Attualità
Twitter vuole andare in Borsa.

La notizia arriva su un tweet, naturalmente. Il cinguettìo è stato emesso alle 14 ora locale a San Francisco: Twitter ha iniziato le pratiche legali per il proprio collocamento in Borsa. Dopo Facebook, è “l’altro” social network a ratificare così il proprio successo di pubblico e anche economico.
L’attesa c’era da molti mesi, in effetti dopo la decisione di Mark Zuckerberg di quotare Facebook era praticamente scontato che Twitter seguisse. Si trattava solo di capire quando. Riguardo al “quanto”, un indicazione del valore per Twitter esiste già: 10 miliardi di dollari. Così l’azienda di San Francisco è stata valutata in occasione di una transazione “privata” – cioè pattuita al di fuori della Borsa – quando una quota delle sue azioni è stata ceduta al gigante del private equity BlackRock. Ma quella cifra ora ha solo un valore indicativo. Le banche incaricate del collocamento dovranno procedere nelle loro stime, e poi gli investitori diranno la loro quando arriverà il battesimo del mercato.
L’annuncio uscito oggi non ha l’ufficialità di un documento legale. La pratica è confidenziale, per ora la custodiscono i funzionari della Securities and Exchange Commission (Sec), l’authority di controllo di Borsa, oltre naturalmente alle banche consulenti, Goldman Sachs in testa. “Questo tweet non costituisce una sollecitazione d’investimento né un prospetto di offerta di titoli”, è la frase standard che i legali hanno aggiunto al comunicato.
“Si torna al lavoro”, è stato il cinguiettìo immediatamente successivo, accompagnato da una foto dell’ufficio di San Francisco. Di certo il momento è propizio in Borsa. Proprio il titolo di riferimento, cioè l’azione di Facebook, ha raggiunto un massimo storico pochi giorni fa a 45 dollari per azione, contro i 38 dollari del primo collocamento avvenuto nel maggio 2012.
Twitter prepara il suo sbarco in Borsa quando ha appena sette anni e mezzo di età. Il social network fu creato nel marzo 2006 da Jack Dorsey. La sua regola di base è semplice: è un micro-blog che consente ai suoi utenti di inviare e leggere messaggi brevissimi, al massimo 140 caratteri ciascuno. I tweet o cinguettìi sono il trionfo della concisione (o della superficialità, secondo i critici dell’èra della “connessione permanente”). Il successo è nei numeri, visto che Twitter ha 500 milioni di utenti registrati; quotidianamente vengono emessi 340 milioni di questi messaggini, e le ricerche di tweet raggiungono il miliardo e mezzo al giorno.
Twitter alla pari di Facebook ha guadagnato rapidamente anche una dimensione politica: è stato uno strumento popolare, tra i giovani e non solo, in molti movimenti antiautoritari, dalle rivolte di Mosca contro Putin all’epoca dell’ultima elezione presidenziale, alle proteste della società civile di Teheran contro i brogli elettorali, per finire con le primavere arabe.
L’esaltazione del ruolo politico dei social network ha lasciato però il posto a una visione più disincantata, quando si è visto che i regimi autoritari sono altrettanto capaci di usare le nuove tecnologie contro i loro avversari. Chi invece dai social network trarrà sicuro beneficio è Wall Street. Collocamenti in Borsa di queste dimensioni sono una manna per le grandi banche d’affari americane. L’azienda, simbolo della New New Economy sorta dal dinamismo creativo della Silicon Valley, ha circa 900 dipendenti distribuiti fra il quartier generale di San Francisco e altri uffici a New York, Boston, San Antonio.
Nel 2010 fu stimato un fatturato di 140 milioni di dollari, che quest’anno sarebbe quadruplicato a 583 milioni, ma è con la quotazione in Borsa che arriveranno obblighi di trasparenza e quindi notizie ben più dettagliate sui suoi conti.
Fonte “La Repubblica”
Attualità
Convegno ad Ariano: “Aequum Tuticum, Crocevia del Sud”

Le associazioni Amici del Museo di Ariano Irpino, Circoli Culturali “Pasquale Ciccone” e “Arnanah”, con il patrocinio del Comune di Ariano Irpino, organizzano il convegno dal titolo “Aequum Tuticum, crocevia del Sud”, che si svolgerà venerdì 26 settembre 2025 alle ore 17.30 presso Villa Kristall ad Ariano Irpino. L’incontro si propone di approfondire, in una prospettiva scientifica, il ruolo strategico dell’antico sito di Aequum Tuticum quale snodo fondamentale della viabilità antica, evidenziando l’importanza storica e le prospettive di valorizzazione.
Saluti istituzionali:
Enrico Franza, Sindaco di Ariano Irpino
S. E. Mons. Sergio Melillo, Vescovo della Diocesi Ariano-Lacedonia
Relatori:
Ing. Gerardo Troncone – Presidente Gruppo Archeologico Irpino Sulle orme di Orazio. La viabilità del centro sud negli antichi itinerari
Prof. Giuseppe Ceraudo – Professore ordinario di topografia antica presso l’Università del Salento La Via Traiana in Irpinia: un Patrimonio per l’Umanità
Prof.ssa Veronica Ferrari – Professore associato di aerotopografia archeologica presso l’Università del Salento Aequum Tuticum, un vicus crocevia di strade: le attività di ricerca Unisalento
Prof. Giuseppe Camodeca – Già Professore ordinario di Storia Romana ed Epigrafia Latina presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” La documentazione epigrafica di Aequum Tuticum, vicus di Beneventum
Dott. Lorenzo Mancini – Funzionario archeologo della Soprintendenza ABAP Salerno e Avellino L’azione della SABAP SA-AV nel territorio di Ariano Irpino fra tutela, valorizzazione e pianificazione. Interventi e prospettive.
Moderatrice
D.ssa Ida Gennarelli, Archeologa già Ministero della Cultura Il convegno si inserisce in un percorso di ricerca e divulgazione volto a promuovere la conoscenza e la tutela del patrimonio storico-archeologico dell’Irpinia e dell’antico vicus di Aequum Tuticum, con l’intento di sollecitare le attività di recupero e di valorizzazione dell’attuale sito.
Attualità
Il futuro di Alto Calore Servizi al centro di un confronto tra i presidenti delle Province di Avellino e Benevento

Unità di intenti per la gestione della società. Il futuro dell’Alto Calore Servizi al centro di un confronto che si è tenuto oggi tra il presidente della Provincia di Avellino, Rizieri Buonopane, e il presidente della Provincia di Benevento, Nino Lombardi.
Dall’incontro sono emerse la volontà e la determinazione comune di superare la fase di impasse che si registra per la società, tenendo fuori le questioni politiche dalle decisioni concernenti la gestione di Alto Calore Servizi. E ciò nell’ottica di individuare le soluzioni migliori che possano permettere di ridurre i disagi all’utenza e di consentire di accelerare sul piano di ammodernamento delle reti, tenendo ben presenti i parametriprevisti dal concordato.
I presidenti Buonopane e Lombardi lanciano un appello all’unità e a fare sintesi sugli obiettivi, per evitare in questa fase dannose divisioni. Condividono, inoltre, la necessità che il management della società conservi un ruolo prettamente tecnico, tenendosi ben distante da ruoli e discussioni partitiche che sono appannaggio dei sindaci-soci, i quali si trovano ad affrontare quotidianamente le giuste rimostranze delle comunità costrette praticamente ogni giorno a sopportare disservizi per l’approvvigionamento idrico.
Attualità
Gaza, Castellone (M5S): “Netanyahu compie il passo finale. Abbiamo toccato uno dei punti più bassi della storia moderna.

“Mentre il mondo continua a discutere sui termini lessicali da utilizzare per definire questo abominio, Netanyahu compie il passo finale: stanotte l’esercito israeliano è entrato a Gaza per raderla al suolo.” così la Vicepresidente del Senato Mariolina Castellone (M5S) sui suoi social. “Le poche fonti dalla Striscia parlano di carri armati in ingresso a Gaza City e raid aerei che, come sempre, non risparmiano i civili e le poche costruzioni ancora in piedi. A nulla servono le piazze piene di centinaia di migliaia di cittadini in tutto il mondo, a nulla serve il coraggio eroico della Global Sumud Flotilla che sta provando a raggiungere Gaza via mare per aprire un varco umanitario. A nulla servono le denunce che facciamo nelle aule parlamentari. Il passo finale si sta compiendo. A Gaza l’umanità ha toccato uno dei punti più bassi della storia moderna. E non c’è da offendersi se si dice che siamo tutti complici. Tutti noi che abbiamo assistito inermi a questa tragedia. Il mio cuore è con le centinaia di migliaia di palestinesi che hanno deciso di restare nella loro terra perché non c’è altro luogo in cui possano sentirsi a casa e con le famiglie degli ostaggi israeliani che sono ancora nelle mani di Hamas e rischiano di essere utilizzati come scudi.”
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