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Il Meridione merita solo “mancette”

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Zaia veste il saio da francescano ed il quotidiano “Libero” titola: “Date l’autonomia al Veneto e aiuteremo il Mezzogiorno”. Il tema è sviluppato nel libro di Luca Zaia:“Ragioniamoci sopra dalla pandemia all’autonomia”, remake di Zaia di sbancare il banco lasciando gli altri al verde. Il do ut des: aiuto al Sud in cambio di maggiore autonomia, non prevede la piena attuazione della riforma del Titolo V della Costituzione, approvata nel 2001. Senza l’approvazione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) che rappresentano i diritti minimi riconosciuti ai cittadini, fatto, di per sé, già grave, in quanto si offre il minimo sindacale che, comunque, non garantirebbero la piena uguaglianza, anche sui diritti minimi, se i LEP non fossero resi strutturali nel bilancio dello Stato. Ad essi dovrebbe essere affiancata la compensazione con il fondo perequativo, previsto dalla Costituzione nell’articolo 119, 3 comma, a favore dei Comuni a minore fiscalità, quasi tutti concentrati nel Meridione. Passo successivo dovrebbe essere il finanziamento dei servizi in base alla spesa pro-capite collegata ai bisogni dei cittadini al fine di rendere effettivi, pieni e fruibili i diritti di ogni cittadino italiano, senza esclusione alcuna.

La poca lungimiranza di Zaia impatta con il principio cardine dell’Unità e della coesione sociale voluta dal costituente e necessaria per superare, tutti insieme, le difficoltà socio-economiche di un Paese in grande difficoltà. Non occorrono mancette” per far risorgere il Meridione condannato alla desertificazione, occorrono azioni coerenti ed interventi strutturali capaci di offrire servizi pubblici efficienti che garantiscano la dignità dei cittadini meridionali. È necessario che le risorse finanziarie del PNRR siano spese, ben oltre il 40%, nell’area maggiormente sottosviluppata dell’UE. Il Meridione non può essere lasciato nelle sabbie mobili non solo per la presenza di 21 milioni di personeprivate dei diritti di cittadinanza ma anche per il fatto che è il primo mercato di interscambio con il Nord. Per Zaia ha valore solo il benessere dei veneti, gli altri vadano a “remengo”. La riunificazione del Paese, mai avvenuta e mai voluta dal tutti i governi, incluso quello attuale, non è un suo problema. Il regionalismo differenziato ridurrà a mera chimera il principio di Unità e coesione in un Paese, oggi, ostaggio di 20 piccole patrie.  

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Confesercenti Avellino: assegnati nuovi codici attività, imprese possono verificare rispondenza

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La Confesercenti provinciale di Avellino informa che anche in provincia di Avellino, come nel resto d’Italia, la locale Camera di Commercio ha provveduto ad effettuare l’aggiornamento d’ufficio dei codici Ateco per la classificazione delle attività di impresa e professionali con partita Iva presenti sul territorio.

Un’operazione avviata il 1 aprile, sulla scorta delle nuove classificazioni introdotte, con l’obiettivo di mappare con maggiore precisione il sistema produttivo del Paese, tenendo conto degli standard internazionali e dell’evoluzione economica e sociale che si è determinata negli ultimi anni, in particolare rispetto al 2007, data dell’ultimo aggiornamento.

Per consentire un passaggio graduale e trasparente alla nuova classificazione, in una fase transitoria la visura camerale esporrà sia la nuova che la precedente codifica.

Nelle visure e nei certificati sono state inoltre aggiunte eventuali ulteriori informazioni relative ad alcune tipologie di attività economica come i canali di vendita e di intermediazione.

Ogni impresa può verificare gratuitamente il nuovo codice assegnato tramite l’app Impresa Italia disponibile sui principali store digitali o su impresa.italia.it.

Se il codice riclassificato d’ufficio non rispecchia pienamente la realtà dell’attività svolta, l’impresa con domicilio digitale attivo può rettificarlo gratuitamente fino al 30 novembre 2025, tramite l’apposito servizio presente sul sito web  rettificaateco.registroimprese.it

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Maria Sofia Ortu torna in libreria con un nuovo titolo dedicato agli adolescenti

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La scrittrice irpina presenterà il suo nuovo lavoro, ‘ Racconti per ragazzi curiosi. Al di là della realtà’, sabato 10 maggio, alle ore 18.30 , al Teatro delle Arti di Minori, nell’ambito della rassegna in costieraamalfitana.it, Festa del Libro in Mediterraneo. Maria Sofia Ortu torna in libreria con un nuovo titolo dedicato agli adolescenti. La scrittrice irpina presenterà il suo nuovo lavoro, ‘ Racconti per ragazzi curiosi. Al di là della realtà’, sabato 10 maggio, alle ore 18.30 , al Teatro delle Arti di Minori, nell’ambito della rassegna in costieraamalfitana.it, Festa del Libro in Mediterraneo. La presentazione del nuovo libro di Maria Sofia Ortu, edito da Polis Sa Edizioni, illustrato da Chiara Savarese, è inserita in un cartellone di eventi dedicati ai più piccoli, all’interno della Festa del Libro in Mediterraneo. ‘Racconti per ragazzi curiosi. Al di là della realtà’ è un volume composto da due racconti: ‘Il soffio del demone ‘ e ‘ Le anime smarrite’ ed è rivolto a ragazzi di terza media – primo superiore. Questo è il terzo libro di Maria Sofia Ortu che sempre con Polis Sa Edizioni ha pubblicato nel 2021 la fiaba ‘ Alì e il mondo sommerso ‘, che ha vinto il Premio Speciale della giuria Costa d’ Amalfi Libri 2021, e nel 2022 ‘Il segreto di Mattia ‘ , che ha ricevuto la menzione speciale della giuria nell’ambito del Premio Costa d’ Amalfi Libri 2023 e la segnalazione particolare della giuria nell’ambito della XXXI edizione del concorso nazionale di letteratura per ragazzi ‘ C’era una volta…Vasco Francesco Fonnesu, sezione 2, testi editi.

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Papa Francesco: coesione e non divisione, l’invito rivolto ai potenti del mondo inclusa la Meloni

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La morte di Papa Francesco segna il passaggio verso un’era nuova della chiesa. La persona umana è il fulcro ed il motore del nuovo mondo, non vocato solo alla logica del profitto e dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo e delle risorse del pianeta, ma alla ricerca costante di un equilibrio che dia voce e dignità agli ultimi ed ai paesi più poveri, oppressi da gravosi debiti verso gli Stati ricchi. Un’ideale raccomandazione rivolta ai potenti del mondo presenti in Piazza San Pietro e intervenuti per la celebrazione dei funerali di Papa Francesco, di non escludere ma di includere, di ascoltare e decidere con provvedimenti equi che tengano conto di tutte le parti in gioco. La politica deve produrre coesione e non divisione, questo l’invito che dovrebbe essere accolto dalla Meloni, concentrata con il suo governo ad approvare lo Spacca Italia, provvedimento scellerato che ratifica le disuguaglianze per legge esistenti tra le due aree del paese, preclude a 20 milioni di meridionali i diritti civili e di cittadinanza declinati dalla Costituzione, mette la pietra tombale sulla Questione Meridionale, mai affrontata e mai risolta.Il parlamento italiano accolga le parole di Papa Francesco e crei le condizioni affinché si avvii il Paese verso la riunificazione socio-economica mairealizzata e forse, mai voluta.

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