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XXXV Convegno Pastorale della Diocesi di Ariano-Lacedonia dal 25 al 28 agosto.

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Dal 25 al 28 agosto 2016 la Diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia celebrerà, presso la Basilica Cattedrale di Ariano Irpino, il XXXV Convegno Pastorale dal titolo “Dalla gioia del Vangelo alla gioia della famiglia: un percorso pastorale da condividere”.

L’annuale appuntamento diocesano vedrà protagonisti i sacerdoti, i religiosi e i laici (circa 400 ogni anno), convocati quest’anno, per la prima volta da quando è alla guida della Diocesi irpina, da S. E. Mons. Sergio Melillo. Il Convegno si terrà nel cuore della città di Ariano Irpino e della diocesi, presso la Basilica Cattedrale.

L’evento ecclesiale diocesano nasce dall’esigenza – come ricorda il Vescovo Melillo nella Lettera di convocazione – di “sentirsi comunità in cammino alla ricerca di un futuro pastorale realisticamente possibile”. Il Vescovo, citando l’esortazione apostolica di Papa Francesco Evangelii Gaudium, sottolinea, poi, l’esigenza di attuare il passaggio “da una pastorale di semplice conservazione a una pastorale decisamente missionaria”. La pista indicata – continua Mons. Melillo – “si inserisce nel cammino intrapreso dai miei predecessori e che dobbiamo fraternamente affrontare uniti”.

Come si svolgerà il Convegno?

Ecco i passaggi che saranno proposti:

giovedì 25 agosto alle ore 16.00 è prevista l’accoglienza e l’iscrizione dei convegnisti, mentre alle 16.30 la Liturgia del Vespro e la lectio brevis a cura di Suor Lucia Nespoli (SFMA). Alle ore 17.15, il prof. Carmelo Dotolo relazionerà sulla seguente tematica: “Essere famiglia oggi: fra dono e compito”. I convegnisti potranno poi interagire con il relatore, per poi concludere la prima giornata del Convegno pastorale con la preghiera comunitaria.

Venerdì 26, sempre alle 16.30, la lectio brevis sarà curata da Don Massimiliano Palinuro e a relazionare, alle ore 17.15, sarà Mons. Pietro Milite su: “La Legge di riforma del processo matrimoniale voluta da Papa Francesco, in ordine alla salus animarum”.

Sabato 27, sarà Padre Francesco De Feo (OFM) a curare la lectio brevis, mentre i coniugi Franco Miano e Giuseppina De Simone relazioneranno su: “Aver cura della gioia: la responsabilità della famiglia”. Alle ore 19.00, i giovani della Diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia che hanno preso parte all’ultima Giornata Mondiale della Gioventù a Cracovia presenteranno davanti all’Assemblea esperienze e testimonianze sulla GMG 2016.

Domenica 28, alle ore 18.00, la solenne concelebrazione eucaristica, presieduta dal Vescovo Melillo, concluderà il XXXV Convegno pastorale diocesano, all’interno della quale l’accolito Antonio Mele sarà ordinato diacono.

 

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Attualità

L’eutanasia delle aree interne del Sud decisa per legge

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Il governo Meloni ha predisposto il nuovo Piano Strategico per le Aree Interne pubblicato dal Dipartimento delle Politiche di Coesione e per il Sud, struttura che coordina e pianifica l’attuazione delle politiche di coesione territoriale. Il documento messo a disposizione del Ministro Tommaso Foti, in quota Fratelli D’Italia, descrive la drammatica situazione di ben 42 aggregati comunali del Sud per i quali si configura una situazione di “povertà dietro l’angolo” e individua come soluzione “l’accompagnamento allo spopolamento” ritenuto “l’obbiettivo minimo”. Il Presidente della CNA di Enna (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa), Valentino Savoca, denuncia il fatto e dichiara, senza mezzi termini, la scelta “inaccettabile e offensiva nei confronti di milioni di persone, della storia di tante comunità e dell’Italia dei comuni” (Ennalive.it, 2 luglio 2025). La migrazione dalle aree interne del Mezzogiorno è stata valutata irreversibile, sia dall’attuale governo che da quelli precedenti, mai contrastata con azioni concrete che avrebbero potuto invertire il trend negativo. I dati dell’Istat confermano la diminuzione della popolazione ed offrono al governo Meloni l’alibi per ridurre o azzerare le risorse finanziarie per la sanità, l’Istruzione, del fondo perequativo e infrastrutturale nonché quelle del PNRR, dirottandole verso il Centro-Nord. Con l’effetto di favorire l’accentramento della popolazione in poche aree urbane super affollate, dotate di servizi efficienti mentre le aree interne del meridione sono condannate ad un oblio programmato che le trasformerà in una riserva indiana abitata, in maggior misura, da anziani. I meridionali sono di serie B ma quelli delle aree interne appartengono ad una sotto categoria con ancora minori diritti di cittadinanza, concetto ribadito in una nota di Marco Sarracino, responsabile coesione territoriale, Sud e aree interne della segreteria nazionale del Pd (2 luglio 2025). Nemmeno con i fondi del PNRR si è voluto ridurre il divario infrastrutturale complementare alla nascita dell’industria manifatturiera e della logistica finalizzate alla riduzione della migrazione. Hanno favorito le disuguaglianze socio-economiche che rendono il Paese diviso e disuguale.

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Convocato Consiglio Comunale – In discussione lo spostamento del mercato settimanale e riconoscimento stato di calamità

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Ad Ariano Irpino il Presidente del Consiglio ha convocato il Civico Consesso nella Sala Consiliare “Giovanni Grasso” di Palazzo di Città, in seduta ordinaria, in unica convocazione per il giorno 8 luglio 2025 alle ore 17,00 per la trattazione dei seguenti argomenti:

  • – Richiesta riconoscimento stato di calamità e costituzione di un tavolo tecnico per il monitoraggio dei danni subiti e l’individuazione degli agricoltori danneggiati;
  • – Spostamento del mercato settimanale in località Cardito. Discussione ed esame della possibilità di revoca del provvedimento e di ripristino della sede originaria.
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AREE INTERNE, D’AGOSTINO(FI): NESSUN DECLINO IRREVERSIBILE

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Il segretario provinciale di Avellino scrive alla Premier e al Ministro per la Coesione: “Per i nostri territori occorrono infrastrutture, accesso al credito, agevolazioni fiscali e valorizzazione del turismo sostenibile, non rassegnazione.”

Roma, 2 lug – “Le aree interne non sono un capitolo chiuso della storia economica del Paese, né un peso morto destinato al declino. Sono un potenziale straordinario di sviluppo, lavoro e qualità della vita. Serve il coraggio politico di scommettere sul loro rilancio, non la rassegnazione istituzionale”. Lo dichiara l’on. Angelo Antonio D’Agostino, responsabile nazionale del Dipartimento Innovazione e Sviluppo di Forza Italia e segretario provinciale del partito ad Avellino, commentando il contenuto del Piano strategico nazionale per le aree interne, dove si parla di “struttura demografica compromessa” e di una condizione di difficilissima reversibilità per molti territori.

“Sono valutazioni che mi permetto di respingere con determinazione – prosegue D’Agostino – perché rischiano di cristallizzare una visione rinunciataria, che finisce per deresponsabilizzare la politica e scoraggiare le comunità locali. L’Italia non può permettersi di archiviare un terzo del proprio territorio come se fosse perso per sempre. Per questo ho scritto una missiva alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e al Ministro per le Politiche di Coesione, Tommaso Foti, per chiedere di rivedere le parti del Piano che fanno riferimento a una presunta irrimediabilità del declino, sostituendo questa impostazione con un impegno chiaro per politiche di rigenerazione e investimento.”

D’Agostino sottolinea come il rilancio delle aree interne debba passare per interventi concreti: “Dalle infrastrutture materiali e digitali all’accesso al credito, da agevolazioni fiscali per chi investe alla valorizzazione del turismo sostenibile e dell’industria di trasformazione, è possibile creare le condizioni per invertire la tendenza. Come imprenditore a capo di un gruppo nato proprio nelle aree interne del Mezzogiorno, so che questa sfida può essere vinta se si abbandonano le vecchie ricette e si adottano politiche innovative, ambiziose e territorialmente mirate.”

“Sono certo che Forza Italia, grazie al lavoro certosino del nostro capo delegazione a Bruxelles, Fulvio Martusciello, e del nostro Segretario nazionale e Vice Premier, Antonio Tajani, continuerà a lavorare in Europa, in Parlamento e nel Governo per restituire dignità e futuro ai nostri borghi e ai nostri comuni. Nessun territorio deve sentirsi condannato al declino: questa – conclude D’Agostino – è la nostra responsabilità e la nostra sfida.”

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