Attualità
Rete Ferroviaria Italiana snobba il Sud ed i cittadini viaggiano in groppa all’asinello

Il Ministro Provenzano ha manifestato il suo dissenso contro il management di RFI (Rete Ferroviaria Italiana) poco incline ad investire nel Mezzogiorno risorse finanziarie sufficienti ad ammodernare la rete ferroviaria, ancor oggi, priva dell’alta velocità. RFI spende poco e male, impegna risorse finanziarie ben lontane dalla sognata percentuale del 34%, prevista dal decreto Mezzogiorno approvato dal Parlamento alla fine del 2016.
L’unico progetto in cantiere è la rete di alta capacità (da non confondere con l’alta velocità) da Napoli a Bari che sarà completata nel lontano 2026, rendendo l’opera obsoleta prima ancora che diventi operativa. Nessun’altra progettualità è in cantiere, mentre la linea Messina-Catania-Palermo e la Salerno-Reggio Calabria sono parcheggiate sul binario morto. Quest’ultima tratta ferroviaria, se fosse dotata dell’alta velocità, permetterebbe alle merci di viaggiare velocemente verso il cuore dell’Europa. Tant’è che le navi containers provenienti dallo stretto di Suez per raggiungere i porti di Anversa o Rotterdam fanno rotta verso Gibilterra, con costi maggiori e tempi di percorrenza più lunghi, e non attraccano nel porto di Gioia Tauro, privo di collegamenti ferroviari veloci.
La reta ferroviaria ad alta velocità è precondizione necessaria per ridurre la disoccupazione nel Sud, che ha più di 3 milioni di braccia inattive che, se immesse nel mondo del lavoro, genererebbero un effetto volano per l’economia italiana.
Ministro Provenzano, se questi sono i fatti, quando provvederà a chiedere l’azzeramento dei vertici di RFI che, volutamente, spende esigue risorse in conto capitale per il Sud, lontanissime dalla percentuale del 34%? Forse le suggeriscono di rimanere calmo? Forse i denari vanno, prima di tutto, traghettati nelle Regioni di Fontana, Bonaccini e Zaia? Predatori che facendo uso del criterio della spesa storica scippano a 21 milioni di persone 64 miliardi annui privandoli dei diritti di cittadinanza?
Ministro Provenzano, oltre alle denunce per le inadempienze dei vertici di RFI attendiamo atti concreti, non parole ma fatti, diversamente le consigliamo di dimettersi qualora le sue proposte fossero solo chiacchiere al vento.
Attualità
Inaugurazione della mostra di pittura di Rossana Scaperrotta

Sarà inaugurata oggi sabato 28 maggio, alle ore 17:30, la mostra di pittura di Rossana Scaperrotta “TUnNEL”.
Nelle sale dell’Acquedotto Romano della Rocca dei Rettori di Benevento l’artista ricostruisce, attraverso l’esposizione di 22 originali dipinti, il suo percorso artistico e la costante evoluzione in cui spazio ed impegno civile si fondono e si compongono, dando forma e figura ad una visione dell’arte dove a prevalere sono i “sentimenti”. Quelli semplici, puri.
Conosciamo l’ artista attraverso un breve profilo.
Rossana Scaperrotta nasce ad Ariano Irpino, provincia di Avellino, il 28 gennaio 1955. Fin dai primi anni si evidenzia la sua predisposizione alla creatività. La sua attività professionale (Caposala presso il Frangipane) non la distoglie da una ricerca interiore che la porta a frequentare i laboratori artistici della prof.ssa Rosalba Albanese e del maestro Lello Albanese, dai quali apprende alcune tecniche pittoriche e dell’arte ceramica. Dal 1997 fa parte dell’associazione culturale “Vicoli ed Arte” fondata dall’arch. Carmine Iuorio e tesa alla valorizzazione dei vicoli e delle arti del suo paese, Ariano Irpino, noto anche per la tradizione ceramista.
Si appassiona alla composizione di opere originali utilizzando pietre marine raccolte soprattutto dalla bellissima costa cilentana. Nel 2019, libera ormai da impegni professionali, si dedica alla sua passione e si iscrive all’Atelier del maestro Mario Ferrante a Benevento. Grazie al sostegno e all’aiuto del maestro Ferrante, acquisisce e perfeziona molte tecniche pittoriche. I temi delle sue opere spaziano dai paesaggi agli eventi di grande attualità.
Opere esposte
“L’ora di andare…” 42/32 (titolo disegno locandina)
“Il suono del silenzio” 40/60
“Spazio sacro” 29/40collezione privata
“Riparo” 30/42 collezione privata
“A un passo da te” 21/29.30
“Clair de luna “34/51
“Tu chi sei?” 29/21
“Il nido” 20/26
“Quello che c’è…” 33/24
“I giorni della merla” 40/50
“Controverse sensazioni” 23/31
“Inchiostro vivo” 32/44
“Mottua” 32/44
“Consuetudini infrante” 40/60
“L’ombrello” 25/36
“Concerto” 30/40
“Cercarsi” 30/42
“Toccando il tuo silenzio” 30/42
“Maternità” 30/42
“Dolorosa quiete” 42/32
“Disarmante crudeltà” 20/40
“Nuove coltivazioni” 30/42
“Il bambù di notte” 30/20
Attualità
Progetto APP-ART:Il Rotary Community Corps Avellino Est promuove le opere custodite nelle chiese della Diocesi di Ariano- Lacedonia

Il Rotary Community Corps Avellino Est è lieto di condividere la II tappa del progetto APP-Art, finalizzato alla valorizzazione del patrimonio artistico-culturale delle più belle opere custodite nelle chiese della Diocesi di Ariano I. – Lacedonia.
Con la collaborazione di appassionati di storia locale sono state realizzate targhette descrittive con QR-code, contenenti minuziosi dettagli, foto, video, audio e descrizioni, tradotti anche in lingua inglese, per ciascuna opera identificata.
Dopo la prima consegna delle 32 targhe presso la Chiesa di S. Maria Maggiore di Grottaminarda, l’RCC è pronto a condividere informazioni sui piccoli tesori custoditi presso il Santuario di Maria SS. di Carpignano.
Il progetto di descrizione e digitalizzazione delle opere d’arte sarà dedicato, per ciascuna chiesa, a cittadini illustri che si sono distinti in campo artistico, letterario e professionale, dando lustro alla nostra Irpinia.
I Tappa App-Art ricorda:
Prof. Antonio Palomba.
II tappa App-Art ricorda:
Maestro Salvatore Fucci .
Attualità
Scomparsa De Mita-Sinistra Italiana:” L’on. Ciriaco De Mita è stato un importante protagonista della vita politica e istituzionale nazionale”

L’on. Ciriaco De Mita è stato un importante protagonista della vita politica e istituzionale nazionale collocandosi nel solco di un pensiero cristiano sociale che ha profondamente segnato la storia democratica del nostro Paese.
Il rispetto per la persona e la considerazione umana del momento richiedono di essere coerenti con le posizioni di critica e di contrapposizione senza sconti che la Sinistra irpina, di cui siamo eredi, ha avuto nei suoi confronti.
Non abbiamo mai mancato di sottolineare una significativa ambivalenza che è esistita tra il piano nazionale e quello provinciale.
Nel primo si palesavano riconosciute posizioni di apertura e di dialogo sui grandi temi di interessegenerale, dalle riforme istituzionali alla salvaguardia della centralità del sistema democratico parlamentare.
Nel secondo erano altrettanti evidenti i segni di una egemonia sistemica sull’Irpinia e sull’intero Mezzogiorno fondata su una radicata occupazione delle posizioni di potere e sull’edificazione di una rete tentacolare clientelare che di certo non ha giovato a una emancipazione civile e a una reale crescita sociale ed economica delle nostre comunità.
In questa provincia l’opposizione nei confronti del sistema politico da lui eretto è stata portata avanti con convinzione dalla sinistra ritrovandosi a volte e senza cedere ad ambigue posizioni di subalternità o di collaborazionismo, su alcune questioni di interesse generale, anche in modo convergente.
Noi siamo parte integrante di quella storia che ancora oggi rivendichiamo con orgoglio e che diverse generazioni di militanti e dirigenti hanno sostenuto nonostante il suo permanente tentativo di delegittimazione e di emarginazione.
Ed è con questo spirito di franchezza che rivolgiamo ai familiari il più profondo cordoglio .
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