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Covid in Irpinia-Oggi 141 persone positive in provincia

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L’Azienda Sanitaria Locale comunica su 1.234 tamponi somministrati in provincia di Avellino, sia antigenici che molecolari, sono risultate positive al COVID 141 persone:

– 2, residenti nel comune di Aiello del Sabato;

– 1, residente nel comune di Aquilonia;

– 5, residenti nel comune di Ariano Irpino;

– 4, residenti nel comune di Atripalda;

– 2, residenti nel comune di Avella;

– 16, residenti nel comune di Avellino;

– 1, residente nel comune di Candida;

– 2, residenti nel comune di Capriglia Irpina;

– 3, residenti nel comune di Carife;

– 1, residente nel comune di Cassano Irpino;

– 2, residenti nel comune di Castel Baronia;

– 1, residente nel comune di Castelvetere sul Calore;

– 1, residente nel comune di Cervinara;

– 1, residente nel comune di Chiusano di San Domenico;

– 2, residenti nel comune di Contrada;

– 1, residente nel comune di Conza della Campania;

– 1, residente nel comune di Domicella;

– 2, residenti nel comune di Flumeri;

– 1, residente nel comune di Fontanarosa;

– 2, residenti nel comune di Forino;

– 1, residente nel comune di Gesualdo;

– 2, residenti nel comune di Grottaminarda;

– 2, residenti nel comune di Lacedonia;

– 3, residenti nel comune di Lioni;

– 1, residente nel comune di Luogosano;

– 1, residente nel comune di Melito Irpino;

– 4, residenti nel comune di Mercogliano;

– 1, residente nel comune di Montecalvo Irpino;

– 5, residenti nel comune di Montefalcione;

– 3, residenti nel comune di Monteforte Irpino;

– 1, residente nel comune di Montefusco;

– 8, residenti nel comune di Montella;

– 5, residenti nel comune di Montemarano;

– 2, residenti nel comune di Montemiletto;

– 1, residente nel comune di Monteverde;

– 4, residenti nel comune di Montoro;

– 2, residenti nel comune di Morra de Sanctis;

– 5, residenti nel comune di Mugnano del Cardinale;

– 3, residenti nel comune di Nusco;

– 3, residenti nel comune di Pietrastornina;

– 3, residenti nel comune di Pratola Serra;

– 1, residente nel comune di Rotondi;

– 1, residente nel comune di San Michele di Serino;

– 1, residente nel comune di Santa Lucia di Serino;

– 3, residenti nel comune di Santa Paolina;

– 1, residente nel comune di Sant’Andrea di Conza;

– 2, residenti nel comune di Serino;

– 7, residenti nel comune di Solofra;

– 2, residenti nel comune di Sperone;

– 2, residenti nel comune di Sturno;

– 4, residenti nel comune di Trevico;

– 2, residenti nel comune di Vallata;

– 3, residenti nel comune di Venticano;– 1, residente nel comune di Villanova del Battista

Attualità

L’eutanasia delle aree interne del Sud decisa per legge

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Il governo Meloni ha predisposto il nuovo Piano Strategico per le Aree Interne pubblicato dal Dipartimento delle Politiche di Coesione e per il Sud, struttura che coordina e pianifica l’attuazione delle politiche di coesione territoriale. Il documento messo a disposizione del Ministro Tommaso Foti, in quota Fratelli D’Italia, descrive la drammatica situazione di ben 42 aggregati comunali del Sud per i quali si configura una situazione di “povertà dietro l’angolo” e individua come soluzione “l’accompagnamento allo spopolamento” ritenuto “l’obbiettivo minimo”. Il Presidente della CNA di Enna (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa), Valentino Savoca, denuncia il fatto e dichiara, senza mezzi termini, la scelta “inaccettabile e offensiva nei confronti di milioni di persone, della storia di tante comunità e dell’Italia dei comuni” (Ennalive.it, 2 luglio 2025). La migrazione dalle aree interne del Mezzogiorno è stata valutata irreversibile, sia dall’attuale governo che da quelli precedenti, mai contrastata con azioni concrete che avrebbero potuto invertire il trend negativo. I dati dell’Istat confermano la diminuzione della popolazione ed offrono al governo Meloni l’alibi per ridurre o azzerare le risorse finanziarie per la sanità, l’Istruzione, del fondo perequativo e infrastrutturale nonché quelle del PNRR, dirottandole verso il Centro-Nord. Con l’effetto di favorire l’accentramento della popolazione in poche aree urbane super affollate, dotate di servizi efficienti mentre le aree interne del meridione sono condannato ad un oblio programmato che le trasformerà in una riserva indiana abitata, in maggior misura, da anziani. I meridionali sono di serie B ma quelli delle aree interne appartengono ad una sotto categoria con ancora minori diritti di cittadinanza, concetto ribadito in una nota di Marco Sarracino, responsabile coesione territoriale, Sud e aree interne della segreteria nazionale del Pd (2 luglio 2025). Nemmeno con i fondi del PNRR si è voluto ridurre il divario infrastrutturale complementare alla nascita dell’industria manifatturiera e della logistica finalizzate alla riduzione della migrazione. Hanno favorito le disuguaglianze socio-economiche che rendono il Paese diviso e disuguale.

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Convocato Consiglio Comunale – In discussione lo spostamento del mercato settimanale e riconoscimento stato di calamità

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Ad Ariano Irpino il Presidente del Consiglio ha convocato il Civico Consesso nella Sala Consiliare “Giovanni Grasso” di Palazzo di Città, in seduta ordinaria, in unica convocazione per il giorno 8 luglio 2025 alle ore 17,00 per la trattazione dei seguenti argomenti:

  • – Richiesta riconoscimento stato di calamità e costituzione di un tavolo tecnico per il monitoraggio dei danni subiti e l’individuazione degli agricoltori danneggiati;
  • – Spostamento del mercato settimanale in località Cardito. Discussione ed esame della possibilità di revoca del provvedimento e di ripristino della sede originaria.
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AREE INTERNE, D’AGOSTINO(FI): NESSUN DECLINO IRREVERSIBILE

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Il segretario provinciale di Avellino scrive alla Premier e al Ministro per la Coesione: “Per i nostri territori occorrono infrastrutture, accesso al credito, agevolazioni fiscali e valorizzazione del turismo sostenibile, non rassegnazione.”

Roma, 2 lug – “Le aree interne non sono un capitolo chiuso della storia economica del Paese, né un peso morto destinato al declino. Sono un potenziale straordinario di sviluppo, lavoro e qualità della vita. Serve il coraggio politico di scommettere sul loro rilancio, non la rassegnazione istituzionale”. Lo dichiara l’on. Angelo Antonio D’Agostino, responsabile nazionale del Dipartimento Innovazione e Sviluppo di Forza Italia e segretario provinciale del partito ad Avellino, commentando il contenuto del Piano strategico nazionale per le aree interne, dove si parla di “struttura demografica compromessa” e di una condizione di difficilissima reversibilità per molti territori.

“Sono valutazioni che mi permetto di respingere con determinazione – prosegue D’Agostino – perché rischiano di cristallizzare una visione rinunciataria, che finisce per deresponsabilizzare la politica e scoraggiare le comunità locali. L’Italia non può permettersi di archiviare un terzo del proprio territorio come se fosse perso per sempre. Per questo ho scritto una missiva alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e al Ministro per le Politiche di Coesione, Tommaso Foti, per chiedere di rivedere le parti del Piano che fanno riferimento a una presunta irrimediabilità del declino, sostituendo questa impostazione con un impegno chiaro per politiche di rigenerazione e investimento.”

D’Agostino sottolinea come il rilancio delle aree interne debba passare per interventi concreti: “Dalle infrastrutture materiali e digitali all’accesso al credito, da agevolazioni fiscali per chi investe alla valorizzazione del turismo sostenibile e dell’industria di trasformazione, è possibile creare le condizioni per invertire la tendenza. Come imprenditore a capo di un gruppo nato proprio nelle aree interne del Mezzogiorno, so che questa sfida può essere vinta se si abbandonano le vecchie ricette e si adottano politiche innovative, ambiziose e territorialmente mirate.”

“Sono certo che Forza Italia, grazie al lavoro certosino del nostro capo delegazione a Bruxelles, Fulvio Martusciello, e del nostro Segretario nazionale e Vice Premier, Antonio Tajani, continuerà a lavorare in Europa, in Parlamento e nel Governo per restituire dignità e futuro ai nostri borghi e ai nostri comuni. Nessun territorio deve sentirsi condannato al declino: questa – conclude D’Agostino – è la nostra responsabilità e la nostra sfida.”

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