Politica
La campagna elettorale è iniziata.Attenti ai sondaggi.

Ufficialmente è iniziata la campagna elettorale, il via alla competizione è stato impartito dal botta e risposta di due esponenti della politica arianese Lorenzo Lo Conte per i 5 Stelle ed Alessandro Ciasullo per i Popolari per Ariano. Lo scontro avvenuto tramite i quotidiani on line e le pagine dei social network ha difatto dato un’impennata allo scontro elettorale che si prospetta abbastanza infuocato. Ma per dovere di cronaca dobbiamo dire che qualche altro pretendente alla poltrona di primo cittadino di Ariano, si è avvalso di un sistema molto utilizzato a livello nazionale nella seconda repubblica, quello del sondaggio , ed è così che si è cominciato ad assistere ad investiture con tanto di graduatoria con un primo un secondo ed un terzo e con le relative percentuali assegnate dai promotori del sondaggio, spalleggiati da qualche quotidiano locale, che sembrano vogliano fornire indicazioni per il voto. Per sgombrare il campo da ogni equivoco diciamo subito che chi scrive non crede assolutamente nei sondaggi, prima di tutto perchè sono totalmente inaffidabili e spesso fatti in maniera superficiale. Questo tipo di strumento di misurazione delle volontà, puo’ essere anche dannoso, perchè il sondaggio tende a modificare il pensiero ed anche il comportamento di chi è fruitore dei risultati. Nel sondaggio condotto da un noto portale di informazione su chi voteresti come sindaco, non è mai apparso uno straccio di riferimento sul campione intervistato. I promotori del sondaggio dovevano evidenziare per esempio: “su un totale di 20mila votanti il campione che ha rappresentato questo sondaggio, cioè una sorta di fotografia a formato ridotto dell’intera collettività su cui si vuole indagare,in questo caso la popolazione arianese votante, è stato di mille intervistati”. Allora si che le percentuali riportate avrebbero avuto un significato, altrimenti il 28% a favore del candidato Tizio ed il 21 del candidato Caio sono letteralmente fumo negli occhi dei malcapitati di turno, in questo caso il popolo del web. A questo punto possiamo dire che la guerra è iniziata e che si sta combattendo in trincea con i soldati semplici, in primavera vedremo i generali che determineranno le sorti del nostro paese.
Attualità
Ciampi (M5S): Con le dimissioni di Lenzi, privati più vicini alla gestione dell’acqua

Le dimissioni di Lenzi segnano un punto a favore dei privati. Oggi la fine dell’acqua pubblica è più vicina.
Apprezzo gli sforzi di Lenzi nella direzione di conservare l’acqua in mano pubblica, gli sono solidale e senza dubbio non mi convince l’attacco di alcuni esponenti politici che denunciano il ritardo della governance e parlano di ritardi nel piano di ristrutturazione finanziato dalla Regione. A caldo mi pare che la politica, intendo i consiglieri regionali e i sindaci-soci dell’Alto Calore, non hanno fatto una bellissima figura. Gettare la croce su un amministratore che comunque ha portato avanti il concordato è ingeneroso e contribuisce a confondere le idee sulla crisi attuale. Chiederò alla Giunta Regionale quale sia la reale consistenza dei flussi finanziari arrivati nelle casse dell’Alto Calore o dei comuni soci. In tutto questo Lenzi ha lavorato sul concordato e Palomba è arrivato da pochissimi mesi: cosa ci si aspettava da questi due professionisti? Non vorrei che la manovra sia quella di spianare rapidamente la strada al privato.
Non ho sentito nessuno prendersi la responsabilità di questa situazione e non mi rassicura che a getto continuo si facciano proposte (dal bonus, al rinvio delle decisioni sugli aumenti) senza dare risposte chiare.
Per quanto mi riguarda continuerò a battermi per la gestione pubblica dell’acqua. L’acqua resta pubblica, va ribadito, solo se i sindaci risponderanno davvero al loro mandato elettorale: l’interesse dei cittadini. Ciò non è accaduto fino ad oggi perchè ha vinto l’appartenenza politica e la convenienza elettorale. L’acqua pubblica e la sua gestione pubblica saranno le principali questioni che il nuovo governo regionale dovrà affrontare. Il cambio di stagione passa per una nuova tutela dei cittadini, dell’ambiente, delle risorse locali.
Attualità
Convocazione Consiglio Comunale – Tra i punti in discussione l’emergenza idrica

Ad Ariano Irpino il Presidente del Consiglio ha convocato il Civico Consesso nella Sala Consiliare “Giovanni Grasso” di Palazzo di Città, in seduta ordinaria, per il giorno 28 agosto 2025 alle ore 08,00 in prima convocazione e per il giorno 29 agosto alle ore 10,30 in seconda convocazione, con il seguente ordine del giorno:

Attualità
Antonio Bianco :”Senza soldi non si cantano messe, il Sud dimenticato anche dall’opposizione”

Il gap tra le due aree del Paese è un dato assodato, negli ultimi due anni il PIL del Sud è stato più alto di quello del Nord, con risolti positivi, ad avviso della Meloni, sull’avviata, ma presunta perequazione economica fra le due aree del Paese. La realtà parla di ben altro: la spesa storica, la mancanza di servizi, il divario infrastrutturale sono fattori che, in sinergia tra loro, determinano l’impoverimento e lo spopolamento del Sud. Permane la differenza del reddito pro-capite, che è la metà, e la disoccupazione doppia rispetto al Nord. La situazione socio-economica non è per niente rassicurante, a sinistra Bonelli e Fratoianni, rappresentanti di AVS, indicano le priorità da affrontare quali: disoccupazione, scuola, università, sanità, alta velocità ferroviaria e rigettano l’idea di costruire il ponte sullo stretto. Pur apprezzando il loro operato, nulla dicono sulla mancata perequazione territoriale della spesa pubblica complessiva pro-capite sociale e infrastrutturale che, ogni anno, applicando il criterio della spesa storica, sottrae al Sud 60 miliardi, indirizzati verso il Nord. Tiepida è la condanna dei due leader del regionalismo differenziato, riforma che, se attuata in tutti i suoi aspetti, porrebbe la pietra tombale sulla Questione Meridionale. In poche parole, Bonelli e Fratoianni citano i problemi in cui affonda il meridione senza indicare dove prendere i soldi, i tempi di intervento e le modalità di esecuzione di un programma pluriennale per la rinascita del Sud, ponte ideale tra l’Europa e le coste meridionali e orientali del mediterraneo. Inoltre il PIL italiano cresce come un prefisso telefonico, dopo il 2026 dobbiamo restituire il prestito con gli interessi di 122,6 miliardi del PNRR e occorre onorare gli impegni assunti dal governo Meloni in sede internazionale. A ciò si aggiunga che Adriano Giannola, presidente della Svimez, ritiene necessari almeno100 miliardi per la rinascita del Sud.
È finito il tempo dell’enunciazione dei problemi, occorre prioritariamente indicare le risorse finanziarie, certe e permanenti, indispensabili a mettere in atto un programma elettorale credibile che punti sulla rinascita del Sud.
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