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Cultura Eventi e Spettacolo

Estate Arianese – Il 15 agosto la consolidata Festa della III Età.

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Venerdì 15 agosto alle ore 21,00 appuntamento in Località Calvario con la “Festa della III Età”, iniziativa dedicata alle persone anziane e non solo, che amano il ballo.

Il ballo, la musica e il movimento per combattere la solitudine e come attività di svago e di socialità specifiche per la III Età, in modo tale da promuovere la salute ed il benessere. Preferire il divertimento, divertirsi e stare insieme in maniera conviviale non è una colpa, anzi, denota coraggio e determinazione nell’individuo che, accetta serenamente il trascorrere degli anni e lo trasforma in un punto di forza.

Questo il messaggio che il Sindaco, l’Assessore alle Politiche Sociali e tutta l’Amministrazione Comunale vogliono dare alla Comunità Arianese, ricordando che gli anziani sono una indispensabile risorsa, punto di forza e riferimento, oltre che memoria storica di tutte le Comunità. Per questo motivo è importante promuovere e realizzare le attività da loro maggiormente richieste.

Tra le tante iniziative in favore della Terza Età organizzate dall’Amministrazione Comunale, dal 1 al 10 settembre è in programma il Soggiorno Climatico nella località marina di Roseto degli Abruzzi, mentre sono in fase di realizzazione per il mese di ottobre le “Cure Termali” presso il complesso termale di Villamaina.

L’organizzazione della Serata del 15 agosto è stata curata dal Centro Sociale Polivalente, rappresentato dal Presidente facente funzione Dorindo Grasso, in collaborazione con le Associazioni Terza Età del territorio:

Associazione “G. Lusi” Villa Comunale presidente Antonio Lamanna;

Associazione “S. G. Moscati” Rione Martiri presidente Michele Cocca;

Associazione “Tesoro” presidente Luigi Ciasullo;

Associazione “Orneta” presidente Leonardo Perrina;

Associazione “Cervo” presidente Sante De Michele.

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Attualità

“TRAmonti ariaNESI” diventa festival: tre giorni di musica, arte e condivisione tra i tramonti di Ariano

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Dopo il grande successo dello scorso anno, l’associazione Immaginazione è pronta a fare un passo importante: l’evento estivo “TRAmonti ariaNESI” si trasforma in un vero e proprio festival di tre giorni, che si terrà l’8, 9 e 10 agosto 2025 nella suggestiva località dei Tranesi, cuore paesaggistico di Ariano Irpino. Quella che era nata come un’intuizione estiva, si sta consolidando come una nuova tradizione culturale e musicale della nostra città.

Il festival, sempre gratuito e aperto a tutti, porterà in scena 13 artisti, selezionati per rappresentare generi e linguaggi musicali diversi, capaci di coinvolgere un pubblico di età differenti. Tra questi spicca il nome di Selma, vincitrice dell’ultima edizione del programma di Rai 1 Dalla strada al palco, che porterà sul palco la sua energia e la sua voce unica.

L’8 e il 9 agosto il festival si svolgerà in orario serale, a partire dalle ore 18.00, con aperitivi musicali, installazioni artistiche e dj set immersi nella magia del tramonto. Domenica 10 agosto, invece, il programma inizierà dal pranzo, a partire dalle ore 13.00, per un’esperienza diurna all’insegna della convivialità, arricchita dalla musica dal vivo dei Miuzikant, con un repertorio che spazia dai grandi classici italiani e internazionali fino ai brani più recenti.

“TRAmonti ariaNESI” continua così il suo percorso di crescita, come parte integrante del progetto Faraway Summer Fest, con l’obiettivo di unire passato e presente, valorizzare i giovani artisti e far rivivere i luoghi storici della nostra città. Un evento che celebra la bellezza dei tramonti arianesi, ma anche la forza delle idee condivise, della musica come linguaggio universale e del territorio come spazio da riscoprire e amare.

Appuntamento l’8, 9 e 10 agosto per vivere tre giorni di emozioni, arte e comunità. Ariano risplende al tramonto.

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Attualità

Francesca Albanese all’AIFF: è un momento di lutto, occorre una coscienza collettiva contro le ingiustizie

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Ospite speciale alla serata conclusiva della tredicesima edizione dell’Ariano International Film Festival, la Relatrice speciale Onu per i diritti umani nei territori palestinesi occupati, Francesca Albanese, che ha tenuto un breve ma intenso discorso

È stata Angela, una spigliata bimba che ha parlato con efficacia dei suoi coetanei di Gaza che muoiono sotto le bombe oppure di fame, a precedere, sul palco, Francesca Albanese, ospite nella serata di chiusura della tredicesima edizione dell’Ariano International Film Festival. “Una piccola grande impresa di bellezza e resistenza culturale, – ha detto del festival -, che mi auguro cresca e si radichi, diventando sempre più partecipata. Di spazi come questo, di respiro e riflessione, c’è immenso bisogno e non sempre riusciamo a valorizzarli come dovremmo. Lo dico come persona cresciuta a pochi metri da qui”. Ha poi voluto ringraziare gli irpini, gli arianesi e tutti gli italiani che le sono vicini, evidenziando come la causa che porta avanti, sebbene se ne sia fatta portavoce, debba essere presa in carico da ognuno di noi. In questo difficile momento, il sentimento che l’accompagna e deve necessariamente accompagnare tutti, è di lutto: serve una coscienza collettiva che si batta per la giustizia. Albanese ha sottolineato che la sua popolarità non deve confondere né obnubilare e far dimenticare: “il dolore che sta dietro e dentro questo momento storico e la mia vita, come parte di esso. Io non sono un’attrice, non recito alcun ruolo. La persona che vedete, è la stessa che ogni giorno, anima e corpo, combatte contro l’abominio che si sta compiendo in Palestina, a Gaza prima di tutto”. Ha evidenziato come per la sua lotta, abbia subito le sanzioni dell’America tutt’altro che indolori, illegali e da revocare immediatamente, nonché minacce e una campagna denigratoria nei suoi confronti. Rivolgendosi al mondo dello spettacolo, dell’arte e del cinema in particolare, ai produttori, ai registi, attori, sceneggiatori, critici, collaboratori, ha rimarcato la responsabilità immensa del loro ruolo: “Siete voi che decidete cosa raccontare e come raccontarlo, come divulgarlo, perché quello che scaturisce, è il successo della funzione pedagogica, che c’è in ogni forma d’arte. Pensate a due genocidi raccontati dal cinema, il genocidio dei nativi d’America e il genocidio degli Ebrei. Io faccio parte di quella generazione che ha imparato il genocidio dei nativi d’America attraverso i film di John Wayne, in cui i soldati americani erano i buoni e i cosiddetti pellerossa, erano i cattivi. Io non lo sapevo che quello era un genocidio e non era un’impresa da celebrare in quel modo. Ci sono voluti tanti anni, c’è voluto Soldato blu e Balla coi lupi, perché capissimo veramente cos’è stata l’impresa coloniale di quel Paese, che, nato da un genocidio, ha supportato tutte le guerre peggiori che si sono commesse negli ultimi cinquant’anni e che oggi sta supportando politicamente, militarmente, attivamente, con grande sdegno per l’umanità e il diritto internazionale, quello che si consuma a Gaza. Pensate al genocidio degli Ebrei e dei Rom e Sinti: anche loro sono stati genocidati dal nazifascismo, eppure non se ne parla. Lo stesso genocidio degli Ebrei l’abbiamo ridotto, anche attraverso il cinema, all’esperienza dei campi di concentramento e delle camere a gas, senza pensare fino a quest’anno, e a quel meraviglioso film, che è Zona di interesse, che il genocidio è cominciato molto prima, nell’indifferenza di tutti, che gli Ebrei non li vedevano più, non li sentivano, se non come un ululato lontano. E oggi a Gaza sta succedendo la stessa cosa: per troppo tempo la Palestina è stata ignorata, convenientemente abbandonata dal mondo del cinema. Perché era sconveniente? Perché non si può dire, altrimenti non ci fanno lavorare! Pensateci. Permettetemi una riflessione più ampia. In un Paese che investe l’1 per cento in cultura e il 5 per cento in armi, noi che non controlliamo armi, grassi capitali e algoritmi, siamo tutti destinati a diventare, prima o poi, vittime o schiavi. Oggi i Palestinesi sono le cavie su cui si stanno testando da anni strumenti di contenimento, controllo e sterminio. Possa essere questo, attraverso il sacrificio del popolo palestinese, il momento del nostro risveglio collettivo, il momento in cui comprendiamo fino in fondo l’ingiustizia, quella che parte dalle nostre scelte quotidiane, le sue radici e la necessità di una Resistenza collettiva, solidale, non violenta, contro tutte le ingiustizie. Lottare insieme oltre ogni divisione, alla fine ci renderà, di questo sono sicura, più liberi e più umani”.                                                                                                                                                                              I riconoscimenti assegnati                                                                                                                                                                 

Nell’ultima serata del Festival che ha ospitato attori, registi, giornalisti e produttori che hanno partecipato agli eventi svoltisi durante la settimana, sono stati premiati: miglior lungometraggio, Norma Dorma di Lorenz Suter; miglior cortometraggio, Rochelle di Tom Furniss; miglior documentario, Roman Kostomarov: born twice, di Mikail Shchedrinsky. Miglior film d’animazione, John Vardar vs the Galaxy, di Goce Cvetanovski; menzione speciale per The Threshold, di Walter Rastelli. Per i Corti scuola, Narciso, di Ciro D’Emilio. Premio Giuria studenti, a Briciole di pane, di Carmina Rinaldi. La sezione AIFF Green ha premiato come miglior documentario sull’influenza delle lobby e le devastanti conseguenze degli allevamenti intensivi, Food for profit, di Pablo D’Ambrosi. La Sezione Made in Campania, ha premiato La fuga dei folli, di Emiliano Fallarino, racconto agrodolce che fa luce sulla fragilità della mente umana. La stampa e la Giuria popolare, hanno premiato il film: L’ultima sfida, di Antonio Silvestre, opera che “celebra lo spirito sportivo, la lealtà e la resilienza, di fronte alle avversità”. La Giuria popolare ha altresì premiato, The Gospel, According to Ciretta; menzione speciale per La luna sott’acqua, di Alessandro Negrini. Menzione speciale anche a Be dis, di Michele Enrico Montesano, per essere riuscito a fondere “letteratura (Verga), storia e magia visiva”.                                                                                                                                                                                         

 La serata è stata condotta da Manuela Tittocchia e Franco Oppini.                                            

Per ulteriori informazioni: www.arianofilmfestival.it

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Attualità

Note & Sapori | Il gusto della piazza

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Il gusto della piazza, il suono della nostra gente

C’è un modo semplice e sincero per ritrovarsi: basta immaginare una piazza che si accende, il profumo delle cose buone, la musica che riempie l’aria e la voglia di stare insieme.
E proprio con questo spirito che la Pro Loco “I Normanni” con il patrocinio del
Comune di Ariano Irpino ha pensato a la serata “Note & Sapori” del 6 agosto in Piazza Plebiscito ad Ariano Irpino.
Una serata speciale che illuminerà il centro cittadino con la forza della musica dal vivo, il piacere del buon cibo e il desiderio di condividere momenti autentici.

Sul palco si alterneranno:
Amarcord, Pentagono, Folco Sbaglio, Suonamò e …So Groove.
Arricchiranno la serata anche i membri dei gruppi storici di Ariano Irpino:
Ordine Giusto, Quadrifoglio, Orchestra Giardino, Nicodemo, I Prisma, insieme a tanti altri amici musicisti, per un incontro musicale che sa di casa e memoria condivisa. Ospiti speciali della serata:
Michele e Lorenzo Zecchino, Annamaria Lo Conte, Umberto Aucone, Yuri D’Agostino per i …Soo Grove.
La direzione artistica è affidata a Tony D’Agostino.

Gli stand gastronomici offriranno una ricca varietà di sapori: panini gourmet, crêpes dolci e salate, birra artigianale, vino, fritti e tante altre delizie.
Saranno allestiti anche spazi accoglienti dove potersi sedere, rilassare e vivere ogni istante in buona compagnia.
Sarà inoltre l’occasione per ricordare con affetto e riconoscenza i musicisti arianesi scomparsi, in particolare il maestro “Mario Giardino”, figura amatissima della nostra comunità.

“Note & Sapori” è più di un evento: è un momento autentico, fatto di sapori genuini, musica vera e persone unite dalla voglia di condividere.

Ti aspettiamo per vivere insieme una serata da ricordare!

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