Attualità
Piano Ospedaliero Definitivo : “Noi di Harambee e AMDOS Ariano Irpino continueremo in questa battaglia fino alla vittoria”
Dalle associazioni “AMDOS” e Harambee di Ariano, riceviamo e pubblichiamo:
“Siamo soddisfatti per il percorso della radioterapia, battaglia per la quale abbiamo impiegato tempo e risorse, raccogliendo per mesi 12 mila firme per fare pressione e persuasione politica sui nostri amministratori regionali. L’impegno sembra proprio che stia dando i suoi frutti.
Vincenzo De Luca ha avuto buone orecchie per ascoltare la volontà espressa dalle migliaia di persone dell’area vasta di Ariano le quali, tramite la nostra petizione, hanno richiesto a gran voce un servizio fondamentale e salvavita contro i tumori.
Il 2 agosto 2017 andammo fino a Teora e consegnammo le firme per richiedere l’accelerazione dei processi amministrativi per la radioterapia direttamente nelle mani del presidente De Luca il quale ci rispose serioso: “Ci vediamo ad Ariano!”.
Va detto: per questa nostra iniziativa tanti sono stati i bastoni fra le ruote avuti dalle forze politiche di ogni risma. Eccezion fatta per alcune figure istituzionali ben precise, non un partito ai nostri banchetti, non un segretario. L’ultimo boicottaggio politico è stato quello da parte del Movimento 5 Stelle di Gigino Maraia il quale con una letterina del 12 luglio del 2018 al suo ministro della salute Giulia Grillo chiedeva di rimuovere De Luca come commissario, riadattare il piano ospedaliero per presunte irregolarità e “possibile danno erariale”, aumentare le DEA di I livello. In poche parole: di sospendere il piano ospedaliero che invece già nella versione DCA n.8 del 1 febbraio 2018 prevedeva da 19 a 37 DEA di I livello (pagine 39, 48, 54, 55, 88) con requisiti che il Frangipane rispetta.
Un piano ospedaliero insomma, quello di febbraio, dove già era palese, grazie a un lungo lavoro di sensibilizzazione e pressione politica, la promozione del nostro Ospedale Frangipane a DEA di I livello, come del resto oggi è dimostrato nero su bianco dal piano definitivo.
Niente da fare: se non si intestano le battaglie, per potersele poi spendere elettoralmente, loro non partecipano oppure addirittura boicottano. Per loro è sempre tutto un circo di marketing, anche con la salute pubblica. Perfino una certa stampa locale ha pensato ultimamente di dare spazio solo ai partiti e movimenti che poco o niente avevano a che fare con questa battaglia e di escludere mediaticamente del tutto da questa vicenda politica noi di AMDOS Ariano Irpino e Harambee.
Nonostante tutto ciò, alla fine il percorso politico e amministrativo per l’installazione del macchinario nella nostra struttura sanitaria pubblica che noi di Harambee e AMDOS chiedevamo continua spedito verso la sua realizzazione.
Per quanto ci riguarda si potrà cantare vittoria solo dopo la prima radioterapia erogata al primo paziente oncologico. Del resto altri boicottaggi possono sempre arrivare all’ultimo minuto da qualche finto Che Guevara che non potendosi intestare la battaglia a proprio nome potrebbe mettersi di traverso sulla realizzazione del piano. Ciò nonostante noi di Harambee e AMDOS Ariano Irpino riteniamo che le cose procedano bene e la nostra battaglia per la sanità di prossimità sta pagando ed evolvendo nel verso giusto.
In passato, nel 2012, ci fu detto da un direttore generale ASL in un incontro a noi dedicato che il Frangipane aveva un triste destino in quanto serviva “pochi elettori” in confronto ai quartieri smisurati di Napoli.
In effetti è vero: la nostra zona non gode di una densità di popolazione esasperata. Noi aggiungiamo: meno male. Infatti da noi la qualità della vita è migliore. Tuttavia ogni politico dovrebbe tenere sempre bene a mente che i diritti, specialmente quelli sanitari, di ogni singolo cittadino sono gli stessi e identici ovunque egli risieda, così come del resto lo sono le tasse che egli paga al fisco. Inoltre nel piano ospedaliero la Regione Campania riconosce Ariano Irpino come area disagiata e questo è un gesto di ammissione di realtà e di giustizia politica e sociale. Pertanto noi di Harambee e AMDOS Ariano Irpino continueremo in questa battaglia fino alla vittoria.
Attualità
La scorta di Ranucci siamo noi
L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.
La Redazione di meridionemeridiani.info
esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.
Siamo con te, sei ognuno di noi.
Attualità
Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori
Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.
Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.
In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.
La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.
Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori. Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.
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Cisal, Picone: più attenzione a sicurezza dei lavoratori, anche in Irpinia troppi incidenti
“Occorrono interventi concreti per garantire la sicurezza; le buone intenzioni o gli slogan non servono. Gli infortuni sul lavoro sono e restano una intollerabile emergenza, in Irpinia e Campania, come nel resto del Paese”. Ad affermarlo è Massimo Picone, coordinatore provinciale della Cisal di Avellino e commissario della categoria Metalmeccanici.
“I dati ufficiali – prosegue il dirigente sindacale – ci dicono che il fenomeno è in crescita al Sud, che registra il più alto tasso di incidenti mortali sui luoghi di lavoro. Ma in generale aumentano infortuni e decessi in itinere, nel percorso casa-luogo di lavoro. Una tendenza che si avvertiva già negli ultimi anni. Nei primi otto mesi del 2025 l’incremento è stato dell’8,8 %, 186 vittime, soprattutto del comparto industriale e dei servizi, 15 in più rispetto al 2024 e più o meno un quarto dei decessi complessivi.
Su questo versante ad incidere sono l’espansione dei bacini di pendolarità, l’aumento delle distanze tra abitazione e luogo di lavoro, la debolezza del trasporto pubblico e il conseguente uso del mezzo privato, tutti elementi che accrescono l’esposizione al rischio.
In aumento anche le malattie professionali, quasi del 10%, rispetto all’anno precedente.
La sicurezza viene considerata purtroppo ancora soltanto un optional, all’interno di un quadro complessivo deprimente: precarietà, i salari più bassi d’Europa, l’uso sistematico di esternalizzazione del lavoro, crisi profonda di alcuni comparti come l’automotive, che in Irpinia costituisce una filiera produttiva importante per l’economia e per l’occupazione, ma su cui pendono molti problemi che ne compromettono la prospettiva”.
“E’ necessario pertanto – conclude Picone – che si investano più risorse sui controlli, aumentando il numero di ispettori che operano sul territorio, ma vanno modificati anche i processi produttivi. C’è bisogno inoltre che le politiche di sicurezza aziendale si integrino con misure di prevenzione estese agli spostamenti dei lavoratori, promuovendo iniziative coordinate in materia di mobilità sostenibile, riorganizzazione dei tempi di lavoro e rafforzamento delle infrastrutture di trasporto”.
