Attualità
L’Unità Nazionale: una scommessa da vincere

Il governo prosegue nella sua opera di smembramento dell’unità nazionale. Politiche recessive tese a contenere la spesa pubblica penalizzano i territori più fragili, collocati nel meridione. Una miscela esplosiva di circa 3 milioni di inoccupati presenti al Sud, il lavoro nero e l’evasione fiscale (IVA ed IRPEF), pongono seri problemi di ordine pubblico e di bilancio, la Nota di Aggiornamento del Documento Economia e Finanza (NADEF), da varare entro settembre, presenta il conto con tagli e riduzione di investimenti al sistema scuola e sanità. Si precarizza, ancor di più, il tessuto socio-economico del Sud con il più alto tasso di dispersione scolastica e di persone che non si curano. Nemmeno i soldi del PNRR consentiranno la ripartenza del Meridione: molti progetti destinati a quest’area sono irrealizzabili entro i termini previsti e pertanto si tratta con l’UE per ridefinire il nuovo piano di investimenti. L’UE aveva approvato un ricco PNRR per l’Italia di circa 209 miliardi, considerando che il Sud è il territorio più povero dell’Europa, privo di infrastrutture moderne che non consentono di sfruttare le risorse, umane e ambientali, presenti in questo territorio. Il Sud si spopola, afflitto dalla migrazione di persone in cerca di lavoro e di ammalati che si recano al Nord per ricevere cure appropriate e tempestive. Persino il personale medico e paramedico subisce l’attrazione fatale di migliori condizioni economiche e di lavoro, migra verso il Nord oppure si reca nei paesi dell’UE o extracomunitari. La riduzione della spesa pubblica con la privatizzazione dei gioielli di famiglia, volontà espressa dal ministro degli esteri Tajani, insieme agli aumenti dei prezzi dei beni di prima necessità e dell’energia, renderanno il paese sempre più povero ed il Sud una landa desolata incapace di risollevarsi dalle sabbie mobili. A questo si aggiunga la legge Calderoli sull’autonomia differenziata che porrebbe la pietra tombale sull’unità e la coesione territoriale, lacerando quel sottile filo di identità nazionale che impedisca la balcanizzazione del Paese.
Attualità
Ordinanza per divieto di vendita e asporto di bevande in vetro o lattine

In occasione della Festa di Sant’Antonio in Piazza Mazzini, con gli eventi “Nostalgia ‘90” (14 giugno) e Franco Ricciardi – “Medina Pop” (15 giugno), è stato disposto, con Ordinanza Sindacale n. 17 del 14 giugno 2025, un divieto temporaneo di vendita per asporto di bevande in contenitori di vetro o lattine, per motivi di sicurezza pubblica.
Validità del divieto:
14 giugno 2025, dalle ore 20:00 alle ore 06:00 del giorno successivo
15 giugno 2025, dalle ore 20:00 alle ore 06:00 del giorno successivo
Il provvedimento è volto a garantire l’incolumità delle persone e il regolare svolgimento degli eventi
Attualità
Sospensione Idrica – Ecco le zone interessate

L’Alto Calore Servizi S.p.A. comunica che, al fine di consentire un corretto approvvigionamento idrico, a causa della diminuzione della disponibilità di risorsa idrica dal gruppo sorgentizio di Castel Baronia, si rende necessario effettuare la sospensione della fornitura idrica dalle ore 22.00 di oggi giovedì 13 giugno 2025 alle ore 06.00 del giorno successivo (14 giugno) nelle seguente contrade del Comune di Ariano Irpino : Tesoro, Trave, Paragano, Piano Taverna e Santa Regina
Attualità
Confesercenti, Marinelli: obbligo polizze anti calamità per tutte le imprese

“Si prospetta una nuova incombenza per le imprese irpine, che come nel resto del Paese, sono chiamate ad ottemperare l’obbligo di sottoscrizione di una polizza assicurativa contro le calamità naturali”. Così Giuseppe Marinelli, presidente provinciale de Confesercenti Avellino.
“Dopo un articolato iter – prosegue il dirigente dell’associazione di categoria – è stata approvato ed è entrato in vigore dall’inizio di giugno il provvedimento che dispone per tutte le imprese la stipula di contratti assicurativi a copertura dei danni derivanti da calamità naturali ed eventi catastrofali”.
Per le aziende di grandi dimensioni, per effetto di un precedente decreto legge, l’obbligo è già in vigore dal primo aprile.
Sono state invece previste scadenze differenziate per le altre categorie di impresa, in base alla loro dimensione, secondo i criteri di classificazione delle direttive dell’Unione europea: le medie avranno tempo fino al primo ottobre 2025, quelle piccole e micro fino al 31 dicembre.
I beni da assicurare sono quelli rilevanti ai fini dell’attività d’impresa: terreni, immobili (fabbricati e relative parti impiantistiche e strutturali), macchinari e impianti produttivi, attrezzature industriali e commerciali. L’obbligo riguarda anche le attività che operano in strutture e locali non di proprietà.
Non sono assicurabili gli immobili irregolari non sanabili, che ovviamente non possono accedere acontributi pubblici Sono escluse dall’obbligo le imprese agricole, che continuano a essere soggette a regole specifiche già previste dalla normativa di settore.
L’obiettivo della norma è garantire la continuità operativa anche in contesti di grave emergenza ambientale, attraverso un sistema di gestione del rischio condiviso tra imprese, assicuratori e Stato. Il mancato rispetto dell’obbligo di stipulare una polizza assicurativa contro i danni da eventi catastrofali comporta, come conseguenza principale, l’esclusione dall’accesso a contributi, sovvenzioni e agevolazioni di carattere finanziario erogati con risorse pubbliche, in caso di emergenza.
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