Attualità
COVID: COLDIRETTI – 41 MLD PER RISTORANTI E AGRITURISMI NEL 2020

E’ il settore piu’ duramente colpito dagli effetti della pandemia.
Il taglio delle spese di fine anno a tavola rischia di dare il colpo di grazia ai consumi alimentari degli italiani che nel 2020 scendono al minimo da almeno un decennio con un crack senza precedenti per la ristorazione che dimezza il fatturato (-48%) per una perdita complessiva di quasi 41 miliardi di euro nel 2020. E’ quanto emerge dal bilancio di fine anno sui consumi alimentari fuori casa elaborato dalla Coldiretti su dati Ismea dal quale emerge che il settore della ristorazione è stato quello piu’ duramente colpito dalla pandemia.
Quasi un italiano su dieci (9%) per il menu della vigilia o di Natale ha fatto ricorso all’asporto o alla consegna a domicilio che registra un record storico, mai avvenuto prima per i 360mila locali della ristorazione presenti in Italia tra ristoranti, in trattorie o agriturismi. In molti quindi – sottolinea la Coldiretti – non hanno voluto rinunciare alla tradizione ed hanno scelto di cogliere l’opportunità offerta dalla ristorazione anche in zona rossa dove l’asporto e la consegna a domicilio sono consentite fino al coprifuoco delle 22. Una boccata di ossigeno per molte realtà della ristorazione stremate dalle difficoltà provocate dalla chiusura forzata in un periodo in cui si realizza quasi 1/5 del fatturato dell’anno.
Una situazione di difficoltà che ha fatto chiudere il 14,4% di bar e ristoranti secondo Confcommercio e gli effetti della chiusura delle attività di ristorazione – continua la Coldiretti – si fanno sentire a cascata sull’intera filiera agroalimentare con disdette di ordini per le forniture di molti prodotti agroalimentari, dal vino all’olio, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco. In alcuni settori come quello ittico e vitivinicolo la ristorazione – precisa la Coldiretti – rappresenta addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato. Una situazione di sofferenza che porterà a fine anno ad una perdita di fatturato per la filiera agroalimentare di oltre 9,6 miliardi solo per i mancati acquisti in cibi e bevande da parte della ristorazione. Le limitazioni alle attività di impresa – conclude la Coldiretti – devono dunque prevedere un adeguato e immediato sostegno economico lungo tutta la filiera per salvare l’economia e l’occupazione.
Attualità
Risonanze – Formazione conclusa presso la Casa Circondariale di Ariano Irpino

Oggi, 16 luglio 2025, si è concluso presso la Casa Circondariale di Ariano Irpino il percorso “Risonanze. Formazione Arti Sceniche”, una formazione multidisciplinare dedicata alle persone in esecuzione penale.
Il progetto si è concluso con la restituzione finale “L’occhio della balena”, liberamente ispirata al capolavoro di Herman Melville Moby Dick. Attraverso la potente metafora della caccia alla balena bianca, i partecipanti hanno intrapreso un profondo viaggio di esplorazione interiore.
Il progetto Risonanze è stato ideato e realizzato dall’associazione di promozione sociale Exit Strategy, che da anni si impegna in percorsi di inclusione sociale attraverso l’arte e la cultura.
L’iniziativa rientra nel Programma Integrato della Regione Campania per l’accoglienza e l’inclusione sociale di persone in esecuzione penale – Linea di Azione 2 – Percorsi di inclusione e formazione socio-lavorativa, co-finanziato dalla Cassa delle Ammende.
Questa esperienza rappresenta un’opportunità concreta che conferma l’importanza strategica di iniziative culturali di questo tipo, capaci di attivare processi virtuosi di inclusione sociale e di offrire alle persone in esecuzione penale concrete possibilità espressive e di sviluppo professionale nel campo delle arti sceniche.

Attualità
Cresce il Pil del Meridione ma non si arresta lo spopolamento

L’Italia ha una crescita ridotta rispetto all’Eurozona, nel 2024 il Pil è cresciuto del +0,7% mentre nell’UE è aumentato, in media, del +1%. Il Sud è più frizzante, con la Sicilia e la Campania a +1,5% e +1,3% a seguire le altre regioni meridionali, mentre al Nord si registra il Pil negativo di Liguria -0,5% e Valle D’Aosta -0,1%. Il Meridione con il +1% cresce più del Centro-Nord +0,6% e, nel biennio 2022-2024, è aumentato del +8,6 a fronte di +5,6% del Centro-Nord (Rapporto Svimez 2024 e Sole24 Ore, giugno 2025). Il Sud cresce in quanto è aumentato l’utilizzo dei soldi messi a disposizione dal PNRR da parte delle comunità locali, a conferma della tesi della Svimez che, in passato come ora, reputa fondamentale puntare sui porti di Napoli, di Gioia Tauro, di Augusta e di Catania, posti in posizione strategica per l’approdo delle navi containers provenienti da Suez, dotandoli di infrastrutture moderne e dell’alta velocità per il trasferimento veloce delle merci sino nel cuore dell’Europa, essenziale per la creazione di migliaia di posti di lavoro, sia diretti che nell’indotto. Il Sud è diventata la locomotiva d’Italia, afferma la Meloni, in tal modo, si rafforza la volontà politica del governo di portare a compimento il regionalismo differenziato, ritenendo orami superata la Questione Meridionale, mai affrontata e risolta. Il Meridione è privo di infrastrutture moderne, la disoccupazione è doppia ed il reddito è la metà rispetto al Centro-Nord, ogni anno emigrano oltre 100 mila cittadini diretti verso il Nord Italia ed i paesi dell’UE. La desertificazione dei servizi pubblici lo rende poco ospitale né l’incremento degli assegni di famiglia induce i giovani a rimanere al Sud e creare una famiglia con prole. Lo spopolamento delle aree interne è la triste realtà, bisogna rimette in moto il motore economico del Sud, non basta solo il turismo, occorrono azioni convergenti di sistema di lungo durata che assicurino risorse agli enti locali necessarie a ridurre le disuguaglianze e condurre il Paese all’unificazione, mai realizzata sino ad oggi.
Attualità
Give Back Giovani Aree Interne: sabato la presentazione del progetto che porterà in Irpinia oltre 50 giovani da tutta Italia

Sabato 19 luglio alle ore 11:00, presso il Circolo della Stampa di Avellino, l’associazione Give Back Giovani Aree Interne presenterà il nuovo progetto Erasmus+ YES I AM: Youth Engagement for Supporting Inland Areas Management. L’incontro sarà l’occasione per illustrare alla stampa e alla cittadinanza tutte le finalità e le attività di un’iniziativa che punta a valorizzare il ruolo dei giovani nello sviluppo delle aree rurali.
Il progetto nasce per rispondere alle difficoltà strutturali che caratterizzano molte aree interne del nostro Paese, da Nord a Sud: isolamento, carenza di servizi, spopolamento e scarsa partecipazione delle nuove generazioni. YES I AM si propone di invertire questa tendenza, coinvolgendo direttamente i giovani in percorsi di formazione e di confronto sui temi delle politiche pubbliche per i territori rurali e aumentando così il loro spirito di iniziativa, la loro creatività e la loro capacità di policy-building.
Il cuore del progetto sarà la “Scuola di Ruralità”, un policy lab in programma a Bagnoli Irpino e
Villaggio Laceno dal 26 luglio al 1° agosto 2025, che vedrà la partecipazione di oltre 50 giovani dai 18 ai 30 anni provenienti da tutta Italia. I partecipanti, oltre a elaborare una proposta di legge sul tema delle aree interne e della partecipazione giovanile, che sarà presentata nella sessione plenaria conclusiva del 31 luglio, avranno l’opportunità di incontrare esponenti della politica e del mondo accademico con cui confrontarsi; sono, inoltre, previste attività di esplorazione del territorio, in particolare del Villaggio Laceno, disegnate secondo la metodologia del serious-game.
“Siamo entusiasti di tornare a Bagnoli Irpino con un nuovo Erasmus” – dichiara il Presidente dell’associazione Roberto Sullo. “Troppo spesso, la riflessione politico-culturale è stata sostituita da narrazioni di marketing territoriale, lontane dalla realtà di chi vive quotidianamente questi luoghi. Le aree interne non possono essere ridotte a immagini nostalgiche: serve una visione concreta e condivisa, che parta dall’ascolto e dalla comprensione dei fenomeni. Con questo progetto, vogliamo contribuire ad aprire una nuova stagione di investimenti nei servizi essenziali e nella riduzione delle diseguaglianze territoriali.” Il progetto prevede, infine, la realizzazione di altri due eventi di partecipazione giovanile nei mesi successivi, oltre che la produzione di materiali di disseminazione (tra cui un Handbook su giovani, ruralità e politiche pubbliche), portando alla creazione di una rete stabile di organizzazioni e di singoli capaci di intercettare nuove opportunità per favorire la crescita delle aree interne in Italia e in Europa.
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