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Il GAL Irpinia-Sannio in campo per l’elaborazione di una strategia di sviluppo innovativa

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Frattolillo: Da sempre lavoriamo per interventi di sostegno e di valorizzazione che non siano fini a sé stessi, ma che siano capaci di innescare meccanismi virtuosi per le comunità.

Carullo: A Castelvetere, Montemarano, San Mango sul Calore e Serino incontri proficui per elaborare progetti mirati.

Affermare in Irpinia una perspicace azione di promozione e valorizzazione del territorio, dei suoi prodotti tipici e delle sue bellezze naturali che non sia fine a sé stessa, ma che abbia ripercussioni concrete sull’intera comunità, in primis dal punto di vista economico.
Con questo obiettivo prosegue l’azione del Gal Irpinia – Sannio che sta portando avanti in Irpinia una serie di iniziative finalizzate alla definizione della Strategia di Sviluppo Locale per le aree interne. In questa settimana sono quattro gli incontri che si sono susseguiti: a Castelvetere, Montemarano, San Mango sul Calore e Serino. Appuntamenti che hanno visto una presenza rilevante di amministratori locali, rappresentanti del mondo delle aziende e di tutti gli stakeholders a vario titolo coinvolti.

“Il nostro obiettivo – spiega il Presidente del Gal Irpinia Sannio, Angelo Frattolillo – è quello di coinvolgere il territorio in un’azione di promozione, di sostegno all’imprenditoria locale, di valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale e di promozione turistica che possa innescare un meccanismo virtuoso che determini benefici tangibili dal punto di vista economico e occupazionale. È forte in noi, ovviamente, la consapevolezza che la definizione di una strategia di sviluppo locale non possa non partire da una conoscenza approfondita della realtà nella quale siamo chiamati ad operare per riuscire a produrre azioni efficaci. La nostra presenza sul territorio, costante e capillare, serve, appunto, ad intercettarne le esigenze e a coglierne le peculiarità.

Il Gal Irpinia Sannio – aggiunge Frattolillo – è all’opera da sempre per far emergere le capacità dei nostri territori, che sono spesso considerati marginali dal punto di vista delle potenzialità economiche. La nostra Irpinia, invece, è ricca da vari punti di vista: per i suoi borghi, che in quanto a bellezza hanno poco da invidiare a quelli umbri o toscani, per le sue ricchezze enogastronomiche, che restano ancora nascoste e poco valorizzate, per il suo patrimonio paesaggistico e architettonico, che riteniamo sia ancora sottovalutato e poco conosciuto. Su questa realtà – chiude – vanno innestate le iniziative del Gal Irpinia Sannio a condizione, però, che abbiano ripercussioni concrete in termini di crescita e di occupazione.”

“Gli incontri di Castelvetere, San Mango, Montemarano e Serino – sottolinea Gianluca Carullo, coordinatore del GAL Irpinia – Sannio – si sono rivelati particolarmente proficui per la definizione di una strategia che serva a predisporre progetti mirati, calati sostanzialmente in quelle realtà che dovranno promuovere, ed elaborati con la piena consapevolezza della realtà economica sulla quale dovranno intervenire.

La nostra strategia – sottolinea – si caratterizzerà per l’essere realmente in grado di apportare benefici e affermare un nuovo modo di valorizzare le comunità. Per far sì che non si riduca ad un insieme di azioni fini a sé stesse, e dunque inefficaci dal punto di vista della crescita economica. Abbiamo bisogno, pertanto, di progetti non solo specifici, ma anche adeguatamente supportati ai vari livelli istituzionali.

Il Gal Irpinia Sannio – chiude il Coordinatore – si adopererà per favorire sinergie virtuose tra tutti i livelli istituzionali. Un’unità di intenti, con un ‘modus operandi’ comune, può fare la differenza tra il semplice impiego di risorse finanziarie da destinare ad eventi e progetti improduttivi e una strategia studiata, intelligente, che apporti benefici veri e tangibili alle comunità irpine.”

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Autonomia differenziata e premierato, sciagure da scongiurare                                                                         

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A Lacedonia l’incontro-dibattito, lunedì 6 maggio                                                                                                                       

Se il disegno di legge 615 Calderoli, in questi giorni all’esame della Camera, sarà approvato, l’autonomia differenziata diverrà legge e consentirà alle Regioni che ne faranno richiesta, di gestire in maniera autonoma 20 materie oggi in concorrenza con lo Stato e 3 di esclusiva competenza di quest’ultimo. Si concretizzerebbe, in sintesi, una redistribuzione di poteri, in seguito a una diversa allocazione delle risorse pubbliche, dallo Stato centrale verso quei territori che lo richiederanno. Ispirata alla riforma del 2001 del Titolo V della Costituzione, la proposta, che da anni sta a cuore alla Lega, consentirà a quelle Regioni che ne faranno richiesta, di concordare con il Governo la “devoluzione” di competenze e risorse. L’autonomia differenziata prevede infatti la possibilità di trattenere parte del gettito fiscale generato sul territorio per il finanziamento dei servizi e delle funzioni di cui si chiede il trasferimento. Una vera e propria rivoluzione silenziosa che assomiglia più a una bomba a orologeria, fortemente voluta dal partito del Nord, che si sta portando avanti da anni e che con l’attuale Governo, vedrebbe il compimento, anche in virtù di uno scambio tra il partito della Lega e quello di Fratelli d’Italia, il quale in cambio otterrebbe il nulla osta sul premierato, che alla Meloni sta particolarmente a cuore. L’autonomia differenziata comporta una sottrazione di ingenti risorse alla collettività nazionale e la disarticolazione di servizi e infrastrutture logistiche come i trasporti, la distribuzione dell’energia, l’istruzione, la sanità, che per il loro ruolo nel funzionamento del sistema Paese, dovrebbero avere necessariamente una struttura unitaria e a dimensione nazionale. Sebbene le prime Regioni che hanno chiesto un maggior protagonismo economico-legislativo siano tra le più ricche d’Italia (Lombardia, Veneto ed Emila Romagna), anche loro potrebbero ricavarne degli svantaggi: sia perché il Sud è un mercato essenziale per il Nord, sia perché le ampie differenze interne alle stesse Regioni verrebbero aumentate dall’allocazione delle risorse, che premierebbe le parti più ricche e meglio organizzate. La sottrazione del gettito fiscale alla redistribuzione su tutti i territori, violerebbe inoltre il principio di solidarietà economica e sociale contenuto in Costituzione, aumentando le disuguaglianze tra Nord e Sud, con un conseguente crollo sociale ed economico dei territori più svantaggiati, che potrebbe mettere in crisi l’intera Italia. Delle conseguenze che comporterebbe l’attuazione del progetto, non si parla abbastanza, sia perché respingente nei suoi 11 articoli pieni di farraginosa burocrazia, sia perché i media principali sembrano “distratti” da altro. Se l’autonomia andrà in porto, dunque, la distanza tra il Nord e il Sud potrebbe diventare incolmabile, mentre l’Italia sarebbe divisa in tante repubblichette con leggi e regole diverse, guidate dai governi locali di turno, che su molte materie potranno decidere i destini dei territori e dei loro abitanti, senza nessun ente sovraordinato a fare da contrappeso e garante. E forse si potrà persino realizzare il sogno di una macroregione del Nord, insinuatosi dagli anni Ottanta in tanti cittadini separatisti che considerano una zavorra i territori del sud e delle zone più svantaggiate.                                                                                                                                                 L’ANPI Provinciale di Avellino, La CGIL di Avellino, l’Auser di Avellino, La Via Maestra-Insieme per la Costituzione, stanno promuovendo una serie di incontri sul territorio irpino volti a informare sulle criticità dell’autonomia differenziata e del premierato, e sui motivi per cui sarebbero sciagure, che però, si possono ancora respingere.                                                                                                                                                               Lunedì 6 maggio a Lacedonia (AV) alle 17,30 presso il MAVI (Via Tribuni), coordinati da Rocco Pignatiello, parleranno di  autonomia differenziata, premierato e stravolgimento della Costituzione: il sindaco Antonio Di Conza, il prof. Luigi Famiglietti, docente di Diritto degli Enti locali presso l’Università di Cassino, Giovanni Capobianco, presidente provinciale ANPI, l’on. Tony Ricciardi, deputato del Partito Democratico, l’on. Michele Gubitosa, deputato, vice- presidente M5S, l’on. Franco Mari, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, Franco Fiordellisi, Segretario generale CdLT CGIL Avellino.                                                                                                                             Si invita caldamente la popolazione a partecipare, perché è importante conoscere per poter scegliere con consapevolezza.              

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Ad Ariano Irpino  un dibattito  su “La Scuola e la Bussola”

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Venerdì 3maggio 2024 ore 17,30 al Palazzo degli Uffici.

L’Amministrazione Comunale di Ariano Irpino ha organizzato per  domani, venerdì 3 maggio alle ore 17,30 presso la Sala Conferenza del Palazzo degli Uffici,  un dibattito pubblico sui confini e gli orizzonti della libertà di insegnamento, dal titolo “La Scuola e la Bussola”.

Dopo i saluti del Sindaco Enrico Franza, introdurrà i lavori l’Assessore all’Istruzione e alle Politiche Giovanili Grazia Vallone.

Il dibattito proseguirà con  il dirigente Scolastico prof. Franco Di Cecilia e la psicoterapeuta dott.ssa Flavia Morra.

La cittadinanza è invitata a partecipare.

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Raccolta Oli Esausti  7, 8, 9 maggio 2024

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Si informa la cittadinanza che  nei giorni 7, 8 e 9 maggio 2024, verrà effettuato il ritiro a domicilio degli Oli Vegetali esausti, di provenienza domestica, con il seguente calendario:

martedì 7 maggio nelle strade del Centro Storico

mercoledì 8 maggio nelle strade del Rione Martiri

giovedì 9 maggio nelle strade del Rione Cardito.

I cittadini sono invitati a lasciare, entro le ore 7,30 del giorno stabilito, la tanichetta piena o altro contenitore in modo visibile sulla strada in corrispondenza delle proprie abitazioni. Gli operatori passeranno per il ritiro dell’olio esausto e lasceranno la tanichetta svuotata nello stesso posto, in modo da poter riutilizzare il contenitore.

Il Servizio è a costo zero, ed è effettuato dalla Società Ecopan.

Per qualsiasi informazione è possibile chiamare il numero 3491468687.

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