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Cronaca

CONTROLLO ALLA MOVIDA: ANCORA DENUNCE E FOGLI DI VIA DEI CARABINIERI

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Continuano i servizi d’intensificazione del controllo del territorio predisposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Avellino in occasione della movida del fine settimana, con sempre più particolare riguardo alle zone più delicate, come quella di via De Conciliis, viale Italia e il centro storico di Avellino. Nel corso del week-end appena trascorso, infatti, ad Avellino e nei comuni dell’hinterland, i carabinieri della Compagnia di Avellino hanno dato corso all’ennesimo consueto servizio ad ampio raggio per il controllo della movida in occasione del fine settimana. Anche in questo week-end, i militari dell’Arma hanno eseguito, come di consueto, numerosi posti di controllo lungo le principali arterie stradali ed effettuato numerose perquisizioni personali e veicolari volte alla ricerca di droga e armi. Il bilancio complessivo è stato di 6 persone deferite in stato di libertà e 2 proposte per il foglio di via obbligatorio.

Partendo dalle denunce penali, sono finiti nei guai con la legge, in quanto deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino:

– un 35enne di Montesarchio, ritenuto responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, giacché sorpreso in possesso di 10 semi di canapa indica, 3 flaconi di metadone e vari oggetti inerenti al consumo di droga come cucchiai anneriti dal fuoco e siringhe usate;

– un 35enne di Solofra, già pregiudicato e sorvegliato speciale di pubblica sicurezza, ritenuto responsabile dell’inosservanza delle prescrizioni inerenti alla misura di prevenzione cui risulta sottoposto, giacché controllato in quel di Atripalda, assolutamente sprovvisto della carta precettiva che dovrebbe sempre porta con sé e, per giunta, mentre stava esercitando una vendita ambulante del tutto abusiva;

– un 50enne di San Martino Valle Caudina, anch’egli già sorvegliato speciale di pubblica sicurezza, ritenuto responsabile dell’inosservanza delle prescrizioni inerenti alla misura di prevenzione cui risulta sottoposto, giacché controllato in compagnia di persone pregiudicate e che, per tale motivo, aveva l’assoluto divieto di frequentare;

– una donna quasi 50enne originaria dell’hinterland napoletano, ritenuta responsabile del reato di falsità in scrittura privata e truffa, giacché aveva falsificato la propria carta d’identità, alterandone il luogo di residenza sulle fotocopie che inviava alle compagnie assicuratrici, al sol fine di beneficiare di una riduzione del premio assicurativo R.C.A. relativo alle autovetture a lei intestate;

– un 25enne del Beneventano, già pregiudicato per molti reati, ritenuto responsabile del reato di porto di oggetti atti ad offendere, giacché controllato sulla pubblica via in possesso di un coltella a serramanico con lama lunga quasi 10 cm;

– un 40enne di Cervinara, ritenuto responsabile del reato di guida senza patente, giacché controllato alla guida di un veicolo a motore pur non avendo mai conseguito il prescritto titolo abilitativo.

Passando invece ai procedimenti amministrativi per il “rimpatrio con foglio di via obbligatorio”, i carabinieri hanno avviato tale misura nei confronti di:

– un 19enne di Melito di Napoli, già pluripregiudicato a dispetto della giovane età, sorpreso a diporto con fare sospetto e senza giustificato motivo nel centro di Mercogliano;

– un irpino 35enne e pluripregiudicato, che per l’ennesima volta aveva trasgredito alle normative amministrative del Comune di Atripalda, praticandovi l’attività abusiva di vendita ambulante.

 

 

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Attualità

Morti sul lavoro – Antonio Bianco: “Ripristinare il Sistema Sanitario Nazionale”

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I sindacati scioperano, il 20 aprile a Roma la CGIL e la UIL, non partecipa la CISL, portano in piazza i temi della sanità incapace di dare risposte concrete e rapide ai pazienti e delle morti sul lavoro. Le liste di attesa sono un dramma nazionale, ancor più acuto nel Meridione, con posti letto insufficienti e personale carente che è costretto a subire turni inaccettabili, anche di 12 ore al giorno, perfino nel pronto soccorso. In Italia almeno 5 milioni di persone hanno rinunciato a curarsi, con il passaggio della gestione della Sanità da Nazionale a quella Regionale, sono diventate inaccettabili le disparità di assistenza e cura di identiche patologie legate alle risorse finanziarie che impongono ai residenti nelle regioni più povere del Meridione di migrare verso il Nord per curarsi. L’uguaglianza dei cittadini e la loro salute non sono diritti fondamentali dell’individuo (articoli 3 e 32 della Costituzione) ma legati alla residenza che contrassegna la possibilità di avere cure garantite in tempi accettabili. 

Sia l’uguaglianza dei cittadini che le cure gratuite per gli indigenti, sono un mero sogno. In Italia, secondo le stime dell’ISTAT, non meno di 5,7 milioni di cittadini, pari all’8,5% delle famiglie residenti nel 2023, sono in condizioni di povertà assoluta, persone alle quali la cura e l’assistenza sanitaria non è garantita, né mai erogata. I sindacati confederali scendono in piazza anche per denunciare, per l’ennesima volta, la barbarie delle morti sul lavoro. Gli ultimi episodi mostrano quanta strada deve essere fatta sulla prevenzione e sul controllo nei cantieri. Secondo il sindacato deve essere eliminato il sub appalto del sub appalto che scarica la riduzione dell’importo appaltato sulla sicurezza e sul salario del lavoratore, costretto a subire condizioni pericolose per la propria salute pur di mettere il piatto a tavola. Né vi è stato il confronto con il governo sul rinnovo dei contratti e sulla riduzione del potere di acquisto dei salari causato dall’inflazione. Secondo il sindacato, le risorse finanziarie potrebbero essere trovate tassando gli extra profitti delle banche, del settore farmaceutico e di quello energetico. Le chiacchiere stanno a zero: le liste di attesa si allungano e prosegue la strage dei morti sul lavoro. Non possiamo rimanere con le mani in tasca a guardare gli eventi, occorre una crociata per rendere civile il nostro paese, non possiamo essere complici della politica che non considera tutti gli individui “Fratelli d’Italia”.

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Controlli dei Carabinieri ad Ariano Irpino e comuni limitrofi: due denunce

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Con l’effettuazione di mirati servizi volti alla prevenzione ed alla repressione di reati, i Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino continuano a porre attenzione all’attività di perlustrazione, implementando, in linea con le direttive del Prefetto Dr.ssa Paola Spena, l’attività di controllo del territorio soprattutto in quei comuni più sensibili al fenomeno dei furti, sia con finalità di deterrenza sia per intervenire con tempestività ed efficacia quando necessario.

Negli ultimi giorni, numerosi uomini e mezzi hanno presidiato il territorio di competenza della Compagnia di Ariano Irpino.

Durante tali servizi (articolati mediante posti di blocco, posti di controllo e vigilanza dinamica sulle principali arterie stradali di accesso ai comuni) i Carabinieri hanno proceduto al controllo degli occupanti di numerosi veicoli, alcuni dei quali sono stati sottoposti a perquisizione.

Le operazioni hanno consentito di deferire in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento un ventenne di Montecalvo Irpino, poiché trovato in possesso di circa 19 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish.

Inoltre è stato segnalato alla competente Prefettura un trentenne di Ariano Irpino poiché detentore di una modica quantità di cocaina. Per quest’ultimo è scattato il ritiro del documento di guida.

Un 34enne di Melito Irpino è stato sorpreso in orario notturno alla guida di un’auto rubata, senza patente e con tasso alcolemico superiore a quello consentito per la guida. Anche per lui è scattato il deferimento all’Autorità giudiziaria. L’autovettura è stata restituita al legittimo proprietario.

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Attualità

Fruncillo (Presidente Provincia Avellino Fratelli d’Italia): «Morte sul lavoro, tragedia di Pratola Serra. Gli operai che perdono la vita non sono freddi numeri

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AVELLINO 22 FEB 2024 – «A nome del Coordinamento Provinciale di Fratelli d’Italia, voglio esprimere il mio più sentito cordoglio per la nuova tragedia sul lavoro che questa mattina ha colpito il nostro territorio, con il decesso dell’operaio di 52 anni, originario di Acerra, morto tragicamente nello stabilimento Stellantis di Pratola Serra. 

Solo pochi giorni fa, ricordiamolo, il 14 febbraio, l’Irpinia piangeva drammaticamente, a Monteforte Irpino, un magazziniere 35enne di Contrada, caduto da un’altezza di tre metri in uno stabilimento di prodotti farmaceutici.

Una vita spezzata sul luogo di lavoro è sempre una grande sconfitta per tutti noi. 

Gli operai, gli uomini e le donne, i padri e le madri che perdono la vita, non possono essere freddi numeri.

La sicurezza sul lavoro non ha colore politico e tutti dobbiamo fare la nostra parte per garantire che nessun lavoratore debba mai più mettere a rischio la propria vita per guadagnarsi da vivere».

Così Ines Fruncillo, Presidente Provincia Avellino Fratelli d’Italia.

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