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La sanità pubblica è al collasso, quella privata si arricchisce

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La sanità è al collasso, i numeri sono impietosi, mentre la sanita accreditata cammina spedita quella pubblica arranca ed eroga minori prestazioni. L’ISTAT offre numeri che fanno accapponare la pelle. Dal 2010 al 2020 sono stati chiusi 111 ospedali, eliminati 37 mila posti letto e 2 milioni di ricoveri in meno. Mancano nel comparto della sanità pubblica circa 30 mila unità, inclusi 5 mila medici, nemmeno durante l’emergenza Covid sono stati riempiti completamente i posti in organico. Il sindacato dei medici ha denunciato la gravità della situazione che in 10 anni ha portato alla riduzione degli screening di prevenzione, l’incremento delle malattie tumorali, delle polmoniti e del diabete mellito. Le regioni più fragili pagano il maggior scotto, quasi tutte sono collocate a Sud dello stivale. In Campania si muore, in media, 4 anni prima del resto del paese, dato valido per gli adulti ed i bambini. La migrazione sanitaria verso le regioni del Nord penalizza, con circa 400 milioni annui, il precario bilancio della sanità campana, il tutto condito con la riduzione dei servizi, dei posti letto e la crescita esponenziale delle liste di attesa. Ne trae maggior vantaggio il privato accreditato dal Sistema Sanitario Regionale (SSR) che eroga prestazioni sanitarie sottratte al Sistema Sanitario Nazionale (SSN). Di conseguenza crescono le assicurazioni private sulla salute per il nucleo familiare in parallelo della riduzione del bilancio della Sanità, caratterizzata dall’aumento dei costi senza che vi sia un significativo miglioramento dei servizi. La cura è privilegio delle persone ricche mentre le prestazioni sanitarie, quali radiografie, analisi del sangue e visite specialistiche, non essendo erogate gratuitamente dal SSR, impatteranno negativamente sulle persone economicamente deboli con gravi conseguenze sulle patologie acute che potrebbero trasformarsi in croniche. La situazione potrebbe peggiorare se fosse messo in atto l’Autonomia Regionale Differenziata (ARD) proposta dalla lega con la bozza Calderoli. Il progetto ratificherebbe la presenza sul territorio nazionale delle “due Italia” con servizi sanitari scadenti nel Meridione mentre al Nord l’assistenza sanitaria pubblica è ben articolata. Occorre unire l’Italia, occorre che tutti i cittadini abbiano identici diritti.

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Ad Ariano Irpino  un dibattito  su “La Scuola e la Bussola”

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Venerdì 3maggio 2024 ore 17,30 al Palazzo degli Uffici.

L’Amministrazione Comunale di Ariano Irpino ha organizzato per  domani, venerdì 3 maggio alle ore 17,30 presso la Sala Conferenza del Palazzo degli Uffici,  un dibattito pubblico sui confini e gli orizzonti della libertà di insegnamento, dal titolo “La Scuola e la Bussola”.

Dopo i saluti del Sindaco Enrico Franza, introdurrà i lavori l’Assessore all’Istruzione e alle Politiche Giovanili Grazia Vallone.

Il dibattito proseguirà con  il dirigente Scolastico prof. Franco Di Cecilia e la psicoterapeuta dott.ssa Flavia Morra.

La cittadinanza è invitata a partecipare.

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Raccolta Oli Esausti  7, 8, 9 maggio 2024

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Si informa la cittadinanza che  nei giorni 7, 8 e 9 maggio 2024, verrà effettuato il ritiro a domicilio degli Oli Vegetali esausti, di provenienza domestica, con il seguente calendario:

martedì 7 maggio nelle strade del Centro Storico

mercoledì 8 maggio nelle strade del Rione Martiri

giovedì 9 maggio nelle strade del Rione Cardito.

I cittadini sono invitati a lasciare, entro le ore 7,30 del giorno stabilito, la tanichetta piena o altro contenitore in modo visibile sulla strada in corrispondenza delle proprie abitazioni. Gli operatori passeranno per il ritiro dell’olio esausto e lasceranno la tanichetta svuotata nello stesso posto, in modo da poter riutilizzare il contenitore.

Il Servizio è a costo zero, ed è effettuato dalla Società Ecopan.

Per qualsiasi informazione è possibile chiamare il numero 3491468687.

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Spostamento corso di laurea in infermieristica, Alaia (IV):”Un altro ingiustificato colpo alle aree interne”

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Il Presidente della Commissione Sanità della Campania: “Pronti ad intervenire ufficialmente per scongiurare un intollerabile scippo ai danni dell’Irpinia”.

Napoli, 1 mag – “Se si dovesse davvero concretizzare lo spostamento del corso di laurea in scienze infermieristiche attivato dall’Università Vanvitelli da Grottaminarda a Caivano ci troveremmo dinanzi ad un altro ingiustificato e inaccettabile colpo inferto alle aree interne della Campania. Già nelle prossime ore, convocherò la Commissione Sanità affinché coinvolga ufficialmente tutti i livelli istituzionali al fine di bloccare questo inaccettabile scippo ai danni dell’Irpinia.” È quanto dichiara in una nota il Presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale della Campania, Vincenzo Alaia.

“L’amministrazione comunale dí Grottaminarda- prosegue il consigliere del Gruppo Italia Viva – ha investito risorse importanti al fine di attrezzare al meglio il polo che fin qui ha ospitato il corso di laurea in infermieristica. Una scelta finalizzata anche ad evitare che le nostre aree interne subiscano quello spopolamento che il Governo centrale dice di voler combattere.”

“La scelta di spostare il corso di laurea a Caivano va, invece, in una direzione esattamente opposta e rischia di impoverire non solo l’area dell’Ufita, ma l’intera provincia di Avellino. Faccio appello al Rettore dell’Università ‘Vanvitelli’ e al Ministro dell’Università Bernini, affinché considerino con attenzione le ragioni delle comunità irpine interessate da questa decisione. Per quanto mi riguarda, mi batterò in ogni sede affinché questa eventualità venga scongiurata: gli amministratori e i giovani irpini possono contare sul mio convinto supporto.” 

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