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‘VACCINI IN AZIENDA’, AL VIA IN IRPINIA L’HUB DI ISCO: ASSICURATA LA SOMMINISTRAZIONE AI DIPENDENTI DI DECINE DI AZIENDE

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Penza: “Bene l’iniziativa di Confindustria dal forte carattere sociale, servirà a far ripartire rapidamente il nostro apparato produttivo.”

Avellino, 3 giu – Al via stamani presso il gruppo Isco l’operazione “Vaccini in Azienda” promossa dall’ASL in sinergia con Confindustria Avelino. Presso la sede atripaldese del gruppo, sita in via Belli, sono stati allestiti i box nei quali saranno somministrati i preparati di Pfizer e Moderna, non solo ai dipendenti delle varie aziende che fanno capo al dottor Pasquale Penza, ma anche a quelli di altre realtà come il Gruppo De Caro, il Gruppo D’Agostino, Italcastagne e altre aziende e studi professionali.

L’inoculazione dei vaccini – fanno sapere da Isco – avverrà, ovviamente, nel pieno rispetto delle linee di indirizzo fornite da Confindustria e dei protocolli stabiliti dalle autorità sanitarie. Saranno presenti medici, infermieri e il personale necessario a garantire che le procedure si svolgano nella massima sicurezza.  

“Abbiamo particolarmente apprezzato, e subito sposato, l’iniziativa promossa da Confindustria Avellino – dichiara Pasquale Penza – tesa a coinvolgere nella campagna vaccinale anticovid larga parte del mondo imprenditoriale irpino. Non solo per mettere al sicuro i nostri collaboratori, ma per contribuire alla campagna aprendo le nostre porte anche ai dipendenti di quelle aziende che si relazionano a vario titolo con le nostre realtà. Insomma, anche ISCO è per il sociale.”

“Oggi più che mai – prosegue – dopo un anno di lockdown, il nostro apparato produttivo necessità di ripartire. Per farlo occorre mettere al sicuro tutti i lavoratori e uscire così nel minor tempo possibile da un’emergenza che ha indubbiamente sfiancato tante aziende, alcune portandole alla chiusura, specie quelle di piccole dimensioni. Penso ai tanti piccoli artigiani, ai commercianti, al settore della ristorazione, che hanno fin qui assicurato nel loro piccolo un’occupazione stabile a tante persone. Soprattutto per loro, per le loro famiglie, dobbiamo fare uno sforzo che serva a tornare presto ai ritmi di produzione precovid, assicurando una prospettiva migliore per le nuove generazioni.”

“Senza voler scadere nella facile retorica – conclude Penza – è evidente che la pandemia lascerà una scia di dolore, ma ci avrà insegnato che la sinergia tra istituzioni, mondo produttivo, autorità sanitarie può innestare un meccanismo virtuoso che in futuro servirà a prevenire altre emergenze e ad affrontarle al meglio per evitare danni irreparabili innanzitutto alle persone e poi al nostro sistema economico.”

Da ISCO, infine, un grazie ai medici Vincenzo Turri, Aldo Laurenzano, Michele Mastroberardino, Pasquale Miele e Lucia Parziale per il contributo che daranno al funzionamento dell’hub e all’associazione Nuova Dimensione per la logistica.

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Venerdì 3 ottobre sciopero generale CGIL in difesa di Flotilla, dei valori costituzionali e per Gaza

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Roma, 1 ottobre – “L’aggressione contro navi civili che trasportavano cittadine e cittadini italiani, rappresenta un fatto di gravità estrema. Un colpo inferto all’ordine costituzionale stesso che impedisce un’azione umanitaria e di solidarietà verso la popolazione palestinese sottoposta dal governo israeliano ad una vera e propria operazione di genocidio. Un attentato diretto all’incolumità e alla sicurezza di lavoratrici e lavoratori, volontarie e volontari imbarcati. Non è soltanto un crimine contro persone inermi, ma è grave che il governo italiano abbia abbandonato lavoratrici e lavoratori italiani in acque libere internazionali, violando i nostri principi costituzionali”. Con queste parole la Cgil annuncia, in difesa di Flotilla, dei valori costituzionali e per Gaza, lo sciopero generale nazionale di tutti i settori pubblici e privati per l’intera giornata di venerdì, 3 ottobre, ai sensi dell’art.2, comma 7, della legge n.146/90. Durante lo sciopero generale, fa sapere la Cgil “saranno garantite le prestazioni indispensabili, come stabilito dalle regolamentazioni di settore”.

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Assemblea Alto Calore Servizi, il presidente Buonopane: “Bene la designazione di De Felice. Si riparte dal nostro documento con lo stop all’aumento delle tariffe”

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“La quasi totalità dei voti dei soci presenti in assemblea per la designazione del nuovo amministratore di Alto Calore Servizi rappresenta un segnale importante di compattezza delle comunità locali. È la dimostrazione di una volontà comune di lavorare tutti insieme per salvare la società e per avere un servizio efficiente”. È quanto dichiara il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, al termine dell’assemblea di Acs nel corso della quale è stata eletta la professoressa Alfonsina De Felice per il vertice societario.

“Una figura di altissimo profilo – evidenzia il presidente Buonopane -, intorno alla quale gli amministratori presenti, senza distinzione di casacca politica, si sono ritrovati. Vanta un’esperienza importante che sarà sicuramente utile per risollevare le sorti di Alto Calore Servizi. Il senso di responsabilità ha prevalso tra i soci che hanno partecipato alla riunione odierna. Altrettanto fondamentale il voto favorevole alle linee di mandato che fanno sintesi tra il documento proposto dai sindaci che si sono riuniti nei giorni scorsi a Pietradefusi e quello che ho presentato nell’assemblea delle scorse settimane, nel quale al primo punto si chiede di bloccare l’aumento delle tariffe”, conclude il presidente Buonopane.

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Antonio Bianco:”Reprimere il dissenso per nascondere la pulizia etnica di Israele”

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Il dissenso deve essere zittito, i social ammoniti e, se perseverano, chiusi. La singola voce redarguita con minacce velate che lo richiamano al suo ruolo istituzionale di pubblico ufficiale e docente che non gli consentirebbe – il condizionale è d’obbligo! – di ritenere vergognoso il comportamento del governo italiano assunto nei confronti del genocidio perpetrato a Gaza. Si vuole limitare la libertà di parola, espressa in forma associata o individuale, pur di giustificare l’ignavia del governo italiano che resta a guardare la pulizia etnica di Netanyahu mostrata in diretta TV con immagini violente, ingiustificate, inumane. Non è un video game, ma la cruda realtà di bambini, di donne, di uomini inermi uccisi negli atti di vita quotidiana oppure mentre soccorrono altri sventurati colpiti dai bombardamenti israeliani. Né meraviglia la manifestazione spontanea dei giorniscorsi, circa 1 milione di persone, che ha messo in luce lo sdegno e la vergona espressa dalla gente comune nei confronti dell’Italia che, giustifica, aiuta e supporta Israele senza che siano stati messi in stand by gli accordi sull’invio di armi (Il Fatto Quotidiano, 5 giugno 2025, articolo di Alessia Grossi). Certo sono ingiustificabili le azioni violente attuate durante le manifestazioni pacifiche, ma non si può nemmeno accettare che il governo non riconosca la valenza della manifestazione del 25 ottobre che volevamettere al centro del dibattito il senso di umanità,smarrita da menti orientate al genocidio dei palestinesi quale unico fine della missione di governo. 

Azione politica e scelte che secondo Rula Jebreal, giornalista, nata ad Haifa ma anche cittadina israeliana, ospite di Accordi&Disaccordi sul Nove, le fanno affermare: “Gli ultimi sondaggi israeliani dicono che il 78% della popolazione è a favore delle politiche genocide di Israele (Il Fatto Quotidiano, 28 settembre 2025). Non dobbiamo restare in silenzio, non deve essere represso il dissenso manifestato in forma pacifica né la libertà di pensiero, il senso di umanità pervada la politica della Meloni e del suo governo.

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