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Attualità

Pallavolo Prima Divisione – GSA Pallavolo Ariano subito a segno

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Cusano Volley-GSA Pallavolo Ariano 0-3

Esordio da incorniciare per il GSA che a CERRETO Sannita batte il Cusano Volley per 3-0.

Una vittoria da tre punti per la formazione arianese con una prestazione convincente di tutta la squadra.

Un test importante  che ha dato esito positivo soprattutto alla luce  di un roster rinnovato in tutti i ruoli .

Gli atleti del Tricolle sono stati incisivi nelle soluzioni a rete con gli esperti, Guardabascio, Santosuosso e  R.Caso lucidi e vincenti sia nelle soluzioni con palla alta che nelle azioni rapide. Una regia accorta e mai scontata del giovanissimo talento Marco Molinario ha dato l’avvio ad una costruzione varia  che ha  tenuto impegnati tutti gli schiacciatori

Una buona guardia dei centrali  Ninfadoro  e Schiavo ha permesso al muro degli arianesi di toccare e rigiocare molti  palloni  in  una fase break veramente  efficiente.

In seconda linea si è fatto apprezzare il libero Marco Caso sicuro in ricezione e determinante nei recuperi difensivi.

La cronaca

La gara è stata bella e combattuta; primo set equilibrato nel gioco ma con il Cusano avanti 10 – 8, time out per il GSA . I tecnici del Tricolle invitano i propri atleti ad una maggiore responsabilità sulle competenze di seconda linea. Alla ripresa del gioco, sarà la ricostruzione  a produrre  la differenza con il GSA che risolve a proprio favore le azioni di break point.

Arianesi in cattedra e parziale chiuso 25/17,

Secondo set : i padroni di casa   lottano e cercano di restare nel match ma il punteggio vede il GSA in vantaggio  21-16. I sanniti  mai domi pressano al servizio e  trovano punti preziosi  recuperando sino al      21-19. Gli irpini sistemano la ricezione e riprendono ad attaccare  con sicurezza  aggiudicandosi il         parziale 25 -20.

Terzo set  :  bel gioco del GSA, le  soluzioni vincenti in fase offensiva permettono agli atleti di Giulio Filomena e Nico Medici di chiudere 25-16 ed aggiudicarsi l’incontro per 3 – 0.

Prossima gara sabato 25 novembre in casa   contro il TELESE alle ore 18.30. Al momento non si conosce ancora il campo di gioco, in quanto il palasport risulta impegnato per una manifestazione cinofila.

Quindi la dirigenza del GSA  per disputare il match è alla ricerca di una struttura omologata .

Probabilmente la gara potrà svolgersi nel palazzetto di Flumeri o in una palestra della Valle Ufita che abbia i requisiti necessari all’attività agonistica Fipav.

Attualità

L’eutanasia delle aree interne del Sud decisa per legge

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Il governo Meloni ha predisposto il nuovo Piano Strategico per le Aree Interne pubblicato dal Dipartimento delle Politiche di Coesione e per il Sud, struttura che coordina e pianifica l’attuazione delle politiche di coesione territoriale. Il documento messo a disposizione del Ministro Tommaso Foti, in quota Fratelli D’Italia, descrive la drammatica situazione di ben 42 aggregati comunali del Sud per i quali si configura una situazione di “povertà dietro l’angolo” e individua come soluzione “l’accompagnamento allo spopolamento” ritenuto “l’obbiettivo minimo”. Il Presidente della CNA di Enna (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa), Valentino Savoca, denuncia il fatto e dichiara, senza mezzi termini, la scelta “inaccettabile e offensiva nei confronti di milioni di persone, della storia di tante comunità e dell’Italia dei comuni” (Ennalive.it, 2 luglio 2025). La migrazione dalle aree interne del Mezzogiorno è stata valutata irreversibile, sia dall’attuale governo che da quelli precedenti, mai contrastata con azioni concrete che avrebbero potuto invertire il trend negativo. I dati dell’Istat confermano la diminuzione della popolazione ed offrono al governo Meloni l’alibi per ridurre o azzerare le risorse finanziarie per la sanità, l’Istruzione, del fondo perequativo e infrastrutturale nonché quelle del PNRR, dirottandole verso il Centro-Nord. Con l’effetto di favorire l’accentramento della popolazione in poche aree urbane super affollate, dotate di servizi efficienti mentre le aree interne del meridione sono condannato ad un oblio programmato che le trasformerà in una riserva indiana abitata, in maggior misura, da anziani. I meridionali sono di serie B ma quelli delle aree interne appartengono ad una sotto categoria con ancora minori diritti di cittadinanza, concetto ribadito in una nota di Marco Sarracino, responsabile coesione territoriale, Sud e aree interne della segreteria nazionale del Pd (2 luglio 2025). Nemmeno con i fondi del PNRR si è voluto ridurre il divario infrastrutturale complementare alla nascita dell’industria manifatturiera e della logistica finalizzate alla riduzione della migrazione. Hanno favorito le disuguaglianze socio-economiche che rendono il Paese diviso e disuguale.

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Convocato Consiglio Comunale – In discussione lo spostamento del mercato settimanale e riconoscimento stato di calamità

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Ad Ariano Irpino il Presidente del Consiglio ha convocato il Civico Consesso nella Sala Consiliare “Giovanni Grasso” di Palazzo di Città, in seduta ordinaria, in unica convocazione per il giorno 8 luglio 2025 alle ore 17,00 per la trattazione dei seguenti argomenti:

  • – Richiesta riconoscimento stato di calamità e costituzione di un tavolo tecnico per il monitoraggio dei danni subiti e l’individuazione degli agricoltori danneggiati;
  • – Spostamento del mercato settimanale in località Cardito. Discussione ed esame della possibilità di revoca del provvedimento e di ripristino della sede originaria.
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AREE INTERNE, D’AGOSTINO(FI): NESSUN DECLINO IRREVERSIBILE

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Il segretario provinciale di Avellino scrive alla Premier e al Ministro per la Coesione: “Per i nostri territori occorrono infrastrutture, accesso al credito, agevolazioni fiscali e valorizzazione del turismo sostenibile, non rassegnazione.”

Roma, 2 lug – “Le aree interne non sono un capitolo chiuso della storia economica del Paese, né un peso morto destinato al declino. Sono un potenziale straordinario di sviluppo, lavoro e qualità della vita. Serve il coraggio politico di scommettere sul loro rilancio, non la rassegnazione istituzionale”. Lo dichiara l’on. Angelo Antonio D’Agostino, responsabile nazionale del Dipartimento Innovazione e Sviluppo di Forza Italia e segretario provinciale del partito ad Avellino, commentando il contenuto del Piano strategico nazionale per le aree interne, dove si parla di “struttura demografica compromessa” e di una condizione di difficilissima reversibilità per molti territori.

“Sono valutazioni che mi permetto di respingere con determinazione – prosegue D’Agostino – perché rischiano di cristallizzare una visione rinunciataria, che finisce per deresponsabilizzare la politica e scoraggiare le comunità locali. L’Italia non può permettersi di archiviare un terzo del proprio territorio come se fosse perso per sempre. Per questo ho scritto una missiva alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e al Ministro per le Politiche di Coesione, Tommaso Foti, per chiedere di rivedere le parti del Piano che fanno riferimento a una presunta irrimediabilità del declino, sostituendo questa impostazione con un impegno chiaro per politiche di rigenerazione e investimento.”

D’Agostino sottolinea come il rilancio delle aree interne debba passare per interventi concreti: “Dalle infrastrutture materiali e digitali all’accesso al credito, da agevolazioni fiscali per chi investe alla valorizzazione del turismo sostenibile e dell’industria di trasformazione, è possibile creare le condizioni per invertire la tendenza. Come imprenditore a capo di un gruppo nato proprio nelle aree interne del Mezzogiorno, so che questa sfida può essere vinta se si abbandonano le vecchie ricette e si adottano politiche innovative, ambiziose e territorialmente mirate.”

“Sono certo che Forza Italia, grazie al lavoro certosino del nostro capo delegazione a Bruxelles, Fulvio Martusciello, e del nostro Segretario nazionale e Vice Premier, Antonio Tajani, continuerà a lavorare in Europa, in Parlamento e nel Governo per restituire dignità e futuro ai nostri borghi e ai nostri comuni. Nessun territorio deve sentirsi condannato al declino: questa – conclude D’Agostino – è la nostra responsabilità e la nostra sfida.”

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