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Attualità

Il Presidente dell’Anci Antonio Decaro: senza i Comuni sarà impossibile attuare il Piano di resilienza

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Draghi è intervenuto all’assemblea dell’Anci e centra il suo discorso sui Comuni ai quali saranno destinati 50 miliardi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) necessari a realizzare i progetti rimasti nei cassetti.  I soldi da spendere sono tanti, manca però il personale nei Comuni Meridionali, ridotto ai minimi termini per la noncuranza dello Stato Centrale. Senza una macchina amministrativa ben funzionante il Sud rischia di rimanere al palo con la possibilità che si allarghi, ulteriormente, il divario socio-economico tra il Nord ed il Sud, rendendo vano qualsiasi sforzo di rinsaldare la coesione sociale e territoriale del Paese. Divise da profonde disuguaglianze che vedono il Meridione privo di servizi efficienti e diffusi, con il reddito pro capite che è la metà di quello del Nord e la fuga dal meridione, tra il 2002 ed il 2017, certificata dall’ISTAT, di circa 2 milioni di persone inclusi 250 mila giovani con elevata formazione universitaria. Non possiamo permetterci il lusso di sprecare o, peggio ancora, di non spendere i denari secondo le modalità ed i tempi indicati dall’UE, elargendo le mancette ai soliti “amici” o per mancanza del personale. Il bando per l’assunzione di 2800 tecnici entro l’aprile del 2022, messo in campo dalla Ministra per il Mezzogiorno Mara Carfagna (vedi il Mattino del 12/11/2021) va in questa direzione. I comuni, inoltre, potrebbero essere affiancati dalla Cassa Depositi e Prestiti (CDP) per l’elaborazione dei progetti, in particolar modo quelli più piccoli. Il Comune di Napoli, ad esempio, ha la pianta organica ridotta a meno del 50%, fatto che compromette l’utilizzo delle risorse del PNRR e renderebbe vano ogni sforzo di rinascita della terza città italiana. Il tema è ripreso dal Presidente dell’Anci Antonio Decaro che apprezza la condivisione e la preoccupazione del governo sulla penuria del personale e, nell’intervista rilanciata sul Mattino del 12/11/2021, a firma di Diodato Pirone, afferma che: “Abbiamo interlocutori attenti nell’esecutivo e non solo perché tutti si rendono conto che senza i Comuni sarà impossibile attuare il Piano di resilienza”. Ci auguriamo che le parole di Decaro non siano la solita aria fritta smentita dai fatti.

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Antonio Bianco:”Giornalismo scrivano, megafono del potere”

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Giornali, TV, social media raccontano della volontà del governo italiano di aumentare la spesa militare al 5% del Pil. Oggi è al 2% e si spendono circa 37 miliardi annui ai quali si aggiungerebbero altri 40 miliardi annui (somma superiore all’ultima legge di bilancio di 30 miliardi) che graverebbero il bilancio di 400 miliardi in 10 anni.

Con il Pil che segna aumenti da prefisso telefonico, il mega debito pubblico da far tremare i polsi ed una scarsa propensione del governo a colpire gli evasori fiscali, per reperire i soldi si profilano tagli alla spesa pubblica.

Viene prospettata l’ipotesi di distrarre le risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione, destinati per l’80% al Meridione ed il 20% al Centro-Nord, a favore del riarmo. Se ciò fosse, non solo il Meridione, privo di infrastrutture moderne e quasi inesistenti diritti di cittadinanza, ma pure l’area settentrionale andrebbe in sofferenza senza l’apporto del FSC. I giornalisti dei media nazionali e della TV di Stato, in modo acritico scrivono del riarmo senza analizzare le ricadute socio-economiche dovute ai tagli alla spesa pubblica che incideranno maggiormente sui meridionali, oppressi dall’emigrazione endemica e dal reddito che è la metà e la disoccupazione doppia rispetto al Centro-Nord. Il giornalista dovrebbe operare con etica e obiettività nel rispetto della verità garantendo al cittadino il diritto all’informazione e non solo alla notizia. Pedagogia dell’asservimento al padrone di turno con la narrazione del pericolo futuro privato dall’esame, a tutto tondo, sia dei risvolti positivi che di quelli negativi. In tal modo il cittadino è l’agnello sacrificale al quale è negato il diritto di scegliere con obbiettività e, sotto l’influenza degli eventi drammatici degli ultimi anni, sarà indotto ad accettare, non solo, la riduzione degli spazi di democrazia diretta ma pure tagli al welfare, alla scuola, alla sanità. La democrazia richiede che i giudici siano sottoposti solo alla legge ma anche giornalisti che non siano solo  il megafono del potere.

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Servizio Trasporto Scolastico Anno Scolastico 2025/2026. Aperte le iscrizioni

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Il Comune di Ariano Irpino informa che sono aperte le iscrizioni al servizio di trasporto scolastico per l’anno scolastico 2025/2026.
Il termine di scadenza per la presentazione delle domande è fissato al 01/08/2025.
Tutte le informazioni sono reperibili nell’allegato avviso pubblico, oltre al relativo modello di domanda da presentare al Comune di Ariano Irpino con le modalità indicate.

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La Provincia di Avellino attiva i canali istituzionali Whatsapp e Telegram

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Il presidente Buonopane: “Puntiamo a migliorare il rapporto con l’utenza” La Provincia di Avellino ha attivato i canali istituzionali Whatsapp e Telegram “Provincia di Avellino”, al fine di migliorare le comunicazioni con l’utenza.

“Abbiamo realizzato questi canali per rispondere a un’esigenza di riduzione della distanza tra palazzo e utente – spiega il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane -. Utente che è rappresentato dal libero cittadino, dall’associazione, dall’impresa privata, dagli organi di informazione. Lo stesso vale nel rapporto con ogni altra istituzione. Di qui, la ferma convinzione di sfruttare i media tradizionali e i social media. Lungo questo solco, si muove da tempo l’attività di comunicazione/informazione, registrando apprezzabili riscontri. In tale direzione, si proseguirà con le azioni già programmate. I due canali ufficiali vanno ad aggiungersi alla pagina ufficiale di Facebook ‘Provincia di Avellino’”.

Il presidente Buonopane invita a iscriversi ai canali istituzionali Whatsapp e Telegram.

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