31 agosto 2025 e per tutta la durata della manifestazione. In caso di impossibilità si attingerà alla graduatoria.

REQUISITI RE:
 • sesso: maschile
 • età: preferibilmente tra i 40 e i 50 anni
 • capelli e barba: intonsi

REQUISITI REGINA:
 • sesso: femminile
 • età: preferibilmente tra i 18 e i 25 anni
 • capelli: lunghi, moro o castani

Per entrambe le figure è richiesta dimestichezza con il cavallo, poiché il corteo prevede un tragitto a cavallo in sella con accompagnatore, da Castello a Piazza Plebiscito.

 La partecipazione è gratuita e non è previsto alcun compenso o rimborso spese.

Per info: www.santespine.it

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Centrodestra e civiche di centro“Giornata positiva in Consiglio: un passo avanti per la città”

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La seduta di Martedì del Consiglio Comunale si è conclusa con soddisfazione per i gruppi di centrodestra e civiche di centro, che rivendicano risultati concreti e significativi ottenuti grazie al loro impegno. Sul primo punto all’ordine del giorno, le opposizioni hanno centrato un obiettivo importante: far intervenire le associazioni di categoria e avviare un tavolo di lavoro in piena condivisione con la maggioranza. Un segnale positivo, che dimostra come il confronto aperto e costruttivo possa portare risultati utili per la città. “È una vittoria del dialogo e del metodo”, commentano i consiglieri. Diverso invece il clima sul secondo punto, relativo allo spostamento del mercato cittadino. Qui sono emerse difficoltà evidenti da parte dell’amministrazione. L’irrigidimento nel difendere le scelte fatte, il continuo decantare l’attuale sistemazione del mercato e, allo stesso tempo, l’ammissione che potrebbero esserci difficoltà nel riportarlo in Piazza Mazzini, hanno reso ancora più chiaro ciò che l’opposizione sostiene da tempo: le motivazioni che vengono presentate come “tecniche” sono in realtà politiche. L’essersi lavati le mani sulle responsabilità, evitando di fornire risposte chiare e documenti richiesti, per poi alimentare confusione, è un atto politico, non tecnico. È la dimostrazione di una gestione che preferisce evitare il confronto, salvo poi chiudersi a riccio quando viene messa davanti alle proprie scelte. A chi ha provato a spostare il dibattito sul piano territoriale, contrapponendo centro e periferia, l’opposizione risponde con decisione, usando un vecchio detto che ben descrive il tono degli attacchi: “Ognuno dal proprio cuore l’altrui misura”. E proprio su questo punto si vuole rispondere con chiarezza anche all’accorato – e non richiesto – richiamo all’unità di Ariano e della sua popolazione, fatto da alcuni esponenti della maggioranza. L’unità si costruisce con un piano serio per la città, e questa amministrazione non l’ha mai avuto. Finora ci sono stati solo interventi a macchia di leopardo nei diversi quartieri, spesso rivendicando meriti non propri, ma senza mai puntare davvero a ricucire il tessuto sociale e culturale di Ariano. Per questo, accusare la minoranza di essere divisiva è paradossale: è chi governa, senza una visione chiara, a non sapere come unire davvero la città. Una giornata, quindi, che per centrodestra e centro rappresenta un passo avanti: dimostra che un’opposizione attenta e responsabile può ottenere risultati, e che chi guida oggi la città continua a mostrare i propri limiti.

I consiglieri di minoranza:

Marcello Luparella, Ico Mazza, Daniele Tiso, Antonio Della Croce, Marco la Carità

F.lli D’Italia Forza Italia Azione Orizzonti Popolari Patto Civico Comitato Manna Camporeale Moderati per Ariano

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