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Politica

Lunedì 18 gennaio l’UDC ad Ariano per discutere di giovani e agricoltura.

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“Mettiamo al CENTRO l’agricoltura”, è questo lo slogan che accompagna l’iniziativa promossa, in occasione del Tesseramento 2016, dalla sezione di Ariano Irpino dell’Unione di Centro. Lunedi, 18 gennaio, con inizio alle ore 18.30, presso la Sala Conferenze del Palazzetto dello Sport di Ariano Irpino, si terrà, infatti, un convegno-dibattito dal titolo: “L’agricoltura e le nuove opportunità di crescita per l’imprenditoria giovanile – PSR 2014-2020”.

«Lo scopo dell’iniziativa – sottolinea la dirigente provinciale e cittadina dell’Udc Carmela Roberto – è quello di esporre i punti salienti del nuovo Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020, in particolare gli interventi a sostegno dei giovani imprenditori agricoli, anche grazie al supporto della Commissione Agricoltura del Consiglio Regionale, presieduta dall’onorevole Maurizio Petracca, ospite della serata».

Nel corso dell’incontro sarà data un’ampia panoramica sulle agevolazioni previste, a livello legislativo, per i giovani imprenditori agricoli. Sarà proprio il presidente Petracca ad illustrare le misure di semplificazione amministrativa previste dalla legge di recentissima approvazione dedicata ai giovani imprenditori che, in forma singola o associata, decidano di insediarsi per la prima volta su di un suolo o un bene pubblico a vocazione agricola. L’obiettivo legislativo è incrementare l’occupazione giovanile nel settore primario, un settore che è sempre più oggetto di riscoperta da parte dei giovani, per dare vita in Campania ad un’agricoltura più forte e più competitiva.

«In un momento storico di profonda incertezza, pessimismo e talvolta angoscia per opportunita di lavoro praticamente assenti – continua Carmela Roberto – è fondamentale riuscire ad informare in maniera propositiva e dettagliata la fascia più giovane della popolazione, coloro che hanno voglia di investire,impegnarsi e riuscire nella propria terra. Il lavoro è l’unico modo che abbiamo per provare a dare nuova vita a questi territori così martoriati da anni di cattiva azione politica ed amministrativa». Le conclusioni della serata, saranno affidate all’onorevole Giuseppe De Mita, vice segretario nazionale Udc.

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Attualità

Ciampi (M5S): Con le dimissioni di Lenzi, privati più vicini alla gestione dell’acqua

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Le dimissioni di Lenzi segnano un punto a favore dei privati. Oggi la fine dell’acqua pubblica è più vicina.
Apprezzo gli sforzi di Lenzi nella direzione di conservare l’acqua in mano pubblica, gli sono solidale e senza dubbio non mi convince l’attacco di alcuni esponenti politici che  denunciano il ritardo della governance e parlano di ritardi nel piano di ristrutturazione finanziato dalla Regione.  A caldo mi pare che la politica, intendo i consiglieri regionali e i sindaci-soci dell’Alto Calore, non hanno fatto una bellissima figura. Gettare la croce su un amministratore che comunque ha portato avanti il concordato è ingeneroso e contribuisce a confondere le idee sulla crisi attuale.  Chiederò alla Giunta Regionale quale sia la reale consistenza dei flussi finanziari arrivati nelle casse dell’Alto Calore o dei comuni soci. In tutto questo Lenzi ha lavorato sul concordato e Palomba è arrivato da pochissimi mesi: cosa ci si aspettava da questi due professionisti? Non vorrei che la manovra sia quella di spianare rapidamente la strada al privato.

Non ho sentito nessuno prendersi la responsabilità di questa situazione e non mi rassicura che a getto continuo  si facciano proposte (dal bonus, al rinvio delle decisioni  sugli aumenti) senza dare risposte chiare.
Per quanto mi riguarda continuerò a battermi per la gestione pubblica dell’acqua. L’acqua resta pubblica, va ribadito, solo se  i sindaci risponderanno davvero al loro mandato elettorale: l’interesse dei cittadini. Ciò non è accaduto fino ad oggi perchè ha vinto l’appartenenza politica e la convenienza elettorale. L’acqua pubblica e la sua gestione pubblica saranno le principali questioni che il nuovo governo regionale dovrà affrontare. Il cambio di stagione passa per una nuova   tutela dei cittadini, dell’ambiente, delle risorse locali.

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Attualità

Convocazione Consiglio Comunale – Tra i punti in discussione l’emergenza idrica

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Ad Ariano Irpino il Presidente del Consiglio ha convocato il Civico Consesso nella Sala Consiliare “Giovanni Grasso” di Palazzo di Città, in seduta ordinaria, per il giorno 28 agosto 2025 alle ore 08,00 in prima convocazione e per il giorno 29 agosto alle ore 10,30 in seconda convocazione, con il seguente ordine del giorno:

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Attualità

Antonio Bianco :”Senza soldi non si cantano messe, il Sud dimenticato anche dall’opposizione”

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Il gap tra le due aree del Paese è un dato assodato, negli ultimi due anni il PIL del Sud è stato più alto di quello del Nord, con risolti positivi, ad avviso della Meloni, sull’avviata, ma presunta perequazione economica fra le due aree del Paese. La realtà parla di ben altro: la spesa storica, la mancanza di servizi, il divario infrastrutturale sono fattori che, in sinergia tra loro, determinano l’impoverimento e lo spopolamento del Sud. Permane la differenza del reddito pro-capite, che è la metà, e la disoccupazione doppia rispetto al Nord. La situazione socio-economica non è per niente rassicurante, a sinistra Bonelli e Fratoianni, rappresentanti di AVS, indicano le priorità da affrontare quali: disoccupazione, scuola, università, sanità, alta velocità ferroviaria e rigettano l’idea di costruire il ponte sullo stretto. Pur apprezzando il loro operato, nulla dicono sulla mancata perequazione territoriale della spesa pubblica complessiva pro-capite sociale e infrastrutturale che, ogni anno, applicando  il criterio della spesa storica, sottrae al Sud 60 miliardi, indirizzati verso il Nord. Tiepida è la condanna dei due leader del regionalismo differenziato, riforma che, se attuata in tutti i suoi aspetti, porrebbe la pietra tombale sulla Questione Meridionale. In poche parole, Bonelli e Fratoianni citano i problemi in cui affonda il meridione senza indicare dove prendere i soldi, i tempi di intervento e le modalità di esecuzione di un programma pluriennale per la rinascita del Sud, ponte ideale tra l’Europa e le coste meridionali e orientali del mediterraneo. Inoltre il PIL italiano cresce come un prefisso telefonico, dopo il 2026 dobbiamo restituire il prestito con gli interessi di 122,6 miliardi del PNRR e occorre onorare gli impegni assunti dal governo Meloni in sede internazionale. A ciò si aggiunga che Adriano Giannola, presidente della Svimez, ritiene necessari almeno100 miliardi per la rinascita del Sud.

È finito il tempo dell’enunciazione dei problemi, occorre prioritariamente indicare le risorse finanziarie, certe e permanenti, indispensabili a mettere in atto un programma elettorale credibile che punti sulla rinascita del Sud.

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