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Speciale Elezioni Politiche 2013-La proposta “shock” di Monti che nessuno ha sentito

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Ieri sera, durante l’ultimo spazio televisivo a disposizione per la campagna elettorale, Mario Monti ha provato a stuzzicare i potenziali elettori con la sua proposta shock. Non si può proprio intendere in questi termini, ma probabilmente Monti preferisce così. Mancavano infatti gli applausi finali, la suspance, la sala gremita ad accogliere la proposta. Mancavano pure i toni da proclamo elettorale (il che forse rende la proposta realizzabile), soprattutto è stata fatta nei tempi sbagliati, lanciata alle undici passate di sera, sul finire del suo intervento, quando i più erano già ubriachi dell’ultimo appuntamento dello Tsunami tour Grillo, o semplicemente dormienti (viene da chiedersi se in questa scelta abbia un ruolo lo staff di Obama..).

Ad ogni modo si tratta di una proposta sul lavoro, che prova a raccogliere consensi tra i disoccupati ed anche chi debba assumere; inoltre, e non va sottovalutato, chi ritiene che la credibilità in Europa conti e chi crede nella valenza dell’operazione di risanamento del governo Monti. In cosa consiste la proposta? Si tratta di una Piano straordinario per creare occupazione di qualità, riducendo il costo del lavoro. E’ un’operazione da 10 miliardi circa che permetterebbe di finanziare quattro punti base per l’agevolazione all’assunzione:

1 Moltiplicare i contratti di apprendistati azzerando i contributi sociali anche per le imprese con più di 9 dipendenti: la normativa sarebbe più agile e consisterebbe in una risorsa per l’assunzione giovanile.

2 Incentivo all’assunzione stabile tramite il taglio del costo del lavoro sui neo assunti. Questo per mezzo di due strumenti: il primo è la deducibilità dell’Irap, che dimezzerebbe gli oneri contributivi per i nuovi assunti, pur non toccando le agevolazioni per i lavoratori svantaggiati d il mezzogiorno. Inoltre la totale fiscalizzazione degli oneri contributivi, che restano dunque in busta paga.

3 La parte che più interessa la questione delle donne: si raddoppiano i posti in asili nido e si aiutano coppie ad accedere ai servizi, attraverso sussidio per rette e vouchers per baby sitter.

4 Sperimentazione di un contratto di lavoro a tempo determinato più flessibile e meno costoso, che contribuisca in qualche modo a stimolare il sistema di flex security cui il governo ambisce.

Nel complesso si tratta di un’operazione che permetterebbe al datore di lavoro un risparmio di 2000 € l’anno per lavoratore assunto, mentre al lavoratore stesso garantirebbe un aumento di stipendio annuo di circa 1.160 €. Il motivo per cui la proposta giunge solo ora lo spiega Monti stesso, in trasmissione (ed è ben visiile sul sito di Scelta Civica): il 22 febbraio 2013 la Commissione Europea annuncia che, dopo attenta analisi si può constatare i conti pubblici italiani siano i ordine. Questo grazie all’operato del governo che, seguendo questa linea permetterebbe all’Italia di uscire dalla procedura di deficit eccessivo per ambire, quindi, all’equilibrio di bilancio in termini strutturali. Tradotto in soldoni, sottolinea i meriti dell’operato del governo e, soprattutto, valorizzerebbe l’azione morigerata di questo ultimo anno.

Infatti questo attestato di fiducia e il raggiungimento di questi obiettivi prevedono che lo stato che “ha svolto i compiti a casa”, possa permettersi uno scostamento temporaneo dagli obiettivi di bilancio, per sovvenzionare un piano che possa determinare crescita, poiché l’Europa è ben disposta a concessioni con queste prospettive. Per parafrasare il tutto, Monti ha detto senza mezzi termini che, non agendo così come si è fatto, la possibilità di questo incentivo di 10 mld al lavoro non sarebbe stato possibile. Se solo qualcuno lo avesse ascoltato…

 


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La scorta di Ranucci siamo noi

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L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.

La Redazione di meridionemeridiani.info

esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.

Siamo con te, sei ognuno di noi.

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Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori

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Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.  

Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.

In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.

La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.

Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori.  Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.

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Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti

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“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.

“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.

Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.  

In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.

La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.

“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.

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