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“Ariano riapre” Il video di Irpiniacom per rilanciare Ariano

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Grande successo del video che Irpiniacom ha diffuso nella giornata di ieri 1 agosto alla stampa, presso il Museo Civico del comune. Il video dedicato alla città,mostra la voglia di un ritorno alla normalità per un intero territorio messo a dura prova dall’ormai triste e famoso “lockdwn”. L’iniziativa è partita dal Presidente del consorzio Irpiniacom Lorenzo Lo Conte il quale in una chat del gruppo di commercianti ed imprenditori, ha proposto agli associati l’idea di un video promozionale della città ed ha trovato subito l’entusiasmo e la condivisione di tutti gli iscritti.

Il presidente di Irpiniacom, Lo Conte, da noi interpellato ha così voluto spiegare il perchè di questa iniziativa:”L’emergenza causata dalla pandemia Covid-19 ha causato alla nostra Città, oltre ai tragici lutti in tante e tante famiglie, un danno molto grave all’immagine tutta di Ariano Irpino. Essere stati “zona rossa” per un tempo lunghissimo, l’aver registrato così tanti contagi e tante vittime, ha lasciato un segno molto negativo per la nostra Comunità. Insieme abbiamo affrontato momenti durissimi durante i mesi di chiusura, non solo per la sicurezza nostra e dei nostri cari ma anche per quanto riguarda le attività lavorative della maggior parte di noi.

Il nostro Consorzio, al fine di “comunicare” ed “annunciare” in maniera forte il ritrovato stato di normalità della Città di Ariano ed infondere tranquillità e fiducia all’opinione pubblica ed alle comunità a noi vicine, affinchè ritornino a frequentare la Città di Ariano, ha commissionato un “video” della durata di circa tre minuti con l’intento di mostrare come la nostra Città si sia definitivamente “liberata” da qualsiasi problema derivante dal Covid-19 ed è ritornata ad essere aperta ed ospitale come e più di prima” . Lo Conte continua dicendo che ” Il video è stato girato da un noto e bravo professionista di Ariano Lorenzo Fodarella, mentre la “voce narrante” appartiene ad un famosissimo attore del cinema Mario Cordova”. 

Ringraziamo Lorenzo Lo Conte,presidente del Consorzio Irpiniacom

“Grazie a voi di Arianonews24”

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Morti sul lavoro – Antonio Bianco: “Ripristinare il Sistema Sanitario Nazionale”

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I sindacati scioperano, il 20 aprile a Roma la CGIL e la UIL, non partecipa la CISL, portano in piazza i temi della sanità incapace di dare risposte concrete e rapide ai pazienti e delle morti sul lavoro. Le liste di attesa sono un dramma nazionale, ancor più acuto nel Meridione, con posti letto insufficienti e personale carente che è costretto a subire turni inaccettabili, anche di 12 ore al giorno, perfino nel pronto soccorso. In Italia almeno 5 milioni di persone hanno rinunciato a curarsi, con il passaggio della gestione della Sanità da Nazionale a quella Regionale, sono diventate inaccettabili le disparità di assistenza e cura di identiche patologie legate alle risorse finanziarie che impongono ai residenti nelle regioni più povere del Meridione di migrare verso il Nord per curarsi. L’uguaglianza dei cittadini e la loro salute non sono diritti fondamentali dell’individuo (articoli 3 e 32 della Costituzione) ma legati alla residenza che contrassegna la possibilità di avere cure garantite in tempi accettabili. 

Sia l’uguaglianza dei cittadini che le cure gratuite per gli indigenti, sono un mero sogno. In Italia, secondo le stime dell’ISTAT, non meno di 5,7 milioni di cittadini, pari all’8,5% delle famiglie residenti nel 2023, sono in condizioni di povertà assoluta, persone alle quali la cura e l’assistenza sanitaria non è garantita, né mai erogata. I sindacati confederali scendono in piazza anche per denunciare, per l’ennesima volta, la barbarie delle morti sul lavoro. Gli ultimi episodi mostrano quanta strada deve essere fatta sulla prevenzione e sul controllo nei cantieri. Secondo il sindacato deve essere eliminato il sub appalto del sub appalto che scarica la riduzione dell’importo appaltato sulla sicurezza e sul salario del lavoratore, costretto a subire condizioni pericolose per la propria salute pur di mettere il piatto a tavola. Né vi è stato il confronto con il governo sul rinnovo dei contratti e sulla riduzione del potere di acquisto dei salari causato dall’inflazione. Secondo il sindacato, le risorse finanziarie potrebbero essere trovate tassando gli extra profitti delle banche, del settore farmaceutico e di quello energetico. Le chiacchiere stanno a zero: le liste di attesa si allungano e prosegue la strage dei morti sul lavoro. Non possiamo rimanere con le mani in tasca a guardare gli eventi, occorre una crociata per rendere civile il nostro paese, non possiamo essere complici della politica che non considera tutti gli individui “Fratelli d’Italia”.

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Antonio Bianco:”Occorre la crociata contro le morti bianche sul lavoro”

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nessun governo ha posto il freno al massimo profitto ed ai sub appalti, costi quel che costi, inclusa la vita dei lavoratori. Eppure ci sono fiumi di leggi, pezzi di carta straccia bruciata sull’altare dell’egoismo e della competizione che risparmia sui salari pur di rimanere sul mercato che cannibalizza le imprese in regola, costrette a chiudere i battenti. La strage della centrale elettrica di Suviana, seguiranno le commemorazioni di stato, le frasi di rito, qualche lacrimuccia e poi, speriamo di no!, in attesa del nuovo lutto. In Italia ogni anno perdono la vita più di 1000 persone sul posto di lavoro, con migliaia di lavoratori infortunati che vanno ad ingrossare la schiera di invalidi civili che sono presi in carico dall’INPS. Costi che si riversano sul sistema pensionistico e su quello sanitario, incapace di garantire la presa in carico totale dell’infortunato e della sua famiglia. Non si può andare a lavorare e ritornare a sera in una bara con le commemorazioni di Stato. Occorre una crociata contro questa strage, diversamente siamo simili a Ponzio Pilato che, si lava le mani e gira lo sguardo da un’altra parte.

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Il 15 aprile ad Ariano intervento di derattizzazione

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Si informa la cittadinanza che lunedì 15 aprile 2024  dalle ore 7,00  è previsto un intervento di derattizzazione su tutto il territorio comunale.

L’intervento di bonifica ambientale sarà realizzato, come di consuetudine, da un’impresa incaricata dall’Asl, con la collaborazione ed il controllo del personale comunale.

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