Attualità
Cronaca di una giornata che segna il risveglio del Meridione

Quando i Sindaci scendono in piazza la misura è colma, il governo sforna solo cifre ma, gratta gratta, la storia èsempre la stessa: i soldi al ricco Nord e le briciole al Sud. Domenica 25 aprile a Napoli la manifestazione dei Sindaci segna la consapevolezza delle donne e degli uomini che il Sud è stato abbandonato al suo destino. Non è polemica ma rappresentazione di un malessere profondo che affonda le sue radici nella Questione Meridionale mai seriamente affrontata, mai risolta. A questa si unisce il pregiudizio che sfocia nel razzismo alimentato dall’ingiusto mantra dello sperpero delle risorse destinate al Sud e sprecate dalla classe politica che balla, suonando il mandolino. Tutto ciò è stato smentito dall’operazione verità messa in campo da studiosi, costituzionalisti, dalla società civile e dal Quotidiano del Sud che hanno dimostrato lo sperequato spostamento di denari verso il Nord e sottratti all’area più povera del Paese. È venuto il momento di perequare le due macro aree, diversamente monterà la rabbia sociale ed un abisso si aprirà sotto i nostri piedi. I Sindaci provenienti dal Meridione incarnano i diritti negati a 21 milioni di cittadini privati del trasporto pubblico, dei treni ad alta velocità, dell’acqua potabile, di ospedali e che non sono considerati persone ma trattati come stranieri in Patria. Si mettano in conto enormi risorse finanziarie per far decollare il Sud, passerella ideale per nuovi e proficui canali commerciali verso l’Asia e l’Africa. Meraviglia il silenzio dei tg Nazionali della Rai che ancora una volta ha perso l’occasione di essere la tv di tutti gli italiani e non solo della partitocrazia che l’ha colonizzata. Solo il tg4 ha dato notizia alquanto ampia della manifestazione di Napoli, per il resto il silenzio assoluto. Il vento sta cambiando e si prospetta un nuovo equilibrio che riaffermi la centralità della costituzione e dei diritti di pertinenza di tutti gli italiani, inclusi i meridionali. È solo l’inizio, ci vedrete sempre più numerosi ed allora anche la Rai lottizzata non potrà far finta di nulla, ci siamo e nessuno ci fermerà.
Attualità
Antonio Bianco:”Giornalismo scrivano, megafono del potere”

Giornali, TV, social media raccontano della volontà del governo italiano di aumentare la spesa militare al 5% del Pil. Oggi è al 2% e si spendono circa 37 miliardi annui ai quali si aggiungerebbero altri 40 miliardi annui (somma superiore all’ultima legge di bilancio di 30 miliardi) che graverebbero il bilancio di 400 miliardi in 10 anni.
Con il Pil che segna aumenti da prefisso telefonico, il mega debito pubblico da far tremare i polsi ed una scarsa propensione del governo a colpire gli evasori fiscali, per reperire i soldi si profilano tagli alla spesa pubblica.
Viene prospettata l’ipotesi di distrarre le risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione, destinati per l’80% al Meridione ed il 20% al Centro-Nord, a favore del riarmo. Se ciò fosse, non solo il Meridione, privo di infrastrutture moderne e quasi inesistenti diritti di cittadinanza, ma pure l’area settentrionale andrebbe in sofferenza senza l’apporto del FSC. I giornalisti dei media nazionali e della TV di Stato, in modo acritico scrivono del riarmo senza analizzare le ricadute socio-economiche dovute ai tagli alla spesa pubblica che incideranno maggiormente sui meridionali, oppressi dall’emigrazione endemica e dal reddito che è la metà e la disoccupazione doppia rispetto al Centro-Nord. Il giornalista dovrebbe operare con etica e obiettività nel rispetto della verità garantendo al cittadino il diritto all’informazione e non solo alla notizia. Pedagogia dell’asservimento al padrone di turno con la narrazione del pericolo futuro privato dall’esame, a tutto tondo, sia dei risvolti positivi che di quelli negativi. In tal modo il cittadino è l’agnello sacrificale al quale è negato il diritto di scegliere con obbiettività e, sotto l’influenza degli eventi drammatici degli ultimi anni, sarà indotto ad accettare, non solo, la riduzione degli spazi di democrazia diretta ma pure tagli al welfare, alla scuola, alla sanità. La democrazia richiede che i giudici siano sottoposti solo alla legge ma anche giornalisti che non siano solo il megafono del potere.
Attualità
Servizio Trasporto Scolastico Anno Scolastico 2025/2026. Aperte le iscrizioni

Il Comune di Ariano Irpino informa che sono aperte le iscrizioni al servizio di trasporto scolastico per l’anno scolastico 2025/2026.
Il termine di scadenza per la presentazione delle domande è fissato al 01/08/2025.
Tutte le informazioni sono reperibili nell’allegato avviso pubblico, oltre al relativo modello di domanda da presentare al Comune di Ariano Irpino con le modalità indicate.
Attualità
La Provincia di Avellino attiva i canali istituzionali Whatsapp e Telegram

Il presidente Buonopane: “Puntiamo a migliorare il rapporto con l’utenza” La Provincia di Avellino ha attivato i canali istituzionali Whatsapp e Telegram “Provincia di Avellino”, al fine di migliorare le comunicazioni con l’utenza.
“Abbiamo realizzato questi canali per rispondere a un’esigenza di riduzione della distanza tra palazzo e utente – spiega il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane -. Utente che è rappresentato dal libero cittadino, dall’associazione, dall’impresa privata, dagli organi di informazione. Lo stesso vale nel rapporto con ogni altra istituzione. Di qui, la ferma convinzione di sfruttare i media tradizionali e i social media. Lungo questo solco, si muove da tempo l’attività di comunicazione/informazione, registrando apprezzabili riscontri. In tale direzione, si proseguirà con le azioni già programmate. I due canali ufficiali vanno ad aggiungersi alla pagina ufficiale di Facebook ‘Provincia di Avellino’”.
Il presidente Buonopane invita a iscriversi ai canali istituzionali Whatsapp e Telegram.
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