Attualità
Dopo il Tribunale Ariano rischia di perdere anche il Genio Civile.
Sono molto preoccupati i dipendenti dell’ufficio del genio Civile di Ariano Irpino i quali temono lo smantellamento del loro ufficio, che si tradurrebbe in una perdita di ben 25 unità lavorative per la città di Ariano Irpino: una ulteriore perdita dopo la chiusura del tribunale.
La sezione socialista guidata dal segretario Lino Moscatelli è intervenuta presso il proprio gruppo consiliare regionale per scongiurare la perdita per Ariano di questo importante ufficio che svolge una importante funzione di salvaguardia e tutela dell’intero territorio ufitano. Nell’ordine del giono predisposto dal consigliere regionale Corrado Gabriele del gruppo Psi si chiede al presidente Caldoro e agli assessorati di competenza «di garantire la salvaguardia delle competenze e dell’organizzazione funzionale attuale al Genio Civile di Ariano Irpino, al fine di assicurare al territorio la continuità dei servizi finora garantiti e evitare la progressiva chiusura dell’Ufficio».
Ancora «di voler valutare più opportunamente la distribuzione delle competenze e delle funzioni rappresentative del Genio Civile regionale in un territorio, quello di Ariano Irpino, troppe volte dimenticato e privato di servizi essenziali, in particolar modo sul versante della sicurezza dei cittadini». Il problema sorge con la delibera di giunta regionale 478 del dieci settembre 2012 che ha definito le denominazioni e le competenze delle Unità operative dirigenziali istituite dal nuovo ordinamento della giunta. Corrado Gabriele ricorda a Caldoro che «sono state assegnate alla Direzione Generale per il lavori pubblici e la protezione civile tredici unità operative dirigenziali tra cui: la nuova unità AA.GG. giuridico legali, gestione risorse umane e strumentali la nuova unità Servizio Sismico tre unità di protezione civile, a fronte dell’unico Settore di Protezione Civile previsto dal precedente Ordinamento regionale.
Tra le Unità Operative Dirigenziali della stessa Direzione Generale, invece, non risulta più il genio Civile di Ariano Irpino secondo il principio che gli stessi debbano essere collocati esclusivamente nei capoluoghi di provincia, nonostante il Legislatore nazionale avesse istituito con legge 5/10/1962 n.1431, una sede del Genio Civile proprio ad Ariano Irpino, a presidio e tutela di un territorio, comprensivo di 22 comuni geograficamente ad est della provincia di Avellino, classificato per il 90% come zona sismica di I categoria e per il restante 10% di II categoria, fortemente vulnerabile anche sotto il profilo idrogeologico, colpito con periodicità da venti naturali, terremoti e frane, di entità catastrofica».
Al momento prestano servizio presso il Genio Civile di Ariano Irpino, oltre a 2 dirigenti, 19 dipendenti regionali e 4 lavoratori socialmente utili ma è già stato preannunciato il trasferimento di una parte del personale presso altre unità operative dirigenziali.
Attualità
La scorta di Ranucci siamo noi
L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.
La Redazione di meridionemeridiani.info
esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.
Siamo con te, sei ognuno di noi.
Attualità
Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori
Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.
Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.
In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.
La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.
Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori. Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.
Attualità
Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti
“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.
“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.
Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.
In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.
La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.
“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.
