Attualità
La città è morta: né idee, né progetti, solo il potere per il potere
Il problema è sempre lo stesso: “essere o non essere”. Questa amministrazione può essere definita anche come la più shakespeariana fra quelle che hanno governato (si fa per dire) Ariano Irpino. Inconsapevolmente, certo, ma i temi del potere per il potere, ci sono tutti. Abbagliati dalla luce grigia di cavalcare il consenso, di ostacolare a tutti i costi la minoranza, di negare l’evidenza al prezzo di diventare ridicoli, ma solo per affermare la primigenia dell’idea, in barba a ogni impellente bisogno della comunità di uscire da questo vulnus fatto di arretratezza economica e culturale, in sintesi di qualità della vita al limite dell’indigenza sociale,tale da non riuscire più a incastrarsi in quella realtà europea di cui tanto ci riempiamo la bocca. È l’assenza totale di un’idea, di un percorso lungo, di una visione stereoscopica e, come certi animali che non ne sono dotati, questi cosiddetti amministratori, non percepiscono la profondità del campo e, in questo caso, la gravità dei problemi. Bravo il sindaco, come la maggior parte dei sindaci che si sono avvicendati sui palchi dei comizi elettorali, a tessere le lodi di prospettive quali il turismo, la cultura, la sensibilità, per poi rimangiarseli alla prima occasione, in un unico boccone. È facile elencare eccellenze fantastiche, appunto fantasiose, ma difficile accentare e rivalutare quelle veramente presenti ma proprio perché tali, sfuggenti allo sguardo abituato, assuefatto o date per scontate, come la Villa Comunale e il Castello, quest’ultimo sottratto alla fruizione della gente da mezzo secolo. Ma sta lì, inamovibile e proprio per questo assodato, dato per certo. Non andremo da nessuna parte e alla fine di questa consiliatura raccoglieremo solo macerie, come dopo una guerra e non mi sovviene Quasimodo, la città è morta e basta. Lello Castagnozzi Comitato Salute, Ambiente e Territorio (SAT)
Attualità
Alto Calore, Gubitosa e Buonopane: “Profilo tecnico per la guida della società”
Incontro questa mattina tra il deputato e vicepresidente nazionale del Movimento Cinque Stelle, Michele Gubitosa, e il presidente della Provincia di Avellino, Rizieri Buonopane, per un confronto sul futuro di Alto Calore. L’onorevole Gubitosa ha condiviso la posizione del presidente Buonopane per una guida tecnica della società che si occupa della gestione della risorsa idrica. “Il nuovo amministratore deve essere un tecnico, non legato alla politica, che possa traghettare Alto Calore verso approdi più tranquilli. Si scelga, dunque, il profilo più adeguato per tale importante incarico. Un manager che non per forza deve essere irpino. È questo il momento di decisioni responsabili per mettere in sicurezza la società, difendere la gestione pubblica dell’acqua e tutelare la risorsa idrica e, quindi, il nostro territorio. Di qui, l’appello a fare fronte comune”, dichiarano l’onorevole Gubitosa e il presidente Buonopane in una nota congiunta.
Attualità
Controlli dei Carabinieri ad Ariano Irpino e comuni limitrofi: due denunce
Con l’effettuazione di mirati servizi volti alla prevenzione ed alla repressione di reati, i Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino continuano a porre attenzione all’attività di perlustrazione, implementando, in linea con le direttive del Prefetto Dr.ssa Paola Spena, l’attività di controllo del territorio soprattutto in quei comuni più sensibili al fenomeno dei furti, sia con finalità di deterrenza sia per intervenire con tempestività ed efficacia quando necessario.
Negli ultimi giorni, numerosi uomini e mezzi hanno presidiato il territorio di competenza della Compagnia di Ariano Irpino.
Durante tali servizi (articolati mediante posti di blocco, posti di controllo e vigilanza dinamica sulle principali arterie stradali di accesso ai comuni) i Carabinieri hanno proceduto al controllo degli occupanti di numerosi veicoli, alcuni dei quali sono stati sottoposti a perquisizione.
Le operazioni hanno consentito di deferire in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento un ventenne di Montecalvo Irpino, poiché trovato in possesso di circa 19 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish.
Inoltre è stato segnalato alla competente Prefettura un trentenne di Ariano Irpino poiché detentore di una modica quantità di cocaina. Per quest’ultimo è scattato il ritiro del documento di guida.
Un 34enne di Melito Irpino è stato sorpreso in orario notturno alla guida di un’auto rubata, senza patente e con tasso alcolemico superiore a quello consentito per la guida. Anche per lui è scattato il deferimento all’Autorità giudiziaria. L’autovettura è stata restituita al legittimo proprietario.
Attualità
Antonio Bianco;”Siamo scesi in campo, non moriremo con le mani legate dietro la schiena”
Sabato 16 marzo partirà da piazza Garibaldi la manifestazione nazionale contro l’autonomia differenziata. Un progetto scellerato che rompe il principio di unità e di coesione della nazione, voluto dalla Lega Nord di Calderoli ed accettato dalla Meloni quale contropartita al premierato. Alla manifestazione hanno aderito comitati, associazioni, sindacati, partiti e singoli cittadini, l’obbiettivo è di porre all’attenzione del grande pubblico il pericolo incombente della balcanizzazione del paese, che sarà frammentato in 20 piccole patrie impersonate dalle regioni. Il tema è stato ben poco affrontato dai media e, in alcuni dibattiti televisivi, non ponevano l’accento sull’emarginazione socio economica del Meridione prodotta dal DDL Calderoli.
Il Sud si sta svuotando, ogni anno circa 100 mila persone partono in cerca di lavora ovvero per curare patologie croniche o acute. Manca il tempo prolungato nelle scuole dell’obbligo mentre l’aspettativa di vita al Sud è, in media, inferiore di 3-4 anni rispetto a quella italiana. I diritti di cittadinanza sono una chimera, vengono elencati dalla Costituzione ma non garantiti ai meridionali, costretti a versare addizionali comunali e regionali con il massimo dell’aliquota in cambio di servizi pubblici inesistenti o inadeguati per una società civile. È ora di dire basta,occorre passare dalla fase dei dibattiti a quella delle azioni concrete mettendo in campo gli istituti di consultazione democratica previsti dagli statuti comunali e regionali. Occorre che la gente sappia, discuta ed induca le regioni a proporre il ricorso alla consulta avverso lo spacca Italia ed a tutti gli atti giuridici conseguenziali. Siamo scesi in campo, non moriremo con le mani legate dietro la schiena.
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