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GSA Pallavolo Ariano SERIE D FEMMINILE – Non riesce l’impresa alle atlete arianesi

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GSA PALLAVOLO ARIANO –MARIGLIANELLA VOLLEY 1-3
(13-25,21-25,25-14-23-25)

Non è bastata una bella prestazione al GSA ARIANO per conquistare la prima vittoria del campionato. La serata sportiva di domenica 8 Dicembre è cominciata con un minuto di raccoglimento per ricordare Nelson Mandela.
Nel confronto con una delle big del torneo, la squadra di mister Checa , a parte il primo set , ha letteralmente dominato la gara e solo piccoli dettagli hanno determinato il risultato sfavorevole. Prima parte del match da cancellare, con le atlete di casa che non sembrano pronte ad entrare in partita, il Mariglianella approfitta della situazione e si aggiudica il set con facilità 25-13. Nel secondo parziale, il GSA ARIANO impone il proprio gioco, con la grande pressione al servizio ed un’attenta gestione del muro, si porta in vantaggio 9-1. E’ bastata un’incertezza in attacco a demotivare le locali che si fanno recuperare 9-9. La gara diventa bella ed in equilibrio fino al 21-21, poi, le napoletane sono più lucide nel finale ed archiviano il parziale 25-21.
Il 2-0 scuote le ragazze del GSA ARIANO ,sale in cattedra Modestino, protagonista incontrastata a muro e in attacco che diventa punto di riferimento per le sue compagne. La squadra di Checa ritrova finalmente compattezza ed il set è vinto 25-14 grazie al bel gioco e all’impegno di tutto il gruppo che gira alla perfezione, grazie alla regista Senape. In questa fase, in bella evidenza le schiacciate di Santosuosso ed i muri vincenti di Bruno. Nell’ultima parte di match, le arianesi si rilassano e concedono un vantaggio iniziale alle avversarie che cresce fino al 10-18. Il gap fa emergere il carattere delle irpine che non vogliono soccombere e reagiscono con tecnica ed orgoglio, costruiscono un ottimo recupero 20-22. Il GSA ARIANO è in grado di pareggiare i conti, ma sul filo di lana, non riesce a gestire la tensione che genera alcuni errori che saranno fatali per un risultato 25-23 favorevole alle partenopee.
Tanto rammarico e tanto da recriminare per le atlete biancorosse che non mollano e attendono la prossima occasione per il riscatto.

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Attualità

Morti sul lavoro – Antonio Bianco: “Ripristinare il Sistema Sanitario Nazionale”

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I sindacati scioperano, il 20 aprile a Roma la CGIL e la UIL, non partecipa la CISL, portano in piazza i temi della sanità incapace di dare risposte concrete e rapide ai pazienti e delle morti sul lavoro. Le liste di attesa sono un dramma nazionale, ancor più acuto nel Meridione, con posti letto insufficienti e personale carente che è costretto a subire turni inaccettabili, anche di 12 ore al giorno, perfino nel pronto soccorso. In Italia almeno 5 milioni di persone hanno rinunciato a curarsi, con il passaggio della gestione della Sanità da Nazionale a quella Regionale, sono diventate inaccettabili le disparità di assistenza e cura di identiche patologie legate alle risorse finanziarie che impongono ai residenti nelle regioni più povere del Meridione di migrare verso il Nord per curarsi. L’uguaglianza dei cittadini e la loro salute non sono diritti fondamentali dell’individuo (articoli 3 e 32 della Costituzione) ma legati alla residenza che contrassegna la possibilità di avere cure garantite in tempi accettabili. 

Sia l’uguaglianza dei cittadini che le cure gratuite per gli indigenti, sono un mero sogno. In Italia, secondo le stime dell’ISTAT, non meno di 5,7 milioni di cittadini, pari all’8,5% delle famiglie residenti nel 2023, sono in condizioni di povertà assoluta, persone alle quali la cura e l’assistenza sanitaria non è garantita, né mai erogata. I sindacati confederali scendono in piazza anche per denunciare, per l’ennesima volta, la barbarie delle morti sul lavoro. Gli ultimi episodi mostrano quanta strada deve essere fatta sulla prevenzione e sul controllo nei cantieri. Secondo il sindacato deve essere eliminato il sub appalto del sub appalto che scarica la riduzione dell’importo appaltato sulla sicurezza e sul salario del lavoratore, costretto a subire condizioni pericolose per la propria salute pur di mettere il piatto a tavola. Né vi è stato il confronto con il governo sul rinnovo dei contratti e sulla riduzione del potere di acquisto dei salari causato dall’inflazione. Secondo il sindacato, le risorse finanziarie potrebbero essere trovate tassando gli extra profitti delle banche, del settore farmaceutico e di quello energetico. Le chiacchiere stanno a zero: le liste di attesa si allungano e prosegue la strage dei morti sul lavoro. Non possiamo rimanere con le mani in tasca a guardare gli eventi, occorre una crociata per rendere civile il nostro paese, non possiamo essere complici della politica che non considera tutti gli individui “Fratelli d’Italia”.

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Antonio Bianco:”Occorre la crociata contro le morti bianche sul lavoro”

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nessun governo ha posto il freno al massimo profitto ed ai sub appalti, costi quel che costi, inclusa la vita dei lavoratori. Eppure ci sono fiumi di leggi, pezzi di carta straccia bruciata sull’altare dell’egoismo e della competizione che risparmia sui salari pur di rimanere sul mercato che cannibalizza le imprese in regola, costrette a chiudere i battenti. La strage della centrale elettrica di Suviana, seguiranno le commemorazioni di stato, le frasi di rito, qualche lacrimuccia e poi, speriamo di no!, in attesa del nuovo lutto. In Italia ogni anno perdono la vita più di 1000 persone sul posto di lavoro, con migliaia di lavoratori infortunati che vanno ad ingrossare la schiera di invalidi civili che sono presi in carico dall’INPS. Costi che si riversano sul sistema pensionistico e su quello sanitario, incapace di garantire la presa in carico totale dell’infortunato e della sua famiglia. Non si può andare a lavorare e ritornare a sera in una bara con le commemorazioni di Stato. Occorre una crociata contro questa strage, diversamente siamo simili a Ponzio Pilato che, si lava le mani e gira lo sguardo da un’altra parte.

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Il 15 aprile ad Ariano intervento di derattizzazione

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Si informa la cittadinanza che lunedì 15 aprile 2024  dalle ore 7,00  è previsto un intervento di derattizzazione su tutto il territorio comunale.

L’intervento di bonifica ambientale sarà realizzato, come di consuetudine, da un’impresa incaricata dall’Asl, con la collaborazione ed il controllo del personale comunale.

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