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Attualità

Emergenza Covid in Irpinia – Oggi 188 nuovi positivi, 6 ad Ariano

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L’Azienda Sanitaria Locale comunica che, su 1.680 tamponi analizzati, sono risultate positive al COVID 19 188 persone:
– 3, residenti nel comune di Aiello del Sabato;
– 1, residente nel comune di Aquilonia;
– 6, residenti nel comune di Ariano Irpino;
– 5, residenti nel comune di Atripalda;
– 15, residenti nel comune di Avella;
– 33, residenti nel comune di Avellino;
– 7, residenti nel comune di Baiano;
– 1, residente nel comune di Bisaccia;
– 1, residente nel comune di Caposele;
– 2, residenti nel comune di Capriglia Irpina;
– 1, residente nel comune di Carife;
– 2, residenti nel comune di Cassano Irpino;
– 1, residente nel comune di Castelfranci;
– 6, residente nel comune di Cervinara;
– 2, residenti nel comune di Cesinali;
– 1, residente nel comune di Contrada;
– 1, residente nel comune di Domicella;
– 3, residenti nel comune di Fontanarosa;
– 2, residenti nel comune di Forino;
– 1, residente nel comune di Frigento;
– 4, residenti nel comune di Gesualdo;
– 4, residenti nel comune di Grottaminarda;
– 1, residente nel comune di Grottolella;
– 1, residente nel comune di Lacedonia;
– 2, residenti nel comune di Manocalzati;
– 3, residenti nel comune di Mercogliano;
– 2, residenti nel comune di Mirabella Eclano;
– 1, residente nel comune di Montefalcione;
– 1, residente nel comune di Monteforte Irpino;
– 2, residenti nel comune di Montella;
– 1, residente nel comune di Montemarano;
– 11, residenti nel comune di Montoro;
– 1, residente nel comune di Morra De Sanctis;
– 5, residenti nel comune di Mugnano del Cardinale;
– 3, residenti nel comune di Nusco;
– 1, residente nel comune di Paternopoli;
– 1, residente nel comune di Pietradefusi;
– 1, residente nel comune di Pietrastornina;
– 2, residenti nel comune di Pratola Serra;
– 3, residenti nel comune di Rocca San Felice;
– 1, residente nel comune di Roccabascerana;
– 1, residente nel comune di Rotondi;
– 1, residente nel comune di Salza Irpina;
– 1, residente nel comune di San Martino Valle Caudina;
– 1, residente nel comune di San Michele di Serino;
– 1, residente nel comune di San Nicola Baronia;
– 4, residenti nel comune di San Potito Ultra;
– 1, residente nel comune di Santa Paolina;
– 2, residenti nel comune di Sant’Angelo dei Lombardi;
– 1, residente nel comune di Scampitella;
– 6, residenti nel comune di Sirignano;
– 2, residenti nel comune di Solofra;
– 1, residente nel comune di Sorbo Serpico;
– 2, residenti nel comune di Sperone;
– 7, residenti nel comune di Summonte;
– 1, residente nel comune di Taurasi;
– 3, residenti nel comune di Torella dei Lombardi;
– 1, residente nel comune di Trevico;
– 3, residenti nel comune di Vallata;
– 1, residente nel comune di Vallesaccarda;
– 3, residenti nel comune di Venticano.
L’Azienda Sanitaria Locale ha avviato indagine epidemiologica sui contatti dei casi positivi.

Attualità

Morti sul lavoro – Antonio Bianco: “Ripristinare il Sistema Sanitario Nazionale”

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I sindacati scioperano, il 20 aprile a Roma la CGIL e la UIL, non partecipa la CISL, portano in piazza i temi della sanità incapace di dare risposte concrete e rapide ai pazienti e delle morti sul lavoro. Le liste di attesa sono un dramma nazionale, ancor più acuto nel Meridione, con posti letto insufficienti e personale carente che è costretto a subire turni inaccettabili, anche di 12 ore al giorno, perfino nel pronto soccorso. In Italia almeno 5 milioni di persone hanno rinunciato a curarsi, con il passaggio della gestione della Sanità da Nazionale a quella Regionale, sono diventate inaccettabili le disparità di assistenza e cura di identiche patologie legate alle risorse finanziarie che impongono ai residenti nelle regioni più povere del Meridione di migrare verso il Nord per curarsi. L’uguaglianza dei cittadini e la loro salute non sono diritti fondamentali dell’individuo (articoli 3 e 32 della Costituzione) ma legati alla residenza che contrassegna la possibilità di avere cure garantite in tempi accettabili. 

Sia l’uguaglianza dei cittadini che le cure gratuite per gli indigenti, sono un mero sogno. In Italia, secondo le stime dell’ISTAT, non meno di 5,7 milioni di cittadini, pari all’8,5% delle famiglie residenti nel 2023, sono in condizioni di povertà assoluta, persone alle quali la cura e l’assistenza sanitaria non è garantita, né mai erogata. I sindacati confederali scendono in piazza anche per denunciare, per l’ennesima volta, la barbarie delle morti sul lavoro. Gli ultimi episodi mostrano quanta strada deve essere fatta sulla prevenzione e sul controllo nei cantieri. Secondo il sindacato deve essere eliminato il sub appalto del sub appalto che scarica la riduzione dell’importo appaltato sulla sicurezza e sul salario del lavoratore, costretto a subire condizioni pericolose per la propria salute pur di mettere il piatto a tavola. Né vi è stato il confronto con il governo sul rinnovo dei contratti e sulla riduzione del potere di acquisto dei salari causato dall’inflazione. Secondo il sindacato, le risorse finanziarie potrebbero essere trovate tassando gli extra profitti delle banche, del settore farmaceutico e di quello energetico. Le chiacchiere stanno a zero: le liste di attesa si allungano e prosegue la strage dei morti sul lavoro. Non possiamo rimanere con le mani in tasca a guardare gli eventi, occorre una crociata per rendere civile il nostro paese, non possiamo essere complici della politica che non considera tutti gli individui “Fratelli d’Italia”.

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Antonio Bianco:”Occorre la crociata contro le morti bianche sul lavoro”

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nessun governo ha posto il freno al massimo profitto ed ai sub appalti, costi quel che costi, inclusa la vita dei lavoratori. Eppure ci sono fiumi di leggi, pezzi di carta straccia bruciata sull’altare dell’egoismo e della competizione che risparmia sui salari pur di rimanere sul mercato che cannibalizza le imprese in regola, costrette a chiudere i battenti. La strage della centrale elettrica di Suviana, seguiranno le commemorazioni di stato, le frasi di rito, qualche lacrimuccia e poi, speriamo di no!, in attesa del nuovo lutto. In Italia ogni anno perdono la vita più di 1000 persone sul posto di lavoro, con migliaia di lavoratori infortunati che vanno ad ingrossare la schiera di invalidi civili che sono presi in carico dall’INPS. Costi che si riversano sul sistema pensionistico e su quello sanitario, incapace di garantire la presa in carico totale dell’infortunato e della sua famiglia. Non si può andare a lavorare e ritornare a sera in una bara con le commemorazioni di Stato. Occorre una crociata contro questa strage, diversamente siamo simili a Ponzio Pilato che, si lava le mani e gira lo sguardo da un’altra parte.

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Il 15 aprile ad Ariano intervento di derattizzazione

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Si informa la cittadinanza che lunedì 15 aprile 2024  dalle ore 7,00  è previsto un intervento di derattizzazione su tutto il territorio comunale.

L’intervento di bonifica ambientale sarà realizzato, come di consuetudine, da un’impresa incaricata dall’Asl, con la collaborazione ed il controllo del personale comunale.

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