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Judo, non solo disciplina sportiva, ma principio di vita, arte e scienza

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La vita inizia con il dare e prosegue nello stare insieme per crescere e progredire (Jigoro Kano maestro e fondatore di judo)

Il 3 Maggio del 1956, 64 anni fa, si è svolta in Giappone la prima edizione mondiale di judo. Questa disciplina nasce da un’antica arte marziale dei Samurai e consiste in una difesa personale giapponese la cui tecnica è stata codificata dal prof. Jigoro Kano, che nel 1882 fonda la prima scuola chiamata Kodocan. Da allora si è diffusa in tutte le scuole e università, diventando disciplina ufficiale olimpica nel 1964 a Tokio. I suoi praticanti si chiamano judoisti o judoki e si esercitano sul tatami (materassino) a piedi scalzi indossando una giacca e un pantalone di cotone bianco. Una cintura in vita di colori diversi indica i diversi livelli di apprendimento. È una disciplina sportiva che per le sue caratteristiche si rivolge a tutti, si può intraprendere da bambini e può essere praticata fino ad età avanzata, perché completa. Il judo ha come obiettivo un miglior impiego dell’energia, della concentrazione e dell’autocontrollo. In Italia, il merito della sua divulgazione, oltre che a numerosi maestri, va a Cesare Barioli, scrittore di numerosi testi sul judo dal punto di vista tecnico, ma anche come metodo educativo e formativo. Grazie all’impegno di Barioli si sono costituite diverse associazioni sportive e culturali che hanno lo scopo principale di divulgare i principi espressi dal Fondatore Kano e di riaffermare il valore tradizionale del judo. Nel 2003 Barioli fonda l’AISE (Associazione italiana sport educazione) che grazie al lavoro dei volontari è una tra le realtà più attive nel campo dei disabili, del judo tradizionale e nel suo concetto educativo. L’associazione, senza scopo di lucro, ha organizzato stage culturali di archeologia e chimica per adulti oltre che di judo, coinvolgendo disabili, bambini e ragazzi, provenienti da tutti i Paesi. Cesare Barioli ha fatto suo il pensiero di Jigoro Kano: “il judo non è soltanto uno sport. Io lo considero un principio di vita, un’arte e una scienza (…). Dovrebbe essere libero da qualsiasi influenza esteriore, politica, nazionalista, razziale, economica od organizzata per altri interessi. Tutto ciò che lo riguarda non dovrebbe tendere che a un solo scopo: il bene dell’umanità”.

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Confesercenti Avellino: assegnati nuovi codici attività, imprese possono verificare rispondenza

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La Confesercenti provinciale di Avellino informa che anche in provincia di Avellino, come nel resto d’Italia, la locale Camera di Commercio ha provveduto ad effettuare l’aggiornamento d’ufficio dei codici Ateco per la classificazione delle attività di impresa e professionali con partita Iva presenti sul territorio.

Un’operazione avviata il 1 aprile, sulla scorta delle nuove classificazioni introdotte, con l’obiettivo di mappare con maggiore precisione il sistema produttivo del Paese, tenendo conto degli standard internazionali e dell’evoluzione economica e sociale che si è determinata negli ultimi anni, in particolare rispetto al 2007, data dell’ultimo aggiornamento.

Per consentire un passaggio graduale e trasparente alla nuova classificazione, in una fase transitoria la visura camerale esporrà sia la nuova che la precedente codifica.

Nelle visure e nei certificati sono state inoltre aggiunte eventuali ulteriori informazioni relative ad alcune tipologie di attività economica come i canali di vendita e di intermediazione.

Ogni impresa può verificare gratuitamente il nuovo codice assegnato tramite l’app Impresa Italia disponibile sui principali store digitali o su impresa.italia.it.

Se il codice riclassificato d’ufficio non rispecchia pienamente la realtà dell’attività svolta, l’impresa con domicilio digitale attivo può rettificarlo gratuitamente fino al 30 novembre 2025, tramite l’apposito servizio presente sul sito web  rettificaateco.registroimprese.it

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Maria Sofia Ortu torna in libreria con un nuovo titolo dedicato agli adolescenti

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La scrittrice irpina presenterà il suo nuovo lavoro, ‘ Racconti per ragazzi curiosi. Al di là della realtà’, sabato 10 maggio, alle ore 18.30 , al Teatro delle Arti di Minori, nell’ambito della rassegna in costieraamalfitana.it, Festa del Libro in Mediterraneo. Maria Sofia Ortu torna in libreria con un nuovo titolo dedicato agli adolescenti. La scrittrice irpina presenterà il suo nuovo lavoro, ‘ Racconti per ragazzi curiosi. Al di là della realtà’, sabato 10 maggio, alle ore 18.30 , al Teatro delle Arti di Minori, nell’ambito della rassegna in costieraamalfitana.it, Festa del Libro in Mediterraneo. La presentazione del nuovo libro di Maria Sofia Ortu, edito da Polis Sa Edizioni, illustrato da Chiara Savarese, è inserita in un cartellone di eventi dedicati ai più piccoli, all’interno della Festa del Libro in Mediterraneo. ‘Racconti per ragazzi curiosi. Al di là della realtà’ è un volume composto da due racconti: ‘Il soffio del demone ‘ e ‘ Le anime smarrite’ ed è rivolto a ragazzi di terza media – primo superiore. Questo è il terzo libro di Maria Sofia Ortu che sempre con Polis Sa Edizioni ha pubblicato nel 2021 la fiaba ‘ Alì e il mondo sommerso ‘, che ha vinto il Premio Speciale della giuria Costa d’ Amalfi Libri 2021, e nel 2022 ‘Il segreto di Mattia ‘ , che ha ricevuto la menzione speciale della giuria nell’ambito del Premio Costa d’ Amalfi Libri 2023 e la segnalazione particolare della giuria nell’ambito della XXXI edizione del concorso nazionale di letteratura per ragazzi ‘ C’era una volta…Vasco Francesco Fonnesu, sezione 2, testi editi.

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Papa Francesco: coesione e non divisione, l’invito rivolto ai potenti del mondo inclusa la Meloni

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La morte di Papa Francesco segna il passaggio verso un’era nuova della chiesa. La persona umana è il fulcro ed il motore del nuovo mondo, non vocato solo alla logica del profitto e dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo e delle risorse del pianeta, ma alla ricerca costante di un equilibrio che dia voce e dignità agli ultimi ed ai paesi più poveri, oppressi da gravosi debiti verso gli Stati ricchi. Un’ideale raccomandazione rivolta ai potenti del mondo presenti in Piazza San Pietro e intervenuti per la celebrazione dei funerali di Papa Francesco, di non escludere ma di includere, di ascoltare e decidere con provvedimenti equi che tengano conto di tutte le parti in gioco. La politica deve produrre coesione e non divisione, questo l’invito che dovrebbe essere accolto dalla Meloni, concentrata con il suo governo ad approvare lo Spacca Italia, provvedimento scellerato che ratifica le disuguaglianze per legge esistenti tra le due aree del paese, preclude a 20 milioni di meridionali i diritti civili e di cittadinanza declinati dalla Costituzione, mette la pietra tombale sulla Questione Meridionale, mai affrontata e mai risolta.Il parlamento italiano accolga le parole di Papa Francesco e crei le condizioni affinché si avvii il Paese verso la riunificazione socio-economica mairealizzata e forse, mai voluta.

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