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Tariffe TARSU ad Ariano Irpino – L’ADOC presenta denuncia al Ministero dell’Economia e delle Finanze

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L’ADOC, Associazione per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori, associazione facente parte del sistema integrato dei servizi UIL,

comunica

che in data odierna è stata presentata una formale denuncia presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, direzione centrale per la fiscalità locale, in merito alla delibera n. 14 del 14/11/2013, assunta dal Commissario Straordinario del Comune di Ariano Irpino, il vice Prefetto dott.ssa Elvira Nuzzolo, avente ad oggetto: Modifiche regolamentari, costo del servizio e tariffe 2013 in materia di TARSU.

Hanno aderito all’iniziativa cinquanta cittadini residenti nel Comune di Ariano Irpino, i quali per il tramite del sig. Manganiello Guido, hanno chiesto di essere assistiti da questa associazione.

Nel loro interesse e di quello dell’intera comunità arianese, al fine di sollecitare un più approfondito controllo di legittimità del contestato provvedimento, si è deciso di ricorrere alla Direzione Centrale per la Fiscalità Locale del MEF, che per Legge è deputata a svolgere funzioni di vigilanza sulla gestione della tassa per lo smaltimento dei rifiuti ed il controllo sulle delibere regolamentari e tariffarie adottate dagli enti locali.

E’ stata evidenziata al Ministero l’illegittimità, l’ingiustizia e l’arbitrarietà del provvedimento, sollecitandone il riesame da parte dell’ente locale.

Questa doverosa iniziativa rappresenta solo l’inizio di una più articolata azione di lotta tesa alla modifica del contestato provvedimento.

Infatti, sempre in data odierna l’ADOC ha formalmente chiesto un incontro al Commissario Straordinario del Comune di Ariano Irpino ed al dirigente dell’area finanziaria del medesimo ente locale, per verificare se sussistono le condizioni per un bonario componimento della vertenza e per verificare quale sarà l’effettivo impatto delle contestate modifiche tariffarie sui cittadini.

Se il suddetto invito non dovesse essere accolto o se dallo stesso non dovesse scaturirne una sostanziale revisione della delibera, verrà predisposto un formale ricorso amministrativo per chiederne l’annullamento.

L’ADOC chiede l’adesione ed il sostegno di tutti i cittadini interessati, i quali possono associarsi all’iniziativa collegandosi al sito internet dell’associazione www.occhioaituoidiritti.it o recarsi presso la sede UIL di Ariano Irpino in via XXV Aprile.

Avellino, 03/01/2013

Il presidente

Avv. Gianluca de Cunzo

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La regina ha bisogno della vicina

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Le inondazioni dell’Emilia Romagna, per quanto di portata epocale, mettono a nudo i ritardi ed il mancato utilizzo dei fondi erogati alla regione a tutela e salvaguardia delle persone e del territorio. La burocrazia, la difficile interpretazione di norme non armonizzate tra loro, l’indifferenza, la lentezza nello spendere i denari e le incessanti piogge, sono la sintesi della tragedia vissuta dagli emiliani. Siamo tutti a fianco degli emiliani e tutta l’Italia darà una mano. Non possiamo, però, dimenticare che l’operosa Emilia Romagna, la locomotiva del Nord, la regione che vuole il regionalismo differenziato, la maestrina con la matita rossa e blu pronta a bacchettare i meridionali spreconi e nullafacenti, ora si appella all’unità del paese nell’affrontare le calamità naturali. Nessuno negherà l’aiuto finanziario e delle strutture dello Stato Centrale per mitigare i danni arrecati dal mal tempo, nessuno dirà: se la sbrighino da soli, nessuno punterà il dito contro Bonaccini, sodale di Fontana e Zaia, artefici della secessione del Nord e dello spacca-Italia. Insieme si vince e non si lascia nessuno indietro. Questo dovrebbe essere l’obbiettivo, mai raggiunto, dall’Unità dell’Italia; il Sud è rimasto separato dal resto del paese ed oggi vive lo spopolamento. Dal 2012 al 2022 il Mezzogiorno ha perso 525 mila residenti, la regione da cui si parte di più è la Campania (30% cancellati dalle liste dei residenti) e la Sicilia (23%) e la Puglia (18%) mentre la Lombardia attrae il 28% degli emigranti, le città più attrattive sono Milano e Bologna (ISTAT, report 2021). Siamo una nazione unita e dobbiamo valorizzare la coesione territoriale.  È un obbiettivo che non può essere valido solo per le catastrofi naturali, occorre che si riconquisti il senso dell’appartenenza alla stessa nazione, cancellando gli egoismi locali. La solidarietà è il requisito indispensabile per superare le avversità, mette tutti alla pari e non esclude nessuno dalla possibilità di esprimere le proprie abilità. Ricordino Bonaccini, Fontana e Zaia che: non c’è regina che non ha bisogno della vicina.

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Avviso Pubblico per la selezione di 10 praticanti per il “Tirocinio Forense” presso l’Avvocatura Provinciale

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È stato pubblicato nella sezione Avvisi Pubblici dell’Albo Pretorio online della Provincia di Avellino l’Avviso per la selezione (per titoli e colloquio) di 10 praticanti per l’espletamento del tirocinio forense presso l’Avvocatura Provinciale per un periodo di 12 mesi, relativamente al periodo 2023/2024.

Le domande dovranno pervenire entro e non oltre le ore 12.00 del 14 giugno prossimo.

Di seguito, il link per visionare e/o scaricare l’avviso e il format per la domanda di partecipazione:

http://albo.provincia.avellino.it:8080/AlboOnline/web/Provincia_di_Avellino/avvisi-pubblici/2023/1734

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Sanità, centri accreditati: Irpinia resta fanalino di coda in Campania per stanziamenti prestazioni ambulatoriali e domiciliari

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L’Aspat Campania e l’Aisic, le associazioni datoriali di categoria maggiormente rappresentative della macroarea Riabilitazione, Sociosanitario e Salute Mentale, su indicazione dei centri privati istituzionalmente accreditati dell’ASL Avellino, hanno organizzato per venerdì 9 giugno 2023, alle 10,30, presso l’Hotel de la Ville di Avellino una conferenza pubblica sul tema della rimodulazione del fabbisogno prestazionale del comparto riabilitativo irpino, per un’equità distributiva delle risorse regionali ed il superamento delle non più tollerabili diseguaglianze territoriali.

Le ragioni della mobilitazione delle imprese sanitarie avellinesi, erogatrici per
conto del Servizio sanitario regionale di un volume complessivo annuo di oltre
300 mila prestazioni nei diversi ambiti della macroarea, a garanzia del
principio di continuità assistenziale, saranno dettagliate e documentate nel
corso dell’evento e condivise con la Direzione generale e strategica dell’ASL Avellino,  le organizzazioni sindacali dei lavoratori in rappresentanza degli operatori
del comparto, la segreteria regionale e la delegazione territoriale di CittadinanzAttiva -Tribunale dei diritti del Malato, tecnici ed esperti qualificati del settore riabilitativo.

In termmini di risorse finanziarie assegnate per i servizi ambulatoriali e domiciliari, in rapporto alla popolazione del territorio di competenza, l’ASL di Avellino è il fanalino di coda della Campania

Come documentato dai lavori del Tavolo tecnico paritetico aziendale, la cui ripresa nell’autunno scorso è stata fortemente voluta dal Direttore generale Ferrante, l’ASL Avellino detiene il più basso indice di prestazioni pro-capite: 0,42, a fronte di una media regionale dello 0,67. In termini assoluti significa che vengono svolte oltre 101 mila prestazioni di assistenza in meno, per mancanza di fondi.

L’Irpinia, gli utenti e gli stessi centri socio-sanitari dunque, vengono da anni costantemente penalizzati rispetto alle altre realtà della Campania.

Sin dal 2014, le associazioni datoriali di categoria hanno sollecitato correzioni alla programmazione regionale, per l’adozione di provvedimenti per superare questa inaccettabile situazione di iniquità territoriale che ha prodotto evidenti e documentate disparità tra i cittadini ed assistiti dei diversi territoriali provinciali.

I centri privati accreditati di riabilitazione complessa della provincia di Avellino, afferenti alla locale Asl, chiedono che si ponga fine a questa inaccettabile situazione, che colpisce e determina problemi anche agli erogatori di servizi, al fine di garantire continuità assistenziale a pazienti particolarmente fragili e di dare una significativa risoluzione delle liste di attesa che, allo stato, sono inosservanti di quanto previsto dal  Piano Regionale Governo Liste di Attesa.

L’Aisic e l’Aspat Campania chiedono quindi alla Direzione generale e strategica dell’ASL Avellino,  pienamente consapevoli della ragionevolezza ed equità della proposta di rimodulazione del fabbisogno prestazionale riabilitativo, di avviare presso
la Regione tale istanza, che è l’unica in grado di consentire stabilità al comparto privato e ai lavoratori occupati e garantire ai cittadini irpini l’inalienabile diritto costituzionale ai LEA – Livelli Essenziali di Assistenza.

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