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Ariano Basket

Basket A2F – Al Palacardito arriva Roma. Mcs in cerca di conferme.

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La vittoria di Castel San Pietro ha ridato fiducia alla Mcs Ariano Irpino che domenica (ore 18) può confermare i progressi nella sfida casalinga contro la Srb Roma. Un’occasione per rodare al meglio i meccanismi offensivi, accrescere i minuti qualitativamente importanti e proseguire nel percorso di recupero della condizione migliore per alcuni elementi. Tra questi ha meravigliato non poco l’esordio prontamente incisivo di Dominguez. Cuali si è dimostrata subito efficace in difesa, ma ha saputo colpire anche dall’arco un ottimo 3/3, fondamentale in cui peraltro è stata decisiva Alejandra Chesta con le tre triple finali. Anche Madonna ha riscattato l’esordio contro Bologna, mentre Micovic continua il suo personale percorso alla ricerca della condizione migliorare apportando di gara in gara un contributo crescente. Il rendimento offensivo più costante è quello di Valentina Maggi: il capitano in questo avvio di campionato sta facendo registrare le sue migliori medie in serie A2.

L’AVVERSARIA – La Srb Roma è una delle tre neopromosse presenti nel Girone C. Le romane sono allenate da una vecchia gloria del basket nazionale, la livornese Angela Adamoli, attuale coach anche della nazionale maltese, ed hanno conquistato sul campo la promozione con un formazione sostanzialmente indigena confermata in toto ai nastri di partenza della serie A2. Due sole le aggiunte, il play Servillo, proveniente da Catania, che si alterna in cabina di regia a Grattarola, e l’ala-centro lettone, Dace Bicane, lo scorso anno nel campionato inglese a Nottingham che fa reparto insieme al centro Di Stazio ed alla “3-4” Marta Masoni, prodotto del vivaio della Cras Taranto ed ex nazionale under 20. Il play Grattarola, la guardie Bocchini e Baldassarre, l’ala Magistri ed il pivot Di Stazio hanno alle spalle gli scudetti vinti nel settore giovanile (tra under 17 ed under 19) a San Raffaele mentre la guardia-ala Ainur Ramadan ha vinto lo scudetto under 19 con Bologna nel 2010. La vera curiosità sta nell’attività di marketing alternativo portato avanti dal presidente Riccardo Bocchini, affermato scenografo Rai. Infatti lo sponsor delle romane è addirittura uno Stato: quello centroamericano del Belize.

LE CIFRE (medie per gara):
Mcs Hydraulics Ariano Irpino: P.ti 57,5 (Maggi 13); P.ti subiti 58; Falli C. 16,5 (Maggi e Madonna 3,5); Falli S. 20 (Maggi 6,5); T2 34,8% (Chesta 75%); T3 30,8% (Dominguez 100%); Tl 84,6% (Maggi, Madonna, Micovic 100%); Rimb. 43,5 (Narviciute 12); Perse 21 (Narviciute 4); Rec. 20 (Madonna 3,5); Assist 5,5 (Maggi 3,5); Valutaz. 70,5 (Maggi 16,5).
Belize Srb Roma: P.ti 49 (Bicane 16); P.ti subiti 62; Falli C. 21 (Grattarola 5); Falli S. 23 (Magistri 11); T2 39,5% (Magistri 75%); T3 18,7% (Bicane 100%); Tl 33,3% (Masoni 100%); Rimb. 27 (Bicane 8); Perse 21 (Magistri 6); Rec. 26 (Magistri 7); Assist 2; Valutaz. 32 (Bicane 18).

ARBITRI:  Esposito di Nola (NA) e Napolitano di Acerra (NA)

IL PROGRAMMA DELLA 03^ GIORNATA (A2 – Girone C): Viterbo – Bologna (18/10 ore 18.30); Castellammare – Salerno (18/10 ore 19); S. Marinella – Castel S.Pietro (18/10 ore 18.00); Ariano Irpino – Roma (19/10 ore 18). Riposa: Infa Civitanova Marche.

CLASSIFICA: Valentino Auto Santa Marinella, Meccanica Nova Bologna 4; Fe.Ba Infa Civitanova Marche, Magika Castel San Pietro, Mcs Ariano Irpino, Defensor Viterbo 2; Carpedil Salerno, Srb Roma, Trust Risk Castellammare 0. Salerno e Roma hanno già riposato.

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Ariano Basket

Iris Ferazzoli si racconta:”Ad Ariano ho trovato la famiglia e la casa a cui tornare dopo le mie impegnative sfide”

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Ha sangue italiano nelle vene Iris Ferazzoli, sebbene sia nata in Argentina a Santa Fe, nel 1972. Dopo una brillante carriera come giocatrice, coronata con la vittoria di uno scudetto a Priolo e un’Eurocoppa a Napoli, attualmente fa la head coach di basket. Ha iniziato l’attività di allenatrice in serie A nel 2014 ad Ariano Irpino, per proseguirla a Cagliari per 5 anni e, nella scorsa stagione, a Roseto degli Abruzzi. Iris è rientrata il 12 agosto dall’Argentina, dove non si recava da tre anni, sia perché il suo periodo lavorativo inizia in agosto, sia perché temeva di rimanere bloccata in aeroporto a causa di eventuali lock down. Ha potuto finalmente riabbracciare sua madre e il resto della famiglia, con la quale è rimasta circa un mese. Nel periodo della pandemia, ci ha rivelato – “ho riflettuto molto sul senso del lavoro, delle amicizie, della famiglia. Quando si abbraccia la mamma, si abbraccia la casa, la propria infanzia, la storia della famiglia, i posti in cui si è stati felici, i ricordi”. Ci ha confidato come, a causa di un problema di salute della madre, sia stata in ansia e non abbia girato come avrebbe desiderato, per la sua terra, di cui la preoccupano le critiche condizioni socio-economiche. Iris ormai è italiana quasi dalla stessa quantità di anni trascorsi in Argentina: “Sono partita dall’Argentina a 26 anni e sono 24 anni che vivo in Italia, anche il mio compagno è italiano. Il privilegio di essere qui lo devo allo sport di cui sono appassionata, la pallacanestro: entrai nella nazionale argentina a 19 anni, rimanendoci dal 1990 al 2005. Nel 1997, per la prima volta ci qualificammo al mondiale, un obiettivo al quale avevamo lavorato duramente negli anni precedenti, ma il mio principale intento fin da piccola era venire a giocare nella terra di mio nonno, originario di Monte San Giovanni Campano (FR). Quando andai in Germania per il mondiale, notarono il mio cognome italiano e mi chiamarono. Risposi immediatamente e cominciai a giocare nelle migliori squadre italiane, finché non approdai anche ad Ariano Irpino, dove rimasi dal 2010 fino al 2016. Qui ho avuto modo di fare grandi amicizie e ho persino comprato casa, una tana alla quale tornare a ogni fine incarico e dove mi sento bene. Ho messo radici con persone che definisco la mia famiglia: nella vita una è la famiglia biologica o che ti ha cresciuta, un’altra è quella che ti scegli incontrando, parlando, lavorando, confrontandoti, creando le tue amicizie. Sono amicizie forti che si contano sulle dita di una mano, ma su cui se ho bisogno, se sono triste, posso contare, persone dalle quali non devo nascondermi, ma a cui posso mostrarmi anche con le mie fragilità, perché non mi giudicano”. Iris inizia a giocare in Italia dal 1998 al 2013, dai 18 fino ai 41 anni: “Ho giocato ad alti livelli, fino ai mondiali, mi sono mancate soltanto le Olimpiadi. Essere professionista è uno stile di vita che richiede impegno, sacrificio, responsabilità verso se stessi e le proprie compagne. Ma ho capito che pur continuando a divertirmi come giocatrice, sentivo ardere il fuoco dell’insegnamento. È importante che le capacità motorie si sviluppino da piccoli, l’approccio a certi movimenti è facilitato e permette che una volta appresi, da adulti si facciano in maniera automatica, senza richiedere particolari sforzi mentali. Da ragazzina adoravo sottopormi allo stress da competizione, necessario per essere pronti ad affrontare squadre forti e io in questo sono sempre stata incisiva. Ho cominciato ad allenare il settore giovanile fin dal 2007, mentre continuavo a giocare: dal 2014 ho smesso di giocare e fino al 2021 ho allenato la serie A, che però non è più quella di un tempo. Le nuove generazioni sono cambiate e così anche il modo di insegnare ciò che serve, va modulato, individuando altresì il modo migliore di parlare con loro, che purtroppo, fanno poca introspezione. I giovanissimi vorrebbero arrivare ad ottenere subito il successo, guardando ai giocatori della NBA, senza tener conto del percorso di sacrifici che questo richiede. Ora sei alle prese con una nuova sfida:.. Sono stata incaricata dalla società ASD Feba di Civitanova Marche, di cui apprezzo il progetto e il metodo di lavoro, volto a migliorare il territorio valorizzando l’appartenenza. Spazierò dalla prima squadra alle scuole. Ci sono 4-5 ragazzine che militano in nazionale che faranno parte della massima serie, che quest’anno sarà la B, ma l’intenzione è farle crescere, e soprattutto, risalire in A2“.

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