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Politica

Giovanni Maraia : “Dal consociativismo alla crisi della consorteria”.

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L’ex sen Zecchino nella sua intervista al Mattino del 12cm esprime due importanti e significative considerazioni politiche ,riguardo alla pratica politica ad Ariano :
1)” Ariano non offre una bella immagine dal punto di vista urbanistico, ma nessuna delle forze politiche e’senza peccato”
2)” L’augurio e’ che nel prossimo consiglio comunale rinasca la politica e cresca il livello morale e culturale dei nostri rappresentanti, in una logica di sano rinnovamento”
Zecchino , con la prima considerazione ,ammette che ad Ariano vi è stata una devastazione territoriale ,attuata dalle giunte comunali succedutesi, a partire dal 1970, tutte dominate dalla DC, di cui Zecchino e’ stato il leader incontrastato.
Oggi , Zecchino , a misfatto compiuto , ammette ciò che noi abbiamo sempre denunciato e contrastato, fin dagli anni 70: il dominio politico ed economico del partito del cemento.
Dominio esplicatosi negli anni ,con l’accordo DC-PCI, con le giunte Giovannelli – DeFuria – Aliperta, con l’assessorato ai lavori pubblici Ciccio Albanese,con l’Adriatica Costruzioni, con le giunte Covotta , Gambacorta , Mainiero.
Ammette il sen Zecchino che Ariano e’ stata governata dal consociativismo , allorquando afferma che ” nessuna delle forze politiche e ‘ senza peccato ” rispetto alla devastazione urbanistica
Con la seconda considerazione o proposito di rinnovamento, Zecchino ammette che Ariano e’ affogata dalla crisi della politica e dall’ annullamento della morale nella sfera pubblica
Questi due aspetti negativi della vita civile ad Ariano identificano la presenza di una consorteria , che noi riconduciamo allo stesso Zecchino , visto che il suo primario interesse e’ stato favorire la carriera politica del figlio , permettendo , contemporaneamente , che altri della sua stessa appartenenza politica usassero le istituzioni per fini privati
Oggi ,caro Zecchino quella sua consorteria medievale si è frantumata
Ne prenda atto
Ariano non ha bisogno del suo augurio di rinnovamento.
Giovanni Maraia Ariano in Movimento
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Attualità

Gaza, Castellone (M5S): “Netanyahu compie il passo finale. Abbiamo toccato uno dei punti più bassi della storia moderna.

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“Mentre il mondo continua a discutere sui termini lessicali da utilizzare per definire questo abominio, Netanyahu compie il passo finale: stanotte l’esercito israeliano è entrato a Gaza per raderla al suolo.” così la Vicepresidente del Senato Mariolina Castellone (M5S) sui suoi social. “Le poche fonti dalla Striscia parlano di carri armati in ingresso a Gaza City e raid aerei che, come sempre, non risparmiano i civili e le poche costruzioni ancora in piedi. A nulla servono le piazze piene di centinaia di migliaia di cittadini in tutto il mondo, a nulla serve il coraggio eroico della Global Sumud Flotilla che sta provando a raggiungere Gaza via mare per aprire un varco umanitario. A nulla servono le denunce che facciamo nelle aule parlamentari. Il passo finale si sta compiendo. A Gaza l’umanità ha toccato uno dei punti più bassi della storia moderna. E non c’è da offendersi se si dice che siamo tutti complici. Tutti noi che abbiamo assistito inermi a questa tragedia. Il mio cuore è con le centinaia di migliaia di palestinesi che hanno deciso di restare nella loro terra perché non c’è altro luogo in cui possano sentirsi a casa e con le famiglie degli ostaggi israeliani che sono ancora nelle mani di Hamas e rischiano di essere utilizzati come scudi.”

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Attualità

Campania approva la mozione :”Stop ai rapporti con Israele”

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Il Consiglio regionale della Campania ha approvato all’unanimità una mozione che “condanna gli atti di guerra a Gaza” e invita il governo a “sospendere ogni rapporto istituzionale e commerciale con il governo israeliano guidato da Benjamin Netanyahu”. La mozione, a iniziativa del consigliere Michele Cammarano e di altri, ha unificato tutte le altre che erano state presentate in aula sulla guerra a Gaza. Al momento della votazione, nell’aula del Consiglio regionale non erano presenti i consiglieri di centrodestra.

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Ciampi (M5S): Con le dimissioni di Lenzi, privati più vicini alla gestione dell’acqua

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Le dimissioni di Lenzi segnano un punto a favore dei privati. Oggi la fine dell’acqua pubblica è più vicina.
Apprezzo gli sforzi di Lenzi nella direzione di conservare l’acqua in mano pubblica, gli sono solidale e senza dubbio non mi convince l’attacco di alcuni esponenti politici che  denunciano il ritardo della governance e parlano di ritardi nel piano di ristrutturazione finanziato dalla Regione.  A caldo mi pare che la politica, intendo i consiglieri regionali e i sindaci-soci dell’Alto Calore, non hanno fatto una bellissima figura. Gettare la croce su un amministratore che comunque ha portato avanti il concordato è ingeneroso e contribuisce a confondere le idee sulla crisi attuale.  Chiederò alla Giunta Regionale quale sia la reale consistenza dei flussi finanziari arrivati nelle casse dell’Alto Calore o dei comuni soci. In tutto questo Lenzi ha lavorato sul concordato e Palomba è arrivato da pochissimi mesi: cosa ci si aspettava da questi due professionisti? Non vorrei che la manovra sia quella di spianare rapidamente la strada al privato.

Non ho sentito nessuno prendersi la responsabilità di questa situazione e non mi rassicura che a getto continuo  si facciano proposte (dal bonus, al rinvio delle decisioni  sugli aumenti) senza dare risposte chiare.
Per quanto mi riguarda continuerò a battermi per la gestione pubblica dell’acqua. L’acqua resta pubblica, va ribadito, solo se  i sindaci risponderanno davvero al loro mandato elettorale: l’interesse dei cittadini. Ciò non è accaduto fino ad oggi perchè ha vinto l’appartenenza politica e la convenienza elettorale. L’acqua pubblica e la sua gestione pubblica saranno le principali questioni che il nuovo governo regionale dovrà affrontare. Il cambio di stagione passa per una nuova   tutela dei cittadini, dell’ambiente, delle risorse locali.

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