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Leggere fa bene alla mente e al cuore e crea indipendenza

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La Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore che si è appena celebrata, nasce per ricordare la scomparsa,

nel 1616, di tre grandi pilastri della letteratura universale: lo spagnolo Miguel de Cervantes, il britannico William Shakespeare e il peruviano Inca Garcilaso. Nata in Catalogna, la Giornata Mondiale del Libro si festeggia ogni 23 Aprile ed è stata promossa in Spagna dallo scrittore valenziano Vincent Clavel Andrés. La tradizione spagnola vuole che in questa giornata gli uomini regalino alle proprie donne una rosa: i librai catalani regalano una rosa a tutti i clienti che acquistano un libro il 23 Aprile. L’UNESCO nomina ogni anno, dal 2001, una Capitale mondiale del libro. La prima fu Madrid, e quest’anno, la Giornata Mondiale del Libro ci ha portati(virtualmente) in Malesia, a Kuala Lumpur. Anche Ariano Irpino, nel suo piccolo, si distingue per diffondere la passione della lettura. Ce lo conferma la dr.ssa Marika Luparella, che collabora con l’associazione locale “Il vizio di leggere”. L’associazione partecipa e collabora attivamente alle numerose iniziative organizzate dall’Amministrazione comunale e a quelle di altre associazioni locali. Una passione per la lettura innata quella di Marika, al punto tale che ne ha fatto un mestiere: insegna lettere al Liceo Parzanese di Ariano. Il suo scopo è diffondere questa passione e un giorno pubblicare i suoi scritti di prosa, che oggi possiamo leggere sulla sua pagina Facebook “Luci e Ombre”. Intanto, in attesa di leggere gli scritti di Marika, ci chiediamo: “cosa spinge tante persone a condividere questa passione? Perché si dice che la lettura è cibo per la mente?”. 

Forse perché, leggere fa bene al cervello e ne aumenta le connessioni. In tempi di coronavirus e di #iorestoacasa, abbiamo tutti una preziosa occasione. Importanti studi scientifici confermano che la lettura aumenta la memoria, e le abilità empatiche. Altri effetti collaterali evidenziati dagli studi dimostrano che leggere stabilizza la frequenza cardiaca e regola la pressione sanguigna. Inoltre, leggendo si attivano gli stessi neuroni che si attivano quando scriviamo, corriamo o tocchiamo un oggetto. In pratica, è come se facessimo le stesse cose che fanno i personaggi immaginari.

L’Università di Harvard (Usa 2013) ha scoperto che i lettori comprendono meglio gli stati d’animo e le emozioni degli altri, perché interpretano meglio le espressioni facciali, sono più creativi, hanno maggiori capacità di giudizio e una mente più elastica. La lettura migliora i ricordi delle persone, dona longevità, riduce lo stress e favorisce la concentrazione  (oggi compromessa dal multitasking) rallentando sintomi come la demenza senileBastano anche solo 6 minuti al giorno..

È consigliabile ascoltare un audio book quando non si trova il tempo per leggere? Fino al ‘700 la lettura era una pratica orale, dal’700 in poi è diventata silenziosa, infine, da 10 anni a questa parte, si assiste alla diffusione degli “audiolibri”. Nel segmento dei ‘digital publishing’ questi rappresentano il segmento col più alto incremento di vendite e fatturato (possibilità di scaricarli con iTunes, Audible, Storytel…). Secondo Michael Kozlowski (caporedattore Good-eReader) anche l’audiobook, come il libro, avrebbe una sorta di effetto positivo sulla salute mentale, sullo stress e sicuramente sugli occhi, dato che si legge con le “orecchie”. L’ascolto, in altre parole, stimola l’apparato uditivo e le corrispondenti regioni cerebrali, mentre accade un corrispondente relax visivo. Un beneficio certo è quello che l’audiobook ha sulla terza età: molti tra loro sono stati voraci lettori di libri, e ora non hanno più gli occhi di un tempo per leggere senza fatica, in molti casi non ce la fanno a manipolare i libri (se soffrano di forme artritiche o tremori). Infine, una recentissima ricerca condotta in Iran da un team di neuropsicologi, ha analizzato l’impatto degli audiolibri sulla salute mentale degli anziani. Tra gli anziani che avevano utilizzato gli audiolibri si sono verificati miglioramenti significativi nelle loro varie sofferenze psicologiche: psicosi, fobie, aggressività, depressione, ansietà, atteggiamenti ossessivo-compulsivi (The Impact of Audio Book on the Elderly Mental Health” pubblicata dall’U.S. National Library of Medicine-National Institute of Health).

Meglio un libro o un buon film?

Si tratta di due modi di comunicare completamente diversi: il libro utilizza la scrittura e, quindi, la lettura; il film utilizza immagini e sonoro e, di conseguenza, entrambi i sensi della vista e dell’udito. Il libro è di lenta assimilazione, il film è più veloce, arriva prima a chi lo guarda perché più comprensibile grazie alle immagini. Inoltre, mentre la lettura è un’attività solitaria, il film permette di stare in compagnia e di commentare con altri lo svolgimento dell’azione. Sicuramente i punti di forza di un libro rispetto a un film sono che la trama è più dettagliata, la descrizione più accurata e lascia maggiore libertà alla fantasia. Ma può anche accadere che il film sia migliore del libro da cui è tratto. Dipende dall’abilità della regia, dalla sceneggiatura, dalla capacità di immedesimarsi degli attori, dalla fotografia, dalle musiche (la cui incredibile potenza rimane impressa nella mente e nel cuore di chi guarda il film). Ognuno di questi aspetti può rendere il film migliore del libro. Resta il fatto che sono entrambe 2 forme di espressione artistica e l’una non esclude l’altra, perciò siamo liberi di giudicare e confrontarli di volta in volta a seconda dei nostri gusti personali.

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Morti sul lavoro – Antonio Bianco: “Ripristinare il Sistema Sanitario Nazionale”

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I sindacati scioperano, il 20 aprile a Roma la CGIL e la UIL, non partecipa la CISL, portano in piazza i temi della sanità incapace di dare risposte concrete e rapide ai pazienti e delle morti sul lavoro. Le liste di attesa sono un dramma nazionale, ancor più acuto nel Meridione, con posti letto insufficienti e personale carente che è costretto a subire turni inaccettabili, anche di 12 ore al giorno, perfino nel pronto soccorso. In Italia almeno 5 milioni di persone hanno rinunciato a curarsi, con il passaggio della gestione della Sanità da Nazionale a quella Regionale, sono diventate inaccettabili le disparità di assistenza e cura di identiche patologie legate alle risorse finanziarie che impongono ai residenti nelle regioni più povere del Meridione di migrare verso il Nord per curarsi. L’uguaglianza dei cittadini e la loro salute non sono diritti fondamentali dell’individuo (articoli 3 e 32 della Costituzione) ma legati alla residenza che contrassegna la possibilità di avere cure garantite in tempi accettabili. 

Sia l’uguaglianza dei cittadini che le cure gratuite per gli indigenti, sono un mero sogno. In Italia, secondo le stime dell’ISTAT, non meno di 5,7 milioni di cittadini, pari all’8,5% delle famiglie residenti nel 2023, sono in condizioni di povertà assoluta, persone alle quali la cura e l’assistenza sanitaria non è garantita, né mai erogata. I sindacati confederali scendono in piazza anche per denunciare, per l’ennesima volta, la barbarie delle morti sul lavoro. Gli ultimi episodi mostrano quanta strada deve essere fatta sulla prevenzione e sul controllo nei cantieri. Secondo il sindacato deve essere eliminato il sub appalto del sub appalto che scarica la riduzione dell’importo appaltato sulla sicurezza e sul salario del lavoratore, costretto a subire condizioni pericolose per la propria salute pur di mettere il piatto a tavola. Né vi è stato il confronto con il governo sul rinnovo dei contratti e sulla riduzione del potere di acquisto dei salari causato dall’inflazione. Secondo il sindacato, le risorse finanziarie potrebbero essere trovate tassando gli extra profitti delle banche, del settore farmaceutico e di quello energetico. Le chiacchiere stanno a zero: le liste di attesa si allungano e prosegue la strage dei morti sul lavoro. Non possiamo rimanere con le mani in tasca a guardare gli eventi, occorre una crociata per rendere civile il nostro paese, non possiamo essere complici della politica che non considera tutti gli individui “Fratelli d’Italia”.

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Antonio Bianco:”Occorre la crociata contro le morti bianche sul lavoro”

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nessun governo ha posto il freno al massimo profitto ed ai sub appalti, costi quel che costi, inclusa la vita dei lavoratori. Eppure ci sono fiumi di leggi, pezzi di carta straccia bruciata sull’altare dell’egoismo e della competizione che risparmia sui salari pur di rimanere sul mercato che cannibalizza le imprese in regola, costrette a chiudere i battenti. La strage della centrale elettrica di Suviana, seguiranno le commemorazioni di stato, le frasi di rito, qualche lacrimuccia e poi, speriamo di no!, in attesa del nuovo lutto. In Italia ogni anno perdono la vita più di 1000 persone sul posto di lavoro, con migliaia di lavoratori infortunati che vanno ad ingrossare la schiera di invalidi civili che sono presi in carico dall’INPS. Costi che si riversano sul sistema pensionistico e su quello sanitario, incapace di garantire la presa in carico totale dell’infortunato e della sua famiglia. Non si può andare a lavorare e ritornare a sera in una bara con le commemorazioni di Stato. Occorre una crociata contro questa strage, diversamente siamo simili a Ponzio Pilato che, si lava le mani e gira lo sguardo da un’altra parte.

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Il 15 aprile ad Ariano intervento di derattizzazione

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Si informa la cittadinanza che lunedì 15 aprile 2024  dalle ore 7,00  è previsto un intervento di derattizzazione su tutto il territorio comunale.

L’intervento di bonifica ambientale sarà realizzato, come di consuetudine, da un’impresa incaricata dall’Asl, con la collaborazione ed il controllo del personale comunale.

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