Attualità
Il nuovo Vescovo si insedierà in Diocesi il 9 Agosto, l’Ordinazione Episcopale il 31 Luglio.
Arrivate le date tanto attese dell’ordinazione Episcopale del Vescovo Melillo e del suo ingresso in Diocesi ad Ariano. “Avete già atteso troppo a lungo”, queste saerebbero le parole stesse del vescovo che assicura la sua presenza nel più breve tempo possibile. A soli due mesi dalla nomina, infatti, il 31 Luglio, nella memoria di S. Ignazio di Loyola, sarà ordinato Vescovo nel palazzetto dello Sport ad Avellino: la scelta del luogo è segno di una forte e attesa partecipazione di persone che sia da Avellino, dove il Vescovo ha svolto fin ora il suo ministero, sia dalla diocesi di Ariano-Lacedonia sarà presente numerosa. Quindi la necessità di un luogo capiente per consentire a tutti con serenità di parteciparvi. Segno di una bella attenzione del Vescovo per la sua gente.
Il rito dell’ordinazione episcopale prevede l’imposizione delle mani da parte di un vescovo consacrante e solitamente insieme ad altri due vescovi co-consacranti, con la consegna del Vangelo, dell’anello, della mitra e del bastone pastorale. La consegna del Vangelo indica il dovere di annunciare la Parola di Dio, l’anello è simbolo della fedeltà all’impegno e al servizio episcopale, la mitra (o mitria) è un richiamo allo splendore della santità alla quale il vescovo deve aspirare, il bastone pastorale è un riferimento al ministero di pastore che il vescovo assume con la sua nomina. Infine viene unto il capo del nuovo pastore con l’olio Santo del Crisma, in forza della sua consacrazione a Dio per la guida di un popolo.
Il 9 Agosto pomeriggio il Vescovo sarà però in mezzo a noi! Farà dopo pochissimi giorni dalla ordinazione, il suo ingresso in diocesi. La presa di possesso di una diocesi è segno invece della appartenenza del Vescovo ad una Chiesa particolare alla quale è affidato e per la quale viene consacrato. Tra i momenti della liturgia di insediamento c’è, nella successione e nella continuità del ministero che esprime l’indole pastorale della Chiesa, in cui Cristo vive e opera per mezzo di coloro ai quali il vescovo è in figura Cristi pastore, per cui viene invitato a sedersi alla sede Episcopale, simbolo della dimora in mezzo a noi come Vescovo.
Attualità
Questione Meridionale ed evasione fiscale sono i fantasmi che aleggiano sul voto in Campania
Il voto del 23 e 24 novembre in Campania metterà a nudo le intenzioni dei partiti e dei singoli candidati alla presidenza. La Campania, insieme al Sud, vive la tremenda sorte di regione ridotta al rango di sorellastra, con le infrastrutture obsolete, la sanità pubblica che arretra rispetto a quella privata accreditata, la migrazione dei giovani in cerca di lavoro. Giovani sradicati dai loro affetti, dalla loro terra, lasciata nelle mani dei vecchi in un malinconico declino senza possibilità di resurrezione. La Campania Felix è un miraggio che abbaglia ma non ristora, il suo presente rimane impigliato nella Questione Meridionale, mai affrontata, mai risolta,sopraffatta dal pregiudizio del popolo del Nord Italia che considera i campani, in particolare i napoletani,fannulloni e nulla facenti aggrappati alle mammelle del Bel Paese mentre cantano e suonano il mandolino. La realtà racconta ben altro, le risorse finanziarie sono dirottate scientemente verso il Centro-Nord, dotato di migliori servizi pubblici applicando il criterio della spesa storica, modalità adattata alle risorse del PNRR. In un momento storico così complesso, nelle regionali del 23 e 24 novembre un ruolo chiave sarà assunto dai candidati meridionalisti-progressisti e unitari presenti nelle liste di Fico Presidente. Il loro contributo con interventi in dibattiti, articoli, saggi e libri ha disvelato il grande imbroglio del Sud “pappone” e dissipatore delle risorse elargite dallo Stato Centrale. I campani vogliono risposte semplici e concrete ailoro bisogni quotidiani, l’agire politico del prossimo governo della Campania dovrà privilegiare l’equità ed il bene comune iniziando a “captare” le risorse finanziarie da coloro che evadono e foraggiano il malaffare e la delinquenza organizzata. Un ruolo incisivo e determinante dovrà essere assunto dalla Campania nella Conferenza Stato-Regioni,organismo che determina le sorti finanziarie della nostra regione e dell’intero Sud nell’ottica di riunificare il Paese. In quella sede, ed in parlamento,dovranno essere sconfitti gli egoismi ed i localismi nati con l’autonomia regionale differenziata, figlia della Questione Meridionale. I problemi della Campania sono ben noti, vanno individuate le risorse finanziarie, scanditi i tempi e le modalità per risolverli, pena lo spopolamento ed il declino socio-culturale ed economico della nostra terra.
Attualità
La scorta di Ranucci siamo noi
L’attentato a Sigrifido Ranucci è una violenza fatta a tutti noi; con modalità mafiosa volevanointimidire il giornalista per impedirgli di portare alla luce le nefandezze delle mele marce. L’azioneviene da lontano, dalle inchieste sui ministri del governo Meloni, dagli esposti inviati alle procure di mezza Italia, dalla mancata partecipazione alla presentazione dei palinsesti televisivi a Napoli, dalla riduzione delle puntate di Report. Azionesistematica indirizzata a minare la credibilità delle inchieste condotte da Sigrifido Ranucci, affiancate dall’isolamento e dalla delegittimazione sono il segnale che la malavita organizzata ha colto perzittirlo, senza riuscirci. La gente comune si erge a difesa della libertà di parola e di pensiero, principio scolpito nella Costituzione. Vogliono che sianoportati alla luce i retroscena del palcoscenico dove il nepotismo e gli interessi personali sono il programma dei mestieranti della politica. Sei la nostra voce, la nostra arma per far pulizia in politicae nella pubblica amministrazione, non l’hanno zittito, oggi è ancora più forte.
La Redazione di meridionemeridiani.info
esprime la solidarietà e la vicinanza alla Redazione di Report ed al giornalista Sigrifido Ranucci per il vile attentato subito.
Siamo con te, sei ognuno di noi.
Attualità
Direttivo provinciale di Forza Italia allargato a sindaci ed amministratori
Sì è tenuta ieri sera all’Hotel Belsito di Avellino la riunione del direttivo provinciale di Forza Italia, allargata a sindaci ed amministratori.
Un confronto lungo e articolato dal quale è innanzitutto emerso unanime e convinto sostegno alla candidatura del vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, alla presidenza della Regione Campania per la coalizione di centrodestra.
In primo luogo nelle parole del Segretario provinciale, Angelo Antonio D’Agostino, il convincimento che Forza Italia, in Irpinia come nel resto della regione, sarà il traino della coalizione risultando determinante per una vittoria che va costruita al centro, recuperando voto moderato.
La missione di Forza Italia, casa del popolarismo, è questa. Una missione alla portata, alla luce del grande lavoro di radicamento fatto in questi anni e degli enormi spazi che la candidatura di Roberto Fico per il centrosinistra, lascia sguarniti proprio nell’elettorato centrista. Forza Italia può e deve colmare quello spazio.
Venendo alla costruzione della lista, nel corso della discussione sono emerse molte disponibilità dai territori. Profili diversi che nei giorni a venire saranno valutate nella massima condivisione, perché l’obiettivo di tutti deve essere quello di mettere in campo la migliore compagine possibile, connubio tra competenze e radicamento.
