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La social Tv in cerca di nuove strade.

I segnali provenienti dal mercato sembrano parlare chiaro: le start up nate attorno ad applicazioni verticali di second-screen non godono di buona salute. Non solo IntoNow, acquisita circa tre anni fa da Yahoo!, che ne ha ora annunciato la chiusura entro il prossimo 31 marzo; non solo GetGlue, acquisita dalla startup i.Tv e ora fatta confluire nella nuova app Tvtag, che conserva solo in parte caratteristiche e finalità dell’app originaria; e non soltanto Miso, assorbita a suo tempo da Dijit (produttore di NextGuide), a sua volta ora incorporata da Viggle. Un eloquente post sul blog GigaOm elenca i tanti altri casi di app che volevano cambiare la tv, o almeno la social tv e delle quali non si ha più notizia, così come delle società che le producevano – e dei loro dipendenti. In effetti, nella classifica delle app più scaricate e più redditizie nel 2013, stilata dagli analisti di AppAnnie – specializzati nei dati relativi agli app stores – nessuna di queste applicazioni figura nelle prime dieci posizioni.
Per fare un esempio, nell’ultimo anno TvTag fa capolino nei ranking statunitensi relativi allo store di Apple solo restringendo la visuale alle applicazioni specializzate nell’intrattenimento, e posizionandosi nel migliore dei casi dopo il 70° posto.
Basta tanto a dare per morto il secondo schermo? Probabilmente no. Tutto ciò avviene mentre tra le 10 applicazioni più scaricate negli Usa compare Netflix (e in Uk l’app iPlayer della Bbc è al 6° posto dei download, e l’app Sky Sport Mobile tv al 9° posto delle revenues). Al fianco di queste applicazioni, dedicate ai contenuti tv e alle informazioni contestuali, la parte del leone la fanno i grandi social network generalisti, Facebook e Twitter, che hanno mostrato tutta la loro forza di recente con l’evento televisivo dell’anno statunitense, il SuperBowl.
Basti pensare che in quell’occasione sono stati prodotti circa 24.9 milioni di tweets: per avere un termine di paragone, la puntata finale della scorsa stagione di una serie tv come Pretty Little Liars aveva prodotto 1.9 milioni di tweet. E proprio alla tv, secondo alcuni osservatori, deve aggrapparsi Twitter per risollevare le sue sorti, in forse dopo il crollo azionario determinato dallo stallo del suo numero di utenti; magari allargando il più possibile la sua platea, oggi relativamente di nicchia, a immagine e somiglianza del pubblico di massa televisivo. Nel frattempo, la società ha già ricominciato a enfatizzare con la stampa la maggiore stickiness degli spettatori che twittano durante le trasmissioni, i quali dalle ricerche risultano meno propensi a cambiare canale durante la pubblicità, e sembrano ricordare meglio gli spot.
Nelle nostre serate, nei nostri salotti, gli schermi non sono diminuiti, e le attività di “media meshing” (secondo la definizione dell’Ofcom) non sono scomparse. La tv nsomma, non ha abbandonato il cammino social: semplicemente, ha abbandonato le strade oziose per dirigersi su quelle più promettenti. Tra le prime figura senza dubbio quella della gamification, con la sua rincorsa ad accumulare badges piazzando bandierine sul maggior numero di trasmissioni possibili; tra le seconde c’è invece la conversation, il commento condiviso con i contatti rilevanti che fa da sottofondo ai programmi più seguiti. La differenza la fa il modello di utilizzo, che nel primo caso resta occasionale, e quindi superficiale e ristretto: e nel secondo, invece, si inserisce in un’esperienza social già consolidata, che accompagna tutta la giornata fino al momento della fruizione tv serale.
Da un lato, c’è il vagabondaggio dei meno attenti tra i palinsesti, solo per guadagnare un segnaposto; dall’altro l’approfondimento degli spettatori engaged, che si dedicano alla visione da veri appassionati fuori e dentro il piccolo schermo. Naturale che ad attirare inserzionisti e investitori non sia il primo modello, ma il secondo, che consente di conoscere gli utenti a tutto tondo e di pensare messaggi su misura per loro. Il bel gioco delle app di social tv è durato poco: ma il gioco dei nuovi modelli di business, costruiti intorno alla conversazione sul second screen, è appena cominciato.
Fonte :”www.corrierecomunicazioni.it”
Attualità
Presentazione del libro “Quando il mondo dorme” di Francesca Albanese

Domenica 27 luglio alle ore 18:00, presso la Sala del Palazzo degli Uffici di Ariano Irpino, si terrà la presentazione del libro “Quando il mondo dorme” di Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati.
L’incontro si svolgerà alla presenza dell’autrice, che offrirà al pubblico una narrazione composta da dieci storie tese a rappresentare, attraverso immagini cariche di umanità, lo spirito di un popolo al centro della storia contemporanea.
A dialogare con Albanese sarà Moni Ovadia, figura nota nel panorama teatrale e attivo sostenitore dei diritti sociali. L’evento è promosso da CittadinanzAttiva – Assemblea Territoriale Ariano Irpino, Proloco Nuovamente e Progetto Riformista.
Attualità
SCELTA DEL RE E DELLA REGINA per la XXIX edizione della Rievocazione Storica del Dono delle Sante Spine. Aperte le adesioni

DAL 10 AL 25 LUGLIO 2025 SARANNO APERTE LE ADESIONI PER LA SCELTA DEL RE E DELLA REGINA per la XXIX edizione della Rievocazione Storica del Dono delle Sante Spine.
La partecipazione è aperta a tutti i cittadini che intendano dare un contributo concreto all’evento.
L’adesione va presentata dal 10 al 25 luglio 2025, inviando la domanda esclusivamente all’indirizzo email: info@santespine.it
La domanda dovrà contenere:
• generalità complete
• altezza (senza scarpe) e numero di scarpe
• un recapito telefonico
• due foto recenti (un primo piano e una figura intera)
• copia di un documento d’identità
La selezione si terrà il 27 luglio 2025 alle ore 18:00 presso la sede dell’associazione, in via R. D’Afflitto, 16 (ex chiesa S. Andrea).
La giuria sarà composta da 5 membri:
-1 rappresentante dell’associazione Sacre Spine
-1 delegato dell’amministrazione comunale
-1 esperto di moda,l
-1 storico
-1 giornalista.
Ogni membro esprimerà un voto da 6 a 10 per ciascun candidato.
Le decisioni della giuria sono definitive e inappellabili.
Saranno eletti Re e Regina i candidati che avranno ottenuto il maggior numero di voti.
Verrà inoltre redatta una graduatoria di riserva da utilizzare in caso di rinuncia o impedimento dei prescelti.
Gli eletti dovranno garantire la presenza nei giorni 12 e 31 agosto 2025 e per tutta la durata della manifestazione. In caso di impossibilità si attingerà alla graduatoria.
REQUISITI RE:
• sesso: maschile
• età: preferibilmente tra i 40 e i 50 anni
• capelli e barba: intonsi
REQUISITI REGINA:
• sesso: femminile
• età: preferibilmente tra i 18 e i 25 anni
• capelli: lunghi, moro o castani
Per entrambe le figure è richiesta dimestichezza con il cavallo, poiché il corteo prevede un tragitto a cavallo in sella con accompagnatore, da Castello a Piazza Plebiscito.
La partecipazione è gratuita e non è previsto alcun compenso o rimborso spese.
Per info: www.santespine.it
Attualità
Centrodestra e civiche di centro“Giornata positiva in Consiglio: un passo avanti per la città”

La seduta di Martedì del Consiglio Comunale si è conclusa con soddisfazione per i gruppi di centrodestra e civiche di centro, che rivendicano risultati concreti e significativi ottenuti grazie al loro impegno. Sul primo punto all’ordine del giorno, le opposizioni hanno centrato un obiettivo importante: far intervenire le associazioni di categoria e avviare un tavolo di lavoro in piena condivisione con la maggioranza. Un segnale positivo, che dimostra come il confronto aperto e costruttivo possa portare risultati utili per la città. “È una vittoria del dialogo e del metodo”, commentano i consiglieri. Diverso invece il clima sul secondo punto, relativo allo spostamento del mercato cittadino. Qui sono emerse difficoltà evidenti da parte dell’amministrazione. L’irrigidimento nel difendere le scelte fatte, il continuo decantare l’attuale sistemazione del mercato e, allo stesso tempo, l’ammissione che potrebbero esserci difficoltà nel riportarlo in Piazza Mazzini, hanno reso ancora più chiaro ciò che l’opposizione sostiene da tempo: le motivazioni che vengono presentate come “tecniche” sono in realtà politiche. L’essersi lavati le mani sulle responsabilità, evitando di fornire risposte chiare e documenti richiesti, per poi alimentare confusione, è un atto politico, non tecnico. È la dimostrazione di una gestione che preferisce evitare il confronto, salvo poi chiudersi a riccio quando viene messa davanti alle proprie scelte. A chi ha provato a spostare il dibattito sul piano territoriale, contrapponendo centro e periferia, l’opposizione risponde con decisione, usando un vecchio detto che ben descrive il tono degli attacchi: “Ognuno dal proprio cuore l’altrui misura”. E proprio su questo punto si vuole rispondere con chiarezza anche all’accorato – e non richiesto – richiamo all’unità di Ariano e della sua popolazione, fatto da alcuni esponenti della maggioranza. L’unità si costruisce con un piano serio per la città, e questa amministrazione non l’ha mai avuto. Finora ci sono stati solo interventi a macchia di leopardo nei diversi quartieri, spesso rivendicando meriti non propri, ma senza mai puntare davvero a ricucire il tessuto sociale e culturale di Ariano. Per questo, accusare la minoranza di essere divisiva è paradossale: è chi governa, senza una visione chiara, a non sapere come unire davvero la città. Una giornata, quindi, che per centrodestra e centro rappresenta un passo avanti: dimostra che un’opposizione attenta e responsabile può ottenere risultati, e che chi guida oggi la città continua a mostrare i propri limiti.
I consiglieri di minoranza:
Marcello Luparella, Ico Mazza, Daniele Tiso, Antonio Della Croce, Marco la Carità
F.lli D’Italia Forza Italia Azione Orizzonti Popolari Patto Civico Comitato Manna Camporeale Moderati per Ariano
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