Attualità
Il governo vuole approvare i LEP(Livelli Essenziali delle Prestazioni) dimenticando il Meridione
Sono ai nastri di partenza i Livelli Essenziali delle Prestazione (LEP). Il ministro Calderoli
ha nominato la cabina di regia che, insieme al governo, definirà i LEP stabilendo i diritti e
le risorse da destinare alle regioni che hanno fatto richiesta del regionalismo differenziato.
Nella commissione vi sono i “lumbard” della prima ora come Andrea Giovanardi, docente
di diritto tributario, che ebbe un compito fondamentale nelle trattative tra Stato e la regione
nelle pre-intese del 2018. I LEP avranno valore su tutto il territorio nazionale senza che si
sia messo mano al divario socio-economico provocato negli ultimi 20 anni dalla spesa
storica, che ha incrementato la sperequazione tra le due aree del paese. Non si possono
approvare i LEP senza che sia varato un piano di intervento, almeno decennale, sulle
infrastrutture del meridione, privo di treni ad alta velocità e di un trasporto locale su
gomma e rotaie che possa agevolare i pendolari che, nella maggior parte dei casi, usano
l’auto. Senza contare i danni irreparabili alla salute umana e all’ambiente per
l’inquinamento prodotto dagli scarichi delle automobili. Il meridione è abbandonato al suo
destino, non è solo l’area più povera dell’UE, ma anche quella che perde 100 mila persone
ogni anno che si dirigono verso il Nord Itali e l’Europa. Una grande riserva indiana abitata
da anziani e priva delle forze vitali dei giovani che, forzatamente, vanno alla ricerca del
lavoro, non più con la valigia di cartone legata con lo spago, ma con titoli professionali
conseguiti nelle università meridionali, attratti dai territori ad elevata industrializzazione. Il
governo non rappresenta tutti gli italiani, ma difende i territori ricchi dimenticando il
principio di uguaglianza e solidarietà trasfuso nella Costituzione dai padri costituenti. Ci
avviamo mestamente verso la nascita di due aree presenti sullo stesso territorio,
equiparabili ai coniugi separati in casa, i diritti di cittadinanza saranno definiti dalla
ricchezza del territorio in cui si vive e non più dall’appartenenza allo stesso popolo.
Attualità
Spostamento corso di laurea in infermieristica, Alaia (IV):”Un altro ingiustificato colpo alle aree interne”
Il Presidente della Commissione Sanità della Campania: “Pronti ad intervenire ufficialmente per scongiurare un intollerabile scippo ai danni dell’Irpinia”.
Napoli, 1 mag – “Se si dovesse davvero concretizzare lo spostamento del corso di laurea in scienze infermieristiche attivato dall’Università Vanvitelli da Grottaminarda a Caivano ci troveremmo dinanzi ad un altro ingiustificato e inaccettabile colpo inferto alle aree interne della Campania. Già nelle prossime ore, convocherò la Commissione Sanità affinché coinvolga ufficialmente tutti i livelli istituzionali al fine di bloccare questo inaccettabile scippo ai danni dell’Irpinia.” È quanto dichiara in una nota il Presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale della Campania, Vincenzo Alaia.
“L’amministrazione comunale dí Grottaminarda- prosegue il consigliere del Gruppo Italia Viva – ha investito risorse importanti al fine di attrezzare al meglio il polo che fin qui ha ospitato il corso di laurea in infermieristica. Una scelta finalizzata anche ad evitare che le nostre aree interne subiscano quello spopolamento che il Governo centrale dice di voler combattere.”
“La scelta di spostare il corso di laurea a Caivano va, invece, in una direzione esattamente opposta e rischia di impoverire non solo l’area dell’Ufita, ma l’intera provincia di Avellino. Faccio appello al Rettore dell’Università ‘Vanvitelli’ e al Ministro dell’Università Bernini, affinché considerino con attenzione le ragioni delle comunità irpine interessate da questa decisione. Per quanto mi riguarda, mi batterò in ogni sede affinché questa eventualità venga scongiurata: gli amministratori e i giovani irpini possono contare sul mio convinto supporto.”
Attualità
Sergio Mattarella: «Lo sviluppo della Repubblica ha bisogno del rilancio del Mezzogiorno»
La Questione Meridionale non può essere relegata nel cassetto dei «problemi non urgenti
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ieri, si è recato in una azienda di Castrovillari in Calabria accolto calorosamente dagli operai. Nel suo intervento ha espresso seria preoccupazione su: «Una separazione delle strade tra territori del Nord e territori del Meridione che recherebbe gravi danni agli uni e agli altri», è necessario affrontare la Questione Meridionale senza mettere la testa sotto la sabbia.
Prosegue che: «Lo sviluppo della Repubblica ha bisogno del rilancio del Mezzogiorno» senza del quale l’intera nazione ne subisce nefaste conseguenze con una ridotta crescita del PIL. Ribadisce che: «È appena il caso di sottolineare come una crescita equilibrata e di qualità del Sud d’Italia assicuri grande beneficio all’intero territorio nazionale», il Sud è parte integrante dell’UE. Non possono essere accettate e vanno cancellate le macroscopiche differenze tra le due aree del paese basate su redditi che sono la metà, la disoccupazione doppia, servizi inefficienti, infrastrutture obsolete, migrazione sanitaria e dei giovani in cerca di lavoro. Concetti riaffermati dal Presidente della regione Calabria Roberto Occhiuto di Forza Italia che invita il governo ad agire con “prudenza”. Nel contempo accoglie con piacere le parole di Mattarella, ed afferma: «che incarna i valori dell’unità nazionale e della Costituzione» ed apprezza le parole sul rilancio del Meridione. Occhiuto in modo chiaro, ribadisce la contrarietà al DDL Calderoli.
Attualità
Ad Ariano giovedì 2 maggio si terrà un intervento di disinfestazione
Il Comune di Ariano Irpino informa la cittadinanza che giovedì 2 maggio 2024, verrà effettuato un intervento di disinfestazione sul territorio comunale.
Le operazioni di disinfestazione avranno inizio dalle ore 3, 30 in poi.
L’intervento di bonifica ambientale sarà realizzato, come di consuetudine, da un’impresa incaricata dall’Asl, con la collaborazione ed il controllo del personale comunale.
E’ importante che la popolazione osservi le seguenti precauzioni:
tenere, in quelle ore, le finestre chiuse;
non lasciare alimenti sui balconi;
evitare di stendere i panni all’esterno;
non circolare e fermarsi nelle aree trattate per tutto il periodo delle operazioni.
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